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ENZIMI NELLA DIAGNOSTICA CLINICA - Coggle Diagram
ENZIMI NELLA DIAGNOSTICA CLINICA
OBIETTIVO
:
MISURAZIONE DEL TASSO EMATICO DEGLI ENZIMI
IL TASSO EMATICO NORMALE RAPPRESENTA IL BILANCIO
TRA LA LORO IMMISSIONE IN CIRCOLO DA PARTE DELLE CELLULE
IL LORO CATABOLISMO
E LA LORO ESCREZIONE DA PARTE DEGLI ORGANI EMUNTORI
IN CONDIZIONI NORMALI SONO PRESENTI IN CIRCOLO IN BASSA QUANTITÀ,
QUINDI COME METODO DI MISURA SI UTILIZZA LA REAZIONE CATALIZZATA DALL’ENZIMA STESSO
SI MISURA QUINDI LA QUANTITÀ DI SUBSTRATO TRASFORMATA DALL’ENZIMA NELL’UNITÁ DI TEMPO
A COSA SERVE IL DOSAGGIO
GLI ENZIMI SONO INDICATORI DI FUNZIONALITÀ O DI LESIONE
DI CELLULE O TESSUTI
SONO INOLTRE MARCATORI DI SPECIFICI DEFICIT ENZIMATICI
NELLE MALATTIE GENETICO-METABOLICHE
LA MISURAZIONE COSTITUISCE CIRCA IL 30% DEL CARICO DI LAVORO
DI UN COMUNE LABORATORIO DI BIOCHIMICA CLINICA
PRESENZA DEGLI ENZIMI NEL SIERO
GLI ENZIMI POSSONO TROVARSI NEL SIERO X 3 MOTIVI:
1 PERCHÉ È LA LORO SEDE NATURALE (ES. ENZIMI DELLA COAGULAZIONE)
2 X ESSERNE RIVERSATI DA LIQUIDI ORGANICI (ES. ENZIMI PANCREATICI)
3 IN PRESENZA DI UN PROCESSO PATOLOGICO (ES. DANNO D’ORGANO)
IL LORO LIVELLO DIPENDE DA 3 COSE:
RAPIDITÁ DEL DANNEGGIAMENTO CELLULARE
SE È LENTO (ESTESO E PROGRESSIVO, COME NELLA CIRROSI EPATICA) PUÒ DAR LUOGO A UN INSIGNIFICANTE AUMENTO DEGLI ENZIMI
SE È RAPIDO AUMENTA DI MOLTO IL TASSO DEGLI ENZIMI;
ESTENSIONE DELLA LESIONE
VELOCITÀ DI CATABOLISMO DELL’ENZIMA
ISOENZIMI
SONO PROTEINE, CODIFICATE DA GENI DIFFERENTI,
CAPACI DI CATALIZZARE UNA SPECIFICA REAZIONE MA
CHE PRESENTANO DIVERSA STRUTTURA E QUINDI DIVERSE PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE
E TALORA ANCHE DIVERSE PROPRIETÀ FUNZIONALI E AFFINITÀ X IL SUBSTRATO
ADEGUANDOSI ALLE SINGOLE ESIGENZE METABOLICHE DEI SINGOLI TESSUTI
ESEMPIO DI ISOENZIMA È
LDH
(LATTATO DEIDROGENASI)
È UN TETRAMERO, FORMATO DA 4 PROTROMERI
FORMATE DA 2 SUBUNITÁ :
H
(HEART) E
M
(MUSCLE)
X DARE ORIGINE A 5 FORME TETRAMERICHE: LDH 1,2,3,4,5
HANNO ORIGINE TISSUTALI DIFFERENTI
LDH1 e 2 È PRESENTE NEL MIOCARDIO, NEGLI ERITROCITI, NEL RENE E NEL POLMONE
LDH3 NELLA MILZA, PANCREAS, TIROIDE E LINFONODI
LDH4 E 5 NEL FEGATO E MUSCOLI SCHELETRICI
CATALIZZA L’INTERCONVERSIONE TRA LATTATO E PIRUVATO
I VALORI DI RIFERIMENTO SONO
TRA 313 A 618 UI/L (UNITÀ INTERNAZIONALI/LITRO)
PROFILI DIAGNOSTICI (PROFILO DI INTERESSE CLINICO)
ESISTONO + DI 50 ENZIMI NEL SIERO
MA SOLO ALCUNI RIVESTONO UN INTERESSE CLINICO
CREATINA FOSFOCHINASI (CK O CPK)
LOCALIZZAZIONE
: MUSCOLI SCHELETRICI, MIOCARDIO, CERVELLO
UTILITÀ DIAGNOSTICA
: INFARTO DEL MIOCARDIO
FOSFATASI ACIDA (ACP)
LOCALIZZAZIONE
: PROSTATA, PIASTRINE, GLOBULI ROSSI, FEGATO, MILZA, RENI, OSSA
UTILITÁ DIAGNOSTICA
: AUMENTA IN CASO DI CALCINOMA PROSTATICO
FOSFATASI ALCALINA (ALP)
LOCALIZZAZIONE
: FEGATO, OSSA, INTESTINO, PLACENTA, RENI
UTILITÀ DIAGNOSTICA
: L’AUMENTO È CAUSATO DALL’OSTRUZIONE DELLE VIE BILIARI VISTO CHE QUESTA CONDIZIONE IMPEDISCE L’ELIMINAZIONE DELL’ALP ATTRAVERSO LA BILE
TUTTAVIA AUMENTA ANCHE: NEI BAMBINI, GRAVIDANZA, EPATOPATIE, MALATTIE OSSEE
AMILASI
LOCALIZZAZIONE
: PANCREAS, SALIVA, FEGATO, GHIANDOLE SUDORIPARE, TROMBE DI FALLOPPIO, MUSCOLI, TESSUTO ADIPOSO, POLMONI
UTILITÀ DIAGNOSTICA
: AUMENTA X DANNEGGIAMENTO O NECROSI DI TALI TESSUTI
ASPARTATO E ALANINA AMMINOTRANSFERASI (AST E ALT)
(GOT E GPT)
LOCALIZZAZIONE
: ALL’INTERNO DELLE CELLULE EPATICHE
L’AST LEGATO AI MITOCONDRI E L’ALT LEGATO AL CITOPLASMA E MITOCONDRI
UTILITÁ DIAGNOSTICA
: IL DOSAGGIO DELL’ALT RISULTA UTILE SOLO NELLA DIAGNOSI DI EPATOPATIE
MENTRE L’AST È UTILIZZATA PRINCIPALMENTE NELLA DIAGNOSI DELL’INFARTO DEL MIOCARDIO
GAMMA-GLUTAMIL TRANSPEPTIDASI (GGT)
LOCALIZZAZIONE
: GLICOPROTEINA DI MEMBRANA RESPONSABILE DELLA SINTESI INTRACELLULARE DI GLUTATIONE
UTILITÁ DIAGNOSTICA
: LIVELLI SIERICI AUMENTATI IN ALCOLISTI E NELLE EPATOPATIE
COLINESTERASI (O PSEUDO-COLINESTERASI)
UTILITÁ DIAGNOSTICA
: DIMINUISCE QUANDO È DANNEGGIATA LA CAPACITÀ DI SINTESI EPATICA DELLE PROTEINE
LOCALIZZAZIONE
: PRODOTTO DAL FEGATO IN MANIERA SPECIFICA