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CLEMENTE REBORA
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CLEMENTE REBORA
BIOGRAFIA
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Durante un combattimento al fronte nella Prima Guerra Mondiale, una bomba esplode vicino a lui e questo lo seppellisce sotto una frana.
L'esperienza gli causa un trauma che lo porta a convertirsi al cattolicesimo. Anche perché già provava forte interesse nei confronti delle religioni.
Decide di non scrivere libri riguardo alla guerra perché desidera staccarsi completamente dal trauma di quell'esperienza
Egli decide di farsi sacerdote presso l'istituto della Carità dei padri rosminiani e in questi anni inizia una nuova e ultima stagione poetica
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FRAMMENTI LIRICI (1913)
STILE: ESPRESSIONISMO REBORIANO
Parole violente e vibranti.
Poesia impura e aspra che anima gli oggetti rendendoli emblemi del male di vivere
Rebora si rifà a filosofi come Hegel e Vico.
Narra dell'eterna lotta della crescita impetuosa e piena di contraddizioni.
Egli è spinto dalla componente Mazziniana dell'azione a vantaggio di tutti: punta alla costruzione di una città orientata al bene di tutti.
A differenza dei futuristi percepisce il progresso come una minaccia, frenesia rappresentata dalla città dalla quale è meglio evadere.
CANTI ANONIMI (1922)
Rebora sente la necessità dell'anonimato, minimizzando il suo impegno nella mera funzione di curatore.
Tutte le idee di Rebora sia in parte religiose, che mazziniane, puntano a condannare l'egocentrismo, finalizzando l'attività dell'individuo al bene collettivo.
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LE POESIE RELIGIOSE
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TRITTICO
Narrazione di tre episodi biblici dai quali si può osservare la misericordia di Dio e la gratitudine di chi ne è beneficiario
L'ULTIMA STAGIONE
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CURRICULUM VITAE (1955)
Rebora ripercorre la sua vita alla luce della svolta alla conversione.
Si tratta di un'autobiografia spirituale sotto forma di racconto.
L'episodio culmine della conversione arriva mentre legge un passo dei martiri e della loro eroicità.
Egli fa una contrapposizione tra "La Parola" e la chiacchiera umana.
In questo modo fa un tributo a Dio che salva l'uomo.
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