Il diabete non trattato provoca una grave acidosi
Nelle persone affette da diabete mellito non trattato, la mancanza di insulina, o l’insensibilità all’insulina (a seconda del tipo di diabete), impedisce l’apporto di glucosio dal sangue ai tessuti e costringe i tessuti a usare le riserve di acidi grassi come combustibile primario. Questa dipendenza dagli acidi grassi provoca l’accumulo di due acidi carbossilici, l’acido beta-idrossibutirrico e l’acido acetacetico. La dissociazione di questi acidi abbassa il pH del plasma sanguigno a valori inferiori a 7,35, causando acidosi. Se l’acidosi è grave, insorgono mal di testa, stanchezza, nausea, vomito e diarrea, seguiti da stordimento, coma e convulsioni, presumibilmente perché alcuni enzimi, a pH più basso, non funzionano in modo ottimale. Quando una persona presenta una glicemia elevata, bassi valori di pH ed elevati livelli di acido beta-idrossibutirrico e di acido acetacetico nel sangue e nelle urine, la diagnosi più probabile è quella di diabete mellito. Anche altre condizioni possono produrre acidosi. Il digiuno, specialmente se prolungato, costringe a utilizzare gli acidi grasso come fonte di energia, con le stesse conseguenze che si hanno nel diabete. Un esercizio fisico strenuo, come lo sprint di un velocista o di un ciclista, porta all’accumulo temporaneo di un acido lattico nel sangue.