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la scena provinciale - Coggle Diagram

- - - - ma fu piu cauto e mando un bozetto del gudizio universale,ma fu un altro falimento e qundo il contrato fu anulato,purtoropo non sapiamo perche i quadri non piaquero,forse il suo stile libero in provincia non piaceva e apariva trsandato,ma nel 600 problrmi stilistici di tal fatta turbarono poco gli artisti clericali e in ogni caso la letrera fa pensare ad una cosa poi graveincerteza sui nudi
      - visti i falimenti sul lalto veneziano andaro da un altra parte,si rivolsero a ciro ferri,seguace di pietro da cortona,stava finendo gli afreschi in pitti che aveva inizato il suo maestro,quando fu chamato a bergamo per vedere il luogo,ma obieto perche non poteva l'asciare firenze e propose che gli inviasero le informazioni per preparare i bozzeti che poi egli gli inviare al comitato,l'idea fu acettata e dopo pochi mesi nel 1665 egli arivo a bergamo a setembre per poi firmare un contrato a dicembre che lo impiegava a dipingere 16 dipinti.ogni dificolta pareva superata
      - rerri si dichiarava sodifato anche se gli spazi per gli afresci erano propo piccoli,l'intera opera l'avrebe ocupato solo due mesi e mezzo,ma in realta lavoro molto piu in fretta,gia nel 1666 li aveva portati a termine a a novembre alti sei,ma a qesto punto cominciano a comparie i primi segli di sconteto perche non voleva stare li,comuque nel 1667 dicioto mesi dopo l'opera era quasi compiuta,i tredici afreschi erano compiuti,poco piu che delle insipide e manierate variazini nello stile di pietro e cosi pure nei grandi dipinti ad olio.in setembre scopio la tempesta una volta ancora il comitato dimostro quanto era rigoroso il suo gusto metendo indubio la qualita del dipinto che doveva esere conlocato sopara la porta laterale,ciro in un impeto di rabia per l'afronto e se ne ando da bergamo senza curarsi dei impegni
      - rimanevano da eseguire tre dipinti 2 grandi per le porte e uno picollo per la parete interna del transetto.il comitato si trovo in dificolta rispeto alla scelta,vari si ofrono spontaniamente e infine si decise per il veneziano antonio zanichi,al quale venne dato l'incarico,in tale circostanza il comitato si comporto con molta corcospezione di quanto non avese mai fatto con ferri,zanichi sarebe stato pagato per i bozzeti e anche quando fosero stati aprovati,il dipinto poteva esere respinto senza alcun compenso,se invece fosse stata acetata il prezzo da pagare sarebe stato determinato da esperi,tali condizioni erano dure e del tutto diverse dal solito rinvenibili in un contato normale,ma zanchi era giovane e era al inizio della sua cariera che sarebe stata fortunata
      - egli acetto ma durante la visita a bergamo per l'ispezione del luogo,chese di eseguire il dipinto a venezia e gli diseri di si,gli fu mandata la tela e lettere che gli chedevano di sbrigarsi,in realta l'opera fu compiuta in 4 mesi e il comitato ci mise altretanto il comitato a decidere e infine fu acetata con sodifazione dato che zanchi ottene come compenso 825 ducati.per quando riguarda "il sacrificio di noe" l'opera che doeva andare sopra la porta della capella colleoni
        
        per quando riguarda "il sacrificio di noe" l'opera che doeva andare sopra la porta della capella colleoni,una volta dopo il tentativo di ferri,il comitato decise di bandire un concorso,presentarono tre bozzeti di tre artisti:federico cervelli di milano,petro negri di venezia,e il torinese giovanni peruzzini proteto del duca di savoia,vinse cervelli il quale dopo esersi recato a bergamo per provedera ad alcune modifiche ebbe un compenso di 370 ducati
        
        il terzo grande dipinto "la traversata del mar rosso" il sogetto che afascinava cirro ferri agli esordi della sua cariera,fu afidato nel 1682 al pittore piu famoso di quel tempo luca giordano.era al culmine della sua cariera napoletana e il dipinto da lui inviato con le figure dei fedeli,non tradi le spetative,egli ebbeun premio di 100 scudi in agiunta ai 700 e fu pregato di continuare la decorazione della chesa,ma senza sucesso.
        
        a questo punto rimanevano ancora 14 dipinti per la navata centrale e le tratative al riguardo non tardarono a mostrarsi come al solito con dificolta,nel 1681 si tento l'aprocio con un pittore di como,cristoforo tencala ma senza esito alcuno.un anno dopo un artista locale carlo ceresa presento un modelo che fu definto "molto vago e pregievole" fase adulatoria pronuciata al unico scopo di dissimualre le atuali ben piu alte ambizioni del comitato,ma a tale scopo c'erano fondi insuficenti:i bolognese carlo cignani al quel tempo il piu famoso pittore operante in italia chiese cifre esorbitanti e venise a bergamo per sostenere le sue pretese.il comitato chiese un compromeso ma cignani non cedete e il progeto ando in fumo
        
        analoge dificolta le solevo giordano che aveva avuto tanto sucesso con "la frasferta del mar rosso",egli inizialmente chese 6000 ducati per eseguire i dieci afeschi,poi scesi a 5000 apatto che lui e i suoi colaboratori avesero l'alogio gratuito durante i lavoro,pur con qualche dificolta il contrato fu frmato ma fu bellamente ignorato dal artista,una delle qualita di giordano fu la rapidita,ma con l'avanzare del del eta aumentarono le lettere di protesta al quale seguivano risposte vage,e per di piu venne alla luce il problema della fama dal artista in tutta europa e col tempo le sue pretese si fecero piu rigide,e col tempo il comitato si chese se cignani non fose un migliore partito.cosi nel 1692 giordano decise di andare in spagna
- - - - il mecenatismo artistico di ferdinando comportava inffati tra principi e pittori una colaborazione piu stretta del solito che poteva andare dal invio di un aquila per aiutare il pittore di corte a dipingerlo,il suo modo di fare risulta con evidenza da un'osevazione significative contunte in una lettera a cassana,egli voleva vedere il modello dei quadri che ordinava,sia per ragioni puramete estetiche si per controlare la fedelta del contenuto e anzi comincio a colezionare i modeli dei dipinti,si diverti a oservare gli artisti che lavorano e disuctere con loro dei procedimenti artistici,tali carateristiche sono particolarimente evidenti nel raporti di ferdinado con gabbiani.non e posibile capire per quali essi si sia servito di questo artista privo di fantasia trascurando gli altri artisti forse cio dipendeva dal senso di lealata che aveva spinto a cercare do non ofendere l'anziano paesagista francesco bassi.ma provabilmente se lo tenva vicino che questo pittore che si inteso alla pitura veneta agiva sotto controlo di lui e qundo poteva servirsene come voleva
      - in ogni caso i risultati non furono molto felici,sebene gabbiani si recase a venezia nel 1699 al eta di 47 anni per far felice ferdiando e apredendo meglio le lezioni sul colore,epure un altro artista marco sacconi un altro proteto del prinicpe pareva corispondere ai suoi bisnogni.ferdinado si intereso a quasto artista gli diede il suo apogio finaziario e alla morte del pade lo fece lavorare.a veneza saconi ricevete esortazioni e ordini ma ne venezia ne il mecenatismo potevano fare niente per l'artista.i contati di ferdinado con qulache astista di venezia furono piu frutuosi,sopaturo con johann karl loth conoscuto durante il primo viagio a venzia gia dipingeva per lui gia nel 1691,a quel punto pur facendo di tutto per avere delle vedue di loth,ferdinado aveva fatto la sua seconda visita a venezia aveva trovato un artista che lo sodisfava,ma ne il mecenatismo e venezia gli fecero avere suceso
      - i suoi raporti con gianni fuilminiani ci dicono molto su le fantasie che egli voleva dai suoi artisti,il principe comisiona ad fulminiani un dipinto per acompaganre un domenichino l'opera doveva rapresentare un sfondo architetonico in quale ci dovevano esere dei soldati.gianni dovete inviare una bozza per controlare il progeto,naturalmente il bozetto fu sodisfacente,ma fu consigliato di farlo piu mosso.da questo momento capiamo che per lui il tema dei sogeti non avevano particolare significato e servivano soltanto composizione fantastiche.egli lavoro per il principe anche come consigliere si reco a firenze in varie ocasioni per dipingere il principe
- - - - fu senza dubio il piu ricco di napoli e la sua racolta di quadri era la piu vasta della citta e sopratuto permanenti preche i suoi rivali i vicere cambiarono in continuo,sapiamo che lodo mattia pretti incontrandolo per la sua prima volta per la sua maiera di chiaroscuro,puo darsi che roomer sia rimasto deluso dalle opere veneziane che seguito matia preti fece per lui e che sucesivamente non ordino opere per la sua collezione,non abiamo bastanza elementi ma e interesnate notare che egli fece a luca giordano una esortazione per abandoanre il nuovo metodo,che forse consisteva nelle penelata piu libera e tonalita piu chiare,forse aveva deluso anche altri.ma roomer non rimprovera in nome del calsicismo,come risulta che lo apogio contro franceso di maria.in realta pare che la sua grande pasione fosse il naturalismo sin dal inizio della sua ativita di colezionista,quando tale gusto predominava nella sua galeria negli ultimi anni della sua vita
      - la sua racolta rapresentva in modo concreto il forte e duraturo legame fra la cultura mediteranea e quella nordica.le nature morte fimainge dovevano certamente iteresare alcuni pittori napoletani che praticavano tale genere e altri menti non lo avrebero visto,poi fu certamente una magnifica fonte d'ispirazione per molti artisti desiderosi di abandonare il mettodo caravagesco dei primi anni del secolo.i soci in affari di roomer(jan e ferdiand van de einden) erano stretamente asociati a lui nel mecenatismo,pare che il primo,fiamingo fosse di umili origini,l'asocazione inizio negli anni 30 dopo inizi dficili lo rese ricco e la sua fortuna la passo a suo figlio ferdinadoche il gusto forse modelato su roomer.e eredito 70 dipinti di roomer