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I ROMANZI, causa, ≠, ma, lo dice già dottor S., ≠ Emilio Brentani, ≠ altri…
I ROMANZI
"Senilità"
,1898
assenza quadro sociale
4 personaggi centrali
Emilio Brentani (
inetto
)
immaturità psicologica
(senilità)
paura realtà
rifiuto piaceri
Angiolina idealizzata
recita ruolo "paterno"
Stefano Balli (
superuomo
)
in realtà debole
rovescia impotenza in onnipotenza
riflette componenti cultura Svevo
questi principi sono solo
maschere
occultano debolezza
no problemi sociali
prevale dimensione psicologica
focalizzazione sul protagonista
brevi tratti anche Amalia e Stefano
inattendibilità
silenzio narratore
linguaggio Emilio appare stereotipato
commenti, giudizi espliciti
"
La coscienza di Zeno
",1923
diverso da primi due romanzi
«tempo misto»
eventi non in ordine cronologico, ma soggettivo
ricostruzione passato per
temi fondamentali
memoriale
narratore Zeno
inattendibile
«
tante verità e bugie
»
tentativo autogiustificazione
non intenzionali
anche
soggetto di critica
sua "malattia" fa emergere inconsistenza sanita d'altri
Zeno, da inetto, ha possibilità di trasformarsi
sono "cristallizzati" in forma immutabile
è anch'essa malattia
es. moglie
visione ≠
inettitudine
più + perchè permette sviluppo
no condizione inferiorità
Svevo non più critico
innovazioni narrative
Zeno non del tutto -
no narratore esterno
no certezze
tutto è «bugia», «menzogna» o tutt'e due
"
Una vita
", 1892
narratore vicino a impersonalità
focalizzazione interna a protagonista
punto di vista narratore
"smaschera" menzogne, alibi protagonista
romanzo psicologico
analisi coscienza, psiche contorta
idea Freud parte segreta
modello romanzo moderno
Zola
Goethe
Maupassant
inetto
(Alfonso Nitti)
debole e insicuro
declassamento
non riesce ad adattarsi alla vita
realtà compensatoria
rafforzata da
antagonisti
Padre
Signor Maller
Rivale
Macario
causa
≠
ma
lo dice già dottor S.
≠ Emilio Brentani
≠ altri