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licenziamenti, . - Coggle Diagram

- - - - se si arriva al licenziamento, i motivi dichiarati in questo devono essere gli stessi oggetto della contestazione
    - - nella comunicazione deve indicare l'intenzione di licenziare, la motivazione e eventuali misure di assistenza alla ricollocazione del lavoratore
      - lavoratore e datore sono convocati per una procedura di conciliazione, che vaglia alternative al licenziamento
        
        se fallisce il datore può comunicare al lavoratore il licenziamento
- - - - non è visto come classica risoluzione per inadempimento nelle prestazione reciproche MA come presupposto di valido esercizio del diritto di recesso del datore
      - notevole sotto il profilo della gravità oggettiva del fatto commesso > altrimenti non vi è proporzionalità e vi sarà spazio dolo per sanzioni disciplinari conservative
    - - nella valutazione il giudice terrà conto dei tipizzazioni di giustificato motivo, presenti nel CCNL, stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentative o presenti nel contratto individuale
        
        tuttavia queste tipizzazioni non sono vincolanti per il giudice
        
        in virtù dell'inderogabilità in peius della legge da parte del CCNL, può decidere che un fatto tipico, oggettivo, merita una sanzione meno grave
        
        può ravvisare il giustificato motivo anche in motivi non previsti dal CCNL
        
        il giudice deve tener conto anche dell'elemento soggettivo, ovvero lo stato doloso o colposo con il quale la condotta è stata posta in essere
    - - la giusta causa ha implicazione più delicata che per le dimissioni, quindi giuri ha effettuato un integrazione della nozione di "causa che non consenta la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro
        
        integra un notevolissimo inadempimento che per la sua estrema gravità è tale da pregiudicare in modo irreparabile la fiducia che il datore deve poter riporre nel dipendente
        
        integrazione relativa al concetto di "base fiduciaria" > condotte molto gravi, che pur non costituendo un inadempimento del contratto in senso stretto, ledono in maniera irreparabile la fiducia nel lavoratore
  - - - il licenziamento collettivo, che ha però una disciplina a parte
      - licenziamenti derivati da situazioni di oggettiva impossibilità per il lavoratore di prestare l'attività lavorativa
    - - il giudice nell'accertamento non può sindacare il merito della decisione dell'imprenditore > tutela costituzionale della libertà di iniziativa economica privata
      - alla luce dei controlimiti posti dall'utilità sociale e della liberta, sicurezza e dignità umana, il giudice può e deve verificare
        
        la veridicità della ragione adottata > ovvero l'effettiva soppressione del posto di lavoro
        
        se dalla ragione adottata è effettivamente disceso, come conseguenza necessaria o comunque plausibile, il licenziamento > nesso causale rilevabile
        
        che il datore non abbia potuto utilizzare il lavoratore in un'altra mansione dello stesso livello, o di livello minore col consenso del lav > principio del licenziamento come extrema ratio