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Ravenna capitale e la scultura di impronta costantinopolitana., ambone s…
Ravenna capitale e la scultura di impronta costantinopolitana.
TRA RAVENNA E ROMA.
Storia di Ravenna:
Ravenna fu proclamata capitale dell'impero romano d'occidente, dall'imperatore Onorio I nel 402 d.C.
Susseguirono una serie di regnanti da Galla Placidia e dopo la caduta dell'impero romano nel 476 d.C.
La deposizione di Romolo Augustolo, al quale succede Odoacre, poi fino alla conquista di Ravenna da parte del Re ostrogoto Teodorico.
La guerra greco-gotica, nel 540, dopo la vittoria del generale Belisario, la città fu proclamata capitale dell'esarcato romano per volere di Giustiniano I.
Ravenna e i rapporti con Costantinopoli:
Nello stile Ravenna dimostra relazioni con i profili artistici-costantinopolitani.
Il cosiddetto "sarcofago di Onorio I", (e altri di manifattura bizantina),Ravenna.
Quest'ultimo ha una decorazione propria dei motivi ornamentali presenti a Costantinopoli.
Altri piccoli particolari di questo sarcofago, sono visibili ai lati di esso; una decorazione non finita.
Questo perché nel VI secolo le cave che producevano e lavoravano i marmi, dell'impero in oriente, erano prefabbricati.
Quindi lastre marmoree erano finite al momento che si trovavano nel luogo di destinazione.
Ci da modo di vedere una radice di derivazione bizantina nella scultura.
Ravenna luogo di maggior produzione degli amboni:
Tuttavia Ravenna si differenzia dagli altri centri in occidente, nel reimpiego di elementi di spoglio.
Un riferimento però lo si può trovare, nell'ambone di Sant'Agata Maggiore.
Le chiese di Ravenna dimostrano elementi di importazione architettonici e scultorei della metropoli.
Prendiamo d'esempio la cappella palatina, (dopo la conquista romana Sant'Apollinare Nuovo) già di epoca teodericiana, che al suo interno presenta colonne e capitelli importati dalle cave controllate da Costantinopoli.
E nella navata mediana in marmo greco l'ambone definito "a balcone" (secondo le ricostruzioni composite di Paolo Silenziario del grande ambone di Santa Sofia a Costantinopoli), due scale contrapposte e poggia su colonne e un pilastro, che consentono l'elevazione.
Per identificare questa derivazione costantinopolitana dell'ambone, la decorazione; al centro quattro rombi concentrici con fiore al centro, ai lati due croci su globo.
Si fanno i confronti decorativi con altri amboni dei territori vicini e a Costantinopoli, e le isole dell'egeo greco.
L'ambone di Santa Sofia a Salonicco, piccole dimensioni, VI secolo, Museo Instanbul
Qui vediamo il motivo romboidale nel pannello del parapetto di lettorino
L'ambone proveniente dalla Basilica A di piazza Bayazid, VI secolo, Museo Instanbul.
Qui vediamo la tripartizione dei pannelli decorativi e nei lati le croci
L'ambone di Sant'Apollinare Nuovo, VI secolo
L'ambone di Sant'Agata Maggiore; tratto di colonna rovesciata.