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L'ITALIA DEL SECONDO DOPOGUERRA - Coggle Diagram
L'ITALIA DEL SECONDO DOPOGUERRA
CONTETO
lotta partigiana
ritorno alla democrazia
realtà contadina: le radici, spaccati di Italia
boom economico: pro e contro (speculazione edilizia, consumo del suolo..)
GLI INTELLETTUALI
Stagione dell'impegno
Cultura della liberazione: abituare gli italiani a essere liberi
Smania di raccontare: si è aperta la libertà di parlare
Neorealismo: presentare i fatti in maniera documentaristica
La memoria: necessità di ricordare e testimoniare il passato
CARLO LEVI
VITA
1902 Torino
laureato in medicina
1935 arrestato per aver partecipato a Giustizia e Libertà, quindi mandato in Basilicata
SECOLI DI RASSEGNAZIONE SULLE LORO SCHIENE
CONTENUTI
empatia tra Levi e i contadini anche se non c'entra con loro in quanto intellettuale: perseguitati dallo Stato
vanno da lui e non dal medico del paese
i contadino odiano lo Stato: l'unica guerra che ricordano è il brigantaggio, che sostengono
il nemico dei contadini è la piccola borghesia dei paesi
il problema esisteva prima del fascismo, ma con esso ha raggiunto il massimo
stile narrativo concreto, documentaristico (neorealismo), molte argomentazioni : :
TEMI
realtà contadina lucana che resiste a ogni cambiamento
accusa dell'autore nei confronti dello Stato italiano: burocrazia lontana dai bisogni della povera gente
valutazione negativa della storia che quando arriva fa danni perché porta cambiamenti: sui contadini passa senza toccarli
questione meridionali con opinioni dell'autore
LUIGI MENEGHELLO
VITA
1922 Malo
Piccoli maestri: fondati con il maestro Antonio Giuriolo e alcuni amici
partecipa alla resistenza
PERCHE' I DIVENTA PARTIGIANI
TEMI
guerra partigiana
dubbi e perplessità di un gruppo di studenti che vanno a fare la guerra
riferimenti letterari
STILE
ironico e antiretorico, umorismo: grazie al distacco temporale nel momento in cui racconta i fatti vissuti
pastiche = mescolanze linguistiche tra italiano, dialetto veneto e inglese
antieroico: battute fuori luogo che rendono la spensieratezza dei ragazzi che non possono sopportare il peso di un conflitto senza la leggerezza della loro età
CONTENUTI
Gigi: alter ego e voce narrante
guerra civile intrapresa perché vogliono punirsi per aver permesso il fascismo e allo stesso tempo vogliono ritirarsi dal mondo
gli autori del passato come rocce a cui aggrapparsi e su cui fare forza
PRIMO LEVI
VITA
1919 Torino
laurea in chimica
ebreo: viene deportato ad Auschwitz
suicidio: forse per il senso di colpa di essere sopravvissuto
ULISSE
CONTENUTI
camminata attraverso il campo insieme al Pikolo per andare a prendere il pranzo
riporta i versi di Dante anche se sbagliati: realistico
tentativo di umanizzare ogni azione che avviene nei lager: cultura come salvezza della dignità umana
STILE
non giudica ma racconta i fatti
nitido: scientifico, scarno, essenziale
CESARE PAVESE
VITA
1908 Cuneo, si trasferisce a Torino
confinato in Calabria
lavora pe Einaudi
1950 muore suicida
LA GUERRA E' FINITA SOLTANTO PER I MORTI
TEMI
solitudine contrapposta al desiderio di impegnarsi con altri
la scelta del disimpegno: pentimento, vergogna, rimpianto che ricade anche su tutto il resto, si decide di non vivere
CONTENUTI
Corrado, alter ego dell'autore
si accorge di aver vissuto un lungo isolamento tutta la vita
in una guerra civile non esiste una parte vincitrice, ogni morto chiede una ragione
soltanto per i morti la guerra è finita davvero perché loro non possono sentirsi colpevoli per aver ucciso o per non aver preso posizione