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Le circostanze del reato, Unità e pluralità di reati, concorso di persone…

- - - - C. aggravanti
      - C. attenuanti
    - - C. comuni (riferibili a tutti i reati)
      - C. speciali (riferibili solo a certi reati)
    - - C. oggettive (riguardano mezzi, oggetto, tempo e luogo dell'azione)
      - C. soggettive (riguardano condizioni o qualità personali del colpevole)
    - - C. a effetto comune (variazione di pena fino a un terzo)
      - C. a effetto speciale (variazione di pena superiore a un terzo)
  - - - C. intriseche (riguardano la condotta)
      - C. estrinseche (non riguardano la condotta)
    - - C. definite
      - C. indefinite
    - - C. obbligatorie
      - C. facoltative
- - - - Consapevolezza meramente "implicita" ai margini della coscienza
- - - - conc. di più circ. ad eff. comune: il g. calcola un primo aumento, e sul risultano il secondo ecc.
      - conc. di una o più circ. a eff. comune con una circ. a eff. spec.: circ autonoma/a eff. spec. per prima e poi si applicano altre
      - Conc. di più circ. a eff. spec.: si applica solo la pena stabilita per la circostanza più grave aumentata fino a un terzo
  - - - g. di prevalenza
        
        si applicano aumenti o diminuzioni prevalenti
      - g. di equivalenza
        
        si applica pena base
- - - - Recidiva specifica quando il nuovo reato è della stessa indole
      - Recidiva infraquinquennale quando il reato è commesso nell'arco dei 5 anni dalla condanna precedente
      - Recidiva vera quando il nuovo reato è commesso durante o dopo l'esecuzione della pena
- - - - si differenzia dal reato unitario perché il CFR omogeneo si ha quando una sola az. o om. l'agente offende una pluralità di beni altamente personali
- - - - Specialità per aggiunta. La norma presenta elementi specializzanti aggiuntivi rispetto alla norma generale
      - Specialità per specificazione. La norma presenta elementi specificativi della norma generale
- - - - reati plurisoggettivi deve trattarsi di un individuo in più rispetto a quelli essenziali
      - reati monosoggettivi può trattarsi di due individui
      - agente provocatore: colui che induce taluno a commettere un reato al fine di denunciarlo o farlo cogliere il flagranza. Sulla resp:
        
        Adempimento di un dovere
        
        Difetto di dolo
    - - Occorre che si siano realizzati tutti gli elementi costitutivi di una fattispecie
      - Non punibilità del mero accordo e della mera istigazione
    - - Concorso materiale: il soggetto contribuisce personalmente al compimento di uno o più atti costituenti l'elemento materiale del reato
      - Concorso morale: la condotta dell'agente si traduce in un impulso psicologico ad un fatto materialmente commesso da altri
      - Per fondare il criterio di imputazione della resp. del complice la giurisprudenza richiede un vero e proprio nesso eziologico
  - - - Dolo di concorso richiede:
        
        rappresentazione e volizione del fatto criminoso
        
        volontà di concorrere con altri alla realizzazione del reato
      - Non richiede un previo "concerto" tra i concorrenti bastando un accordo improvviso
      - Concorso misto: atteggiamento psicologico diverso dei concorrenti
        
        Partecipazione dolosa a delitto colposo
        
        Partecipazione colposa a delitto doloso
- - - - condizione necessaria o agevolatrice della realizzazione del fatto
      - che essa costituisca violazione dell'obbligo giuridico di impedire il reato
- - - - è sanzionata la condotta di ciascuno dei soggetti coinvolti
    - - soggezione a pena solo di alcuni degli individui coinvolti (es. concussione, ove il concusso non è punibile)
  - - - si incrimina la stipulazione di determinati contratti (es. acquisto sostanze stupefacenti
    - - Viene sanzionato il comportamento contrattuale tenuto da una parte (es. circonvenzione di incapace)
- - - - fase successiva al momento della perfezione del reato di durata protratta nel tempo non determinabile
        
        A seconda che la fattispecie "esiga o ammetta" la protrazione nel tempo:
        
        r. eventualmente permanente (es. esercizio abusivo di pr.)
        
        r. necessariamente permanente (es. sequestro di persona)
        
        Requisiti
        
        carattere continuativo dell'offesa
        
        persistente condotta volontaria
    - - la descrizione normativa dell'illecito richiede la reiterazione di più condotte omogenee
        
        r. abituale proprio reiterazione di condotte che non sarebbero punibili ove isolatamente considerate
        
        r. abituale improprio la reiterazione concerne condotte costituenti reato
        
        r. eventualmente abituale passibile di essere consumato con un solo atto he mediante più azioni omogenee (es. incesto)
- - - - Ex ante (prognosi postuma), l'interprete deve collocarsi al momento dell'azione
      - In concreto
      - A base parziale: in ordine cioè alle circostanze conosciute dall'agente o conoscibili da un osservatore imparziale
  - - - compimento di un tentativo delittuoso in presenza di alcune circostanze attenuanti o aggravanti (alcune circostanze sono strutturalmente incomppatibili es. colpa cosciente)
    - - le circostanze non sono state realizzate ma rientrano nel proposito criminoso dell'agente (atti idonei a realizzare circ.; ammesse da Cass.SS.UU. 2013)