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Dalla struttura a balcone alla struttura a pyrgos: l’ambone del vescovo…
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L'ambone del Vescovo Agnello, nella Cattedrale di Ravenna.
Nella cattedrale di Ravenna abbiamo un esemplare di Ambone del VI secolo, posto a destra in prossimità tra la navata centrale e quella mediana (si veda scheda ambone).
Sul lato dell'ambone rivolto verso la navata centrale, l’iscrizione SERVUS XPI AGNELLUS EPISCO(opus) HUNC PYRGUM FECIT
La descrizione dedicatoria che il committente ha fatto incidere sul fronte dell'ambone, è interessante.
La terminologia Pyrgos appare per la prima volta, a Ravenna.
Tratta dalla descrizione dell'Ephkrasis dell'ambone di Paolo Silenziario in Santa Sofia a Costantinopoli, età giustinianea.
Per Raffaella Farioli Campanati, il termine greco sopra citato, che significa "a torre".
Viene applicato all'ambone non tanto perché si avvicini a quello di Costantinopoli, ma più per il suo aspetto turrito.
Se facciamo un antitesi degli amboni antecedenti, quello di Sant'Apollinare Nuovo del VI secolo e con quelli dell'isole greche del mar Egeo VI-VII secolo (compreso quello di Costantinopoli).
Ricostruzione dell'ambone nella Basilica episcopale Mitropolis, Creta, seconda metà VI-VII secolo.
La forma strutturale della piattaforma, si avvicina a quella elittica nella descrizione dell'ambone di Santa Sofia a Costantinopoli.
Ricostruzione dell'ambone, Katalopiani, Paros-isola delle Cicladi,VI-VII secolo.
Ricostruzione dell'ambone nella Basilica di San Gabriele, isole Dodecaneso, VI-VII secolo.
L'ambone di Sant'Apollinare Nuovo "a balcone", VI secolo.
Noteremo che per la loro produzione, anche nel VII secolo, si affermi in quei territori, il tipo di ambone "a balcone", però più affidabile al modello costantinopolitano, sia per elevazione e sia nel posizionamento.
Come vediamo dalla ricostruzione 3D di quello di Marzamemi; la posizione delle scale, va verso l'asse longitudinale est della basilica. La parte del lettore dell'ambone appare rivolto verso le navate laterali.
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Gianni Godoli inoltre rivela che non ci siano in oriente nei territori dell'impero, materiali supersiti di questa forma dell'ambone.
Quindi probabilmente quest'ambone ha un impronta di matrice ravennate, come vediamo un secolo dopo.
Parapetto di ambone della Basilica dei Santi Giovanni e Giacomo, VII secolo.
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