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PRODUZIONI ANIMALI - Coggle Diagram

- - - - Vet. aziendale: mediatore tra controlli ufficiali, normative europee e interessi allevatore.
    - - garanzie di mercato su prodotti e animali, Tripla I
    - - Scopo: raggiungere un elevato livello di sicurezza e qualità dei prodotti, prevenire malattie e controllare farmaci, rendere la programmazione e l'operazione dei controlli ufficiali più efficiente, beast practise (interesse allevatore)
    - - Protezione animali in allevamento: Vet. ufficiale segue CHECK LIST ufficiali (EFSA), controlli e disposizioni pratiche per valutare esigenze fisiologiche ed etologiche = risposta al Cod. Penale 146/2001
        
        Diagnosi con specifici indicatori: confronto autocontrollo classyfarm + controllo ufficiale
        
        Individuare situazioni a rischio, non conformità
      - AUTOCONTROLLO: AREA A (management aziendale) + AREA B (strutture ed attrezzature) + AREA GRANDI RISCHI E SISTEMI DI ALLARME + AREA C (ABM's) + BIOSICUREZZA = valutazione singolo parametro
      - CHECK LIST / VALUTAZIONE UFFICIALE: Parametri indiretti - categorie di conformità / NON conformità (A,B,C in base alla gravità e alla sanzione). Parametri diretti (AREA C su ABM's) inaccetabile/accettabile/ottimale.
        
        SCOPO: individuare non conformità legislative, classificare in linea autocontrollo-classyfarm, identificare livello di rischio (dell'allevamento e delle aree parziali)
        
        Rilascio documento finale: elenco criticità, livello rischio complessivo, parziale, e sugli animali.
      - METODO CARATTERIZZAZIONE RISCHIO
        
        Combinazione fasce popolazione + Fattori (gestione, spostamenti mungitura, concentrati, vitellaia, interazioni) = 5 macrocategorie (52 indici di cui 42 specifici): salute mammella, bisogni metabolici, salute piede e locomozione, lesioni, comportamento
        
        FATTORI migliorativi/peggiorativi su struttura e ABM's
      - CONFRONTO TRA LE CHECK LISTS
        
        AREA A (management aziendale) = operazione addetti, benessere in strutture moderne o poco adeguate
        
        AREA B (strutture ed attrezzature) = efficienza e sicurezza strutture basilari + gestione situazioni particolari nelle strutture supplementive
        
        AREA (rischi e sistemi di allarme) = presidi di prevenzione, presenza o assenza, diretti o indiretti, documentazione legislativa e burocratica
        
        AREA C (ABM's) = osservazione animali statistica e sulla mandria, indicatori scientifici diretti e indiretti, sintomi relazione animale-ambiente
  - - - Regolazione autocontrollo + controllo ufficiale
      - REG. EU. (linee guida) 625/2015
        
        -Concetto rischio e pericolo; -Controllo e attività ufficiali; -Operatore (garantire requisiti di legge e diritto alla contestazione); -Non conformità ed elemento sanzionatorio -Formazione personali
        
        OCR = ITALIA DELEGA Leg. 117
        
        -Discussione linee guida; -Incontro stato-regioni; -Discussione parlamento e attivazione
        
        OCR Dec. Leg. 27
        
        -Controlli ufficiali; -Gestione non conformità -Controperizia/Controversia -Lab. di appoggio; -Abrogazione leggi antecedenti; -Elementi sanzionatorio (vecchia legge)=nuova legge 71
        
        PCNP
        
        ATTIVITà:
        
        -Settori: 10 campi di applicazione; -Autorità competenti: Ministero Salute, Istituti Regionali; -Classificazione Controlli: autocontrolli e analisi (operato e operatori, analisi prodotti, tracciabilità merceologica)
        
        Audit = relazione con e sul soggetto
    - - -Assenza residui; -Adeguato trattamento; -Tutela alimento = tutela salute, STRUMENTO=CHECK LIST CLASSYFARM
        
        Obbligo di legge
        
        AREA A (scorta): autorizzazione, responsabile, modalità di detenzione (registrazione carico-scarico e gestione giacenze)
        
        AREA B (utilizzo prudente): alimenti, rispondere alla normativa, correlazione, indebito utilizzo (normalità / deroga registrate), tempi attesa, compilazione modello h, gestione scarti e/o rimanenze, controlli non autorizzati
        
        AREA C (ormoni e anabolizzanti): illegali in produzione, rigidissimi controlli
        
        AREA D ed E (valore di rischio e valore finale)
    - - GENERALITà
        
        LATTE: -Fisiologia di produzione; -Fattori che modificano la produzione; -Commercializzazione
        
        MORFOLOGIA: Valutazione anatomica = Capezzolo, Cisterna mammaria, alveolo mammario ( e aspetti citologici), cellula secretrice. valutazione fisiologica = sintesi, secrezione, eiezione (riflesso neuroendocrino da ossitocina), riproduzione (ritenzione fisiologica e FIL)
        
        COLOSTRO
  - - - FATTORI CHE INFLUENZANO PRODUZIONE
        
        FATTORI GENETICI: -Carattere quantitativo poligenico; --Specie, razza, ceppo, individuo
        
        FATTORI CLIMATICI: -T° neutrale (-5°C +25°C), compromettente se sotto o sopra per >48H; -Ristagno, umidità, ventosità, secchezza, escursioni eccessive; -caldo e vento forte; -T°>=<residuo secco e viceversa; -Um ottimale 60-70%, superiore e inferiore + ventosità assente/eccessiva = risentimenti; -Ventosità NO eccessiva + caldo / assente + freddo
        
        FATTORI FISIOLOGICI: Mole; Condizioni generali (nutrizione e sanità pre-parto); Ordine di parto (n° parti = >produzione, max 5° lattazione, maturità produttiva); Stadio lattazione = crescita 3-6 settimane, picco 3-4° mese, decrescita lenta e poi picco (6-7° mese), 8° mese asciutta; Stagione parto (inverno = + lipidi); Intervallo pre-parto (ideale 12 mesi) con asciutta max 60gg e servizio max 75gg; Prolificità.
        
        Stadio di lattazione = Persistenza picco + decrescita = attitudine, condizioni, alimentazione meglio picco bassa ma elevata persistenza (fattore genetico)
        
        FATTORI TECNICI: -Frequenza mungiture (produzione/stress + costi alimentazione e operativi) -Intermungitura -Completezza (incompleto svuotamento 5-10% + frazione lipidica finale)
        
        FATTORI ALIMENTARI: variazioni 60-70% (produziione, composiziione, somministrazione)
        
        Concentrazione E = rapporto C/F -> lipidi da AGV + carboidrati fermentati (N efficentato); Contenuto lipidico = max 3,5% SS e 5-7% Concentrati (inibizione ruminale); Concentrazione proteica = quantità e qualità proteine (SAT in NPN); Concentrazione fibrosa = % lipidi latte (a. butirrici e propionici ruminali, 1% NDF fa 0,5% lipidi latte, (difetto < produzione, eccesso < lipidi e acidosi), ideale 30% NDF su SS razione; Sostanza tampone = stabilizza pH, efficientizza sintesi lipidica, influisce su aromi; Modalità di somministrazione = dimensioni, frequenza, separazione alimenti o UNIfeed, appetibilità
        
        FATTORI IGIENICO SANITARI: generale + mammella; Contenuto lipidico, proteico, (lattosio e minerali = k); CCS cellule somatiche (ematiche + epitelio); CMT contenuto microbiotico utile / dannoso; Sost. inibenti = farmaci, ormoni
    - - BOVINI: H2O (87,5%), Lipidi (3,5%), Proteine (3,2%), Residuo secco (12,5%) variabilità frazione lipidica, Residuo Magro (9%), Caseine (2,6%), Lattosio (5%), Minerali (0,8%), Sieroproteine (0,6%) + COMPOSTI AROMATICI, ENZIMI, CELLULE SOMATICHE, MICRORGANISMI, INIBENTI E INQUINANTI
        
        Omologazione LATTE NORMALIZZATO (LN): 5° lattazione, 305 gg, lipidi al 4%
        
        QUALITà E COMMERCIALIZZAZIONE LATTE
        
        Consumo diretto / trasformazione; requisiti igienico-sanitari e qualitativo-fisiologici; Sanità animale + mammella, Composizione, Contenuto citologico CCS+CMT* dati caseificazione
        
        SANITà DEL LATTE: allevamento; mammella = Mastiti (patogeni stafilococchi + riflessi chimici sul prodotto) + contaminazioni (e problemi economico-legali ammessi). Necessaria prevenzione
        
        VALUTAZIONE COMMERCIALE: Direttive comunitarie -> Legge -> Norme produttori e utilizzatori
        
        Prezzo = Sanità individuo e allevamento, % proteica e lipidica, CCM (entro 200 000) e CMT (entro 500 000), refrigerazione entro 2 h + 3-4°C per non più di 48H
        
        FASI DI PRODUZIONE
        
        SINTESI LATTE: ormoni PRL e LTH captano precursori latte dal sangue negli alveoli -> lobuli -> lobi --> dotti galattofori ---> cisterna
        
        LIPIDI: emulsione trigliceridi di a. grassi (da AGV) = sangue e assorbimento ruminale
        
        PROTEINE: sospensione colloidale caseine sintesi controllata geneticamente) + sieroproteine (95% SAT); amminoacidi liberi + globuline e albumine ematici (diretti e catabolismo mammario) (5% SAT)
        
        LATTOSIO: soluzione glucosio + galattosio = sintesi enzimatica mammaria + prodotti ematici (a. propionico ruminale); poco variabile, responsabile pressione osmotica latte
        
        SINTESI MINERALE E VITAMINICA: sali + vitamine = direttamente dal sangue, variazione di concentrazione
        
        SECREZIONE LATTE: riversamento composti neosintetizzati e sost. emunte dal sangue (cellule secretrici -> alveoli). RITMO = CARATTERISTICA INDIVIDUALE (entità e composizione variabili) + STATO MAMMARIO (tempo e secrezioni passate)
        
        EIEZIONE: regolata da ossitocina (ormone ipotalamico) = istantanea e breve (stimolo neurormonale). Svuotamento per caduta = mungitura 40% latte cisternale + 60% latte alveolare
        
        RIMOZIONE LATTE: -Fini produttivi; -Salvaguardia sanità organismo. MODALITà (meccanica o manuale): -Tempestiva e rapida (8-10 min da scarica ossitocinica); -Latte trattenuto in mungitura anche dopo 10-30 min (occorre una nuova scarica dopo 2-3 h); -10-20% latte trattenuto; -velocità (da animale e impianto).
        
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  - - - PESO CORPOREO ALL MACELLAZIONE
        
        PESO NASCITA + INCREMENTO PONDERALE
        
        -Specie, razza, sesso, ordine di parto, tipo di parto, stagione parto, durata gravidanza, alimentazione madre
        
        Peso all nascita = 20-30% prezzo finale
        
        Rischio DISTOCIE
        
        ACCRESCIMENTO DIMENSIONALE SOMATICO + ACCRESCIMENTO DIFFERENZIALE STRUTTURALE
        
        Ritmo di accrescimento (espressione) = incremento ponderale complessivo / età macellazione
        
        Assoluto (kg/gg) o relativo (kg/gg/q) + rallentameti e recuperi
        
        NO K: accrescimento ad onde, singoli apparati e tessuti, precocità (somatica e strutturale) = età macellazione grasso/muscolo (curve)
        
        INDICE DI CONVERSIONE ALIMENTARE (ICA)
        
        Parametro di stima convenienza economica kg/alimento (kg SS o Kcal o UFC/ kg incremento)
        
        Specie, età, sesso, razza, attitudine, peso, stato ingrassamento
        
        Piano alimentare, tecniche di ingrassamento, condizioni igienico sanitarie
        
        Successione livelli nutritivi (E) = ENERGIA TOTALE / ENERGIA MANTENIMENTO (1,5-2 moderato)
        
        RESA ALLA MACELLAZIONE
        
        P morto/P vivo
        
        Variazioni: animale e tecnica di macellazione = DIVERSE RESE
        
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        PV: Peso lordo, stallato, netto. PM: Peso in carcassa (4/4 + 5 interiora, caldo o freddo)
        
        PROCESSO MACELLAZIONE
        
        1) Stordimento 2) Dissanguamento 3) Scquoiatura 4) Eviscerazione 5) Sezionatura
        
        CARATTERISTICHE CARCASSA E TAGLI
        
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    - - ASPETTO ZOOTECNICO: -Giovani in accrescimento; -Adulti a fine carriera; -Adulti/giovani non idonei
      - ASPETTO COMMERCIALE (macellazione ad età e pesi specifici per razza)
        
        VITELLO DA LATTE (tradizionale, leggero, pesante): dieta a base di latte
        
        VITELLONE: (leggero, pesante, semipesante)
        
        ADULTO: (fine carriera + animali di scarto) ingrasso specifico 1-2 mesi
- - - - Scissione e sintesi metabolico-cellulare dei principi alimentari
      - TECNICHE DI RAZIONAMENTO: esaltazione efficienza produttiva, economica e salute
      - VALORE NUTRITIVO: utile da digestione dei principi al netto delle perdite
    - - 1) assunzione 2) digestione 3) assorbimento 4) metabolismo
      - MONOGASTRICI: Digestione stomacale (acidi + succhi pancreatico ed enterico + bile) = Chimificazione. Assorbimento intestinale + azioni enzimatiche ed eventuali fermentazioni = Chilo con principi nutritivi.
      - POLIGASTRICI: Fermentazione nei prestomaci + Stomaco ghiandolare (abomaso) in funzione per digestione latte i primi 18 mesi. 80% rumine (stazione di fermentazione + flora microbica e fauna protozoara). Omaso = filtro pre abomaso, azione assorbitiva e abrasiva fermentato
  - - - Condizioni di popolazione ruminale (T° 39°C, NO O2, pH sub acido = 6,5-6,2) + motilità parete
        
        INGESTIONE: 1) Masticazione sommaria e ingestione, poi ritorno boli 2) Masticazione mericica abbondante + saliva (porzione < fermentata e più leggera). La porzione > fermentata viaggia verso l'omaso e assorbe più H2O
      - PRODUZIONE A.G.V.
        
        Fonte E carboniosa da fermentazione carboidrati: 1) scissione fibra grezza da cellulosa in glucosio e poi AGV (acetilico, propionico, butirrico) = 70% E e 30% calore e metano. 2) Assorbimento AGV (acetati = lipidi latte, propionico = sintesi a. grassi, butirrico = metabolismo Energetico)
        
        Zootecnia: ampie variazioni = chimico-fisica alimento e attività ruminale (necessario bilanciamento) = RAPPORTO E / fibra
        
        FIBRA: >ruminazione, > saliva, >pH >tempo di assorbimento, >pH ideale per demolire cellulosa
        CONCENTRATO (energia concentrata): opposto (ideali nell'ingrasso)
      - SINTESI PROTEICHE MICROFLORA
        
        Azoto da fonte proteica vegetale e NPN = fermentazione proteine (no proteasi, proteine batteriche)
        
        N: 1) piccola parte bypassa prestomaci 2) proteine digerite da enzimi e usate dai batteri (disponibilità energetica per i batteri) rischio accumulo NH3 = spreco N e mobilitazione proteine corporee + carenza batterica (in caso di difetto) 3) NPN scisso in NH3 (stesso processo)
        
        EFFICENZA BOVINO = ASSUME PROTEINE A BASSO VAL. BIOLOGICO E NE USA AD ALTO VALORE BIOLOGICO
      - DIGESTIONE RUMINALE LIPIDI
        
        Limitata lipasi di A. grassi insaturi, a. grassi saturi all'intestino, diete poveri di lipidi (no rilevanti in rumine), eccessi = azione depressiva attività batterica, GRASSI BYPASS per migliorare produzione
      - SINTESI VITAMINICA: VITAMINE IDROSOLUBILI GRUPPO B
  - - - Porzione di alimento che può essere digerita e assorbita = (Sostanza Secca) Coeff digeribilità % = sost. ingerite - sost. escrete / sost. ingerite x 100
        
        Prove in vivo, in vitro e seguendo valori tabellari dei componenti dell'alimento
        
        FATTORI DI INFLUENZA (estrinseci ed intrinseci): Specie e razza, quantità di alimento (in relazione al L.I.) ingerita, % di fibra, tipologia fibra, trattamenti fisici e chimici, additivi
        
        Fibra: lignina (rallenta digestione) + cellulosa ed emicellulosa (fermentabili) = rallentamento fermentazione, rilascio più lento ed efficiente
    - - Quantità di E (mantenimento e produzione) + Quantità di E chimica (quantità di calore liberata dalla combustione quindi dall'ossidazione) = ENERGIA LORDA (EL)
        
        UTILIZZO ENERGIA: EL - fecale = ENERGIA DIGERIBILE (ED) - urine e fermentazione = ENERGIA METABOLIZZABILE (EM) - calore = ENERGIA NETTA (EN)
        
        EN: per mantenimento (metabolismo e termoregolazione), produzione (accrescimento, ingrasso, latte, ecc...), riproduzione
      - Valore nutritivo di un Alimento = quantità kostante di E (cambia a seconda dell'indirizzo produttivo)
    - - Quantità proteine - Quantità amminoacidi assorbiti (AA)
        
        AA ruminanti: -digestione proteine (bypass) (meno del 20%) -proteine microbiche (ruminali) -proteine degradate dai batteri
        
        VALORE PROTEICO = PROTEINA DIGERIBILE INTESTINALE (PDI)
    - - Elevati principi nutrienti, molto digeribili, bassa % fibre (base cereali e scarti industriali), ideali per monogastrici (miscele di mangimi)
  - - - Variazioni ritmo di accrescimento, variazioni latte/carne prodotti, variazioni fertilità, variazioni malattie (>infettive)
        
        VARIABILITà PRODUTTIVA: 60%-70% animali da latte, 40-50% animali da carne
    - - Esigenze nutritive 2. Ingestione 3. Concentrazione nutritiva razione 4. Formula razione sulla base disponibilità e valore singoli alimenti
    - - 1)ESIGENZE NUTRITIVE
        
        Variabili: peso corporeo (o metabolico), ritmo di accrescimento, ritmo variazione ponderale, livello produttivo (quantità/qualità), stadio riproduttivo, attività motoria, termoregolazione
        
        ESIGENZE FUNZIONALI: mantenimento e deambulazione, percorrenza, variazione ponderale, accrescimento, produzione, riproduzione, termoregolazione + FASI PRODUTTIVE: 6 adulte e 6 giovanili
        
        2)ESIGENZE NUTRIZIONALI
        
        In funzione
        
        CREARE UN GRUPPO CON LE STESSE ESIGENZE
        
        Esigenze ENERGETICHE: UFC o UFL oppure Mcal di NEM (mantenimento), NEL (lattazione), NEG (ingrasso)
        
        Esigenze PROTEICHE: kg di PG
        
        Esigenze MINERALI: g macroelementi e mg micro. Esigenze VITAMINICHE: Unità Internaz. A e B, mg per le altre. Esigenze IDRICHE: l di H2O. Esigenze LIPIDICHE: livelli % max nella razione
        
        Esigenze CARBOIDRATI NON STRUTTURALI (NSC): livelli minimi e massimi di % zuccheri + amidi
        
        Esigenze FIBROSE: minima % NDF (contenuto in fibra grezza). NDF-ADF = emicellulosa. ADF - ADL = cellulosa
      - 3)INGESTIONE ALIMENTARE
        
        Quantità di SS ingestibile x peso corporeo. Variabilità del peso corporeo - metabolico, livello produzione latte (LN), ritmo di accrescimento
      - 4)CONCENTRAZIONE NUTRITIVA RAZIONE
        
        1 kg di SS e relativi valori (E, PG, NDF) = relativo ad esigenze, media ponderata concentrazioni, FABBISOGNO/CAPACITà INGESTIVA
      - 5)CALCOLO RAZIONE
        
        Esigenze / i n gestione = concentrazione nutritiva RB (foraggi) + Concentrati (mangimi, ecc...)
        
        Concentrati: integrazione sull'RB per soddisfare fabbisogno.
        
        CARENZA E: variazioni rapporto C/F
        
        CARENZA PG: C proteici/C energetici
        
        CARENZA VITAMINICA E MINERALE: integratori definiti a miscela
      - RAZIONAMENTO BOVINI DA LATTE
        
        Elevate conc. E e PG + alta NDF = alte produzioni e difficile equilibrio ruminale. Utilizzare elementi aziendali ed economici
        
        Vacche in asciutta, Vacche in gravidanza, Vacche in gravidanza inoltrata, Vacche in lattazione
      - CALCOLO: 1) ESIGENZE NUTRITIVE, PROTEICHE E FIBROSE. 2) CALCOLO CAPACITà INGESTIVA E LIVELLO DI INGESTIONE. 3) CALCOLO CONCENTRAZIONI NUTRITIVE RAZIONE