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RAPPORTI TRA IMPERO, COMUNI E CHIESA, REGNO DI SICILIA - Coggle Diagram
RAPPORTI TRA IMPERO, COMUNI E CHIESA
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FEDERICO BARBAROSSA VUOLE RAFFORZARE IL POTERE IMPERIALE E CHIEDE AI COMUNI ITALIANI DI RISPETTARE LE REGALIE
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ALTRI COMUNI STANNO DALLA PARTE DELL'IMPERATORE, CON L'OBIETTIVO DI PUNIRE MILANO CHE AVEVA ALLARGATO MOLTO IL PROPRIO POTERE
NEL 1162 L'ESERCITO IMPERIALE RADE AL SUOLO MILANO, MA I COMUNI NON SONO ANCORA SOTTOMESSI ALL'IMPERATORE
NEL 1167 I COMUNI ITALIANI, SOSTENUTI DAL PAPA, COSTITUISCONO UN'ALLEANZA, LA LEGA LOMBARDA
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TRA XII E XIII SECOLO LA CHIESA VIVE UN ALTRO MOMENTO DI CRISI. MOLTI CHIEDONO DI RINUNCIARE AL POTERE TEMPORALE E TORNARE AL VANGELO
- MOVIMENTI ERETICI: contro alla dottrina della Chiesa. Gli eretici come VALDESI e ALBIGESI vengono perseguitati e punti dal TRIBUNALE DELL'INQUISIZIONE
- ORDINI MENDICANTI: nuovi ordini religiosi (FRANCESCANI e DOMENICANI) che vogliono rinnovare la Chiesa dall'interno obbedendo alle regole.
REGNO DI SICILIA
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IL PAPA LO OFFRE A CARLO D'ANGIO', FRATELLO DEL RE DI FRANCIA.
CARLO D'ANGIO' NON GOVERNA BENE (troppe tasse, troppo potere ai signori locali)
TRA 1282 E 1302 DOPO LA RIVOLTA DEI VESPRI SICILIANI SCOPPIA UNA GUERRA TRA ANGIOINI E SICILIANI (SOSTENUTI DAGLI SPAGNOLI)
NEL 1302 LA PACE DI CALTABELLOTTA SEGNA LA DIVISIONE DEL REGNO DI SICILIA TRA ANGIOINI (francesi) CON IL REGNO DI NAPOLI E ARAGONESI (spagnoli) CON IL REGNO DI SICILIA