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Le corti, Francia, Inghilterra, Austria, Spagna - Coggle Diagram

- - - - Carlo V
        
        La sua corte rimane per lo più ispano-borgognona e non è stata in grado di integrare le aristocrazie territoriali. Principale merito è l'alleanza con i sovrani di Boemia e Ungheria con le nozze tra Ferdinando e Maria con Anna e Luigi
  - - - Deve affrontare il problema della minaccia ottomana e della presenza protestante. La nobiltà è fortemente legata ai suoi territori d'origine. Il re era un esempio di pietà creando anche un matrimonio fedele, caratteristica poi tipica dei monarchi asburgici. La corte si consolida intorno ai valori di austerità e pietà religiosa, il re non aveva vizi ed era religiosissimo dando l'esempio per la nobiltà. Ferdinando fonda la pietas austriaca. Con la sua elezione a imperatore la corte si espande
  - - - Con la moglie Maria d'Asburgo favorisce una politica di matrimoni tra spagnoli e austriaci/boemi rafforzando il legame tra Vienna e Madrid
  - - - Il maggiordomo maggiore e i capi servizio controllavano l'accesso a corte e promuovevano i propri aderenti, il primo presiedeva il consiglio segreto in vece dell'imperatore. Convivevano 2 forze: gli ufficiali cechi e i funzionari tedeschi, entrambe finirono per mescolarsi tra il 1599 e il 1600. Nell'ultimo periodo Rodolfo si allontana sempre di più dagli affari smettendo di apparire in pubblico e mostrando segni di squilibrio. Cresce l'influenza dei favoriti: Liechtenstein, Leuchtenburg
        
        Mattia II
        
        Regna per pochi anni, dal 1615 al 1619, ma fa in tempo a riportare la capitale a Vienna, a ridurre l'organico di corte e a iniziare la confessionalizzazione della corte
  - - - Epurazione dei nobili protestanti, si crea una nobiltà slegata dai territori e più imperiale. Cresce l'organico di corte. Ferdinando incarna pienamente la pietas austriaca quasi rivaleggiando con Filippo IV, tra i suoi consiglieri ci sono molti religiosi. Riallaccia la politica austriaca a quella spagnola
  - - - Viene riorganizzato anche l'accesso al sovrano che viene gerarchizzato creando una strada intermedia tra la vita pubblica del re di Francia e quella riservata del re di Spagna. Vienna diventa l'unico vero centro della monarchia, l'Hofburg inizia a diventare inadatta come residenza imperiale. Le feste cattoliche ricevono grande impulso, occasione per celebrare la dinastia
        
        Prosegue la linea filospagnola con il matrimonio tra Ferdinando e Maria (figlia di Filippo III), importante la famiglia Gonzaga con cui gli Asburgo si legano più volte. Emergono favoriti come Trautmansdorf e von Auersperg, si allarga il Consiglio Segreto, i consiglieri di Ferdinando vengono scelti appositamente di scarse capacità perché più condizionabili
  - - - Dopo la morte di Portia preferisce governare autonomamente senza un primo ministro, crea il Consiglio di Conferenza, inizia a prendere in mano il governo imitando Luigi XIV. A Vienna regnava un ordine disordinato con il Consiglio Segreto privi di qualsiasi importanza e nessun organo in cui prendevano forma le decisioni politiche, a parte il Consiglio di Conferenza
        
        L'aristocrazia veniva controllata con la larga concessione di uffici onorari favorendo l'integrazione della nobiltà ma aumento anche la corruzione. Anche se la venalità delle cariche non è stata mai istituzionalizzata, c'erano molti modi per ottenere cariche: fare presiti alla corona. Si formano dinastie ministeriali: mancando una nobiltà di toga, le cariche passavano di padre in figlio all'interno delle grandi famiglie nobili. Sviluppa il teatro, l'opera e la musica
        
        La musica svolge un ruolo molto importante contribuendo alla celebrazione dei sovrani e alla ripresa dei rituali volti a esaltare la dinastia. Si sviluppa una simbiosi tra corte, nobiltà e Chiesa con grande diffusione degli ordini religiosi. Dopo l'assedio di Vienna inizia la riconquista dell'Ungheria. Si afferma l'importanza delle cancellerie
        
        Le dignità di corte iniziavano a subire la concorrenza degli uffici politici. Dopo la vittoria Vienna inizia un nuovo programma urbanistico
  - - - Carlo VI
        
        L'ampliamento territoriale con i domini italiani portano nuovi problemi amministrativi e di contrasto tra i funzionari. La situazione economica aveva anche bloccato il pagamento dei soldati, nonostante tutto la corte continuava a crescere insieme al numero dei consigli privati
        
        L'aristocrazia continuava a monopolizzare le dignità ma nella Conferenza non c'erano più dignitari di corte. L'imperatore delegava molto occupandosi con la caccia dove si afferma il suo unico favorito Althann. Amante della magnificenza Carlo introduce l'etichetta spagnola allargando la corte
        
        Amplia e abbellisce l'Hofburg abbandonando il progetto di Shönbrunn. A Vienna vengono costruiti nuovi palazzi e teatri facendo della corte austriaca una delle maggiori potenze europee
  - - - Riprende e termina Shönbrunn che raggiunge le dimensioni dell'Hofburg. Rispettosa del cerimoniale non ne era però schiava. Vienna ascendeva ufficialmente al rango di grande capitale europea. Prosegue la linea della pietà austriaca accettando però anche feste non religiose come Carnevale o i compleanni
        
        Giuseppe II
        
        Inizia al fianco della madre, sotto di lui viene raggiunto il culmine del dispotismo illuminato. Si crea una struttura burocratica separata dal servizio di corte, volta a tutelare gli interessi dello stato
- - - - Enrico II
        
        Alla familiarità del padre sostituisce un'etichetta a sottolineare la distanza con i sudditi, ritualizza il lever e il pranzo in pubblico. I Guisa formano una cerchia ristretta intorno al sovrano. Grande importanza hanno le scuderie anche a causa della mobilità della corte, la corona non aveva ancora i funzionari per controllare il territorio. Arte e intrattenimento sono centrali attirando a corte sempre più nobili. Apparire il pubblico era fondamentale per il sovrano
        
        Caterina de Medici
        
        Regge la monarchia per il figlio Carlo IX cercando una politica di conciliazione e bilanciamento del potere dei Guisa. Crea la sua casa e vi porta numerosi italiani.
        
        Enrico III
        
        Promuove propri fedeli, mignons, e personaggi esperti. Regola più precisamente la corte definendo l'etichetta del lever. Si forma un governo di camera. Accresce la distanza tra sovrano e sudditi soprattutto nel pranzo dove fa costruire una barriera. Gerarchizza gli spazi della corte imponendosi come suo padrone: gli accessi ai vari livelli della corte erano severamente regolati. Si concentra anche sulle feste e sull'intrattenimento
  - - - Maria de Medici
        
        Dà nuovo slancio alla casa della regina attorniata da vari servitori e uomini di chiesa. Ucciso Enrico III cerca di riprendere l'egemonia del governo favorendo di volta in volta Guisa e Borbone. Si serve di un consiglio ristretto per governare cui partecipavano il nunzio, l'ambasciatore spagnolo e il confessore gesuita e il suo favorito Concini. Per domare il Condé e gli altri grandi dispensa cariche e pensioni. Con la sua corte cerca di tenere lontano il figlio Luigi
  - - - Richelieu è il protagonista della riconciliazione tra il re e la madre, non è un vero favorito: consapevole di dipendere interamente dal re si fa comunque difensore della monarchia praticando ampliamente il patronage. Si arriva a una militarizzazione della corte promossa dallo stesso Luigi. La nobiltà si oppone al cardinale accusato di perseguire una politica antinobiliare cosa non vera: ne cercava l'obbedienza al re
        
        Luigi realizza il primo nucleo di Versailles e una mistica della sovranità associando al sovrano il dio sole dei pagani da cui tutto dipendeva, il re diventa una persona sacra
  - - - Divide il suo governo in 3 consigli: dei dispacci, ristretto e di stato. La corte viene ristrutturata per rappresentare la forza della monarchia, il re era servito a quartieri. Luigi istituzionalizza la venalità delle cariche per formare una rigida gerarchia delle cariche. Il re cercava sempre maggior potere pur non rappresentando un rivoluzionario nella presa di potere quanto nel governo.
        
        Si serve di una sere di ministri e funzionari che vanno a formare veri e propri clan di nobiltà di toga, prodotto della borghesia. All'inizio la corte ha ancora carattere itinerante affermandosi sempre di più però Versailles. Luigi utilizza feste e balletti per coinvolgere la nobiltà. Con il trasferimento definitivo a Versailles la corte si organizza in modo più formale ritualizzando le cerimonie della famiglia. Ogni momento della sua vita era un momento pubblico e la sua persona oggetto di culto
        
        Tra sovrano e i suoi vicini aumento il rigore e la suddivisione rituale dei momenti. La nobiltà dagli anni '80 si stabilisce a Versailles, pensata non come una gabbia ma come specchio tangibile della monarchia. Luigi pratica una forte politica matrimoniale di legittimazione dei bastardi e della loro unione a principi/esse di sangue per rafforzare la coesione familiare. La gloria militare rappresenta uno strumento di legittimazione del potere aumentando la casa militare
        
        Insieme alle cariche militari la nobiltà era controllata attraverso gli ordini cavallereschi e le pensioni. I nobili si trovavano a competer con gli altri e a cercare di stare vicino al re comportando una notevole spesa. A corte nascono 3 partini: uno guidato dalla Maintenon, uno dal Delfino, uno dal duca di Borgogna. Grande importanza ebbero le figure femminili tra cui spicca la Maintenon. Lo stesso Luigi doveva sottoporsi al cerimoniale impegnandosi a mantenere il cerimoniale, da qui deriva il desiderio di spazi più intimi
        
        Col tempo Luigi finisce per stancarsi della vita di Versailles trascorrendo invece lunghi periodi a Marly, dopo il matrimonio con la Maintenon la tendenza alla riservatezza si accentua. Il clima a corte si fa più serio e austero, anche a causa dei numerosi lutti e rovesci militari. Con la morte del re esplosero le forze interne ed esterne tenute solo dalla reggenza di Filippo d'Orleans
  - - - Finisce per odiare il cerimoniale e la vita di corte creandosi una doppia vita. Continua per tutto il suo regno ad appoggiarsi a ministri. Legato alla Pompadour, donna che condiziona spesso le decisioni del sovrano e forma un partito opposto a quello della regina e del delfino. Versailles, centro della monarchia, diventa caotica ospitando chiunque sia vestito adeguatamente e porti una spada. La tendenza alla riservatezza del re lo porta a crearsi luoghi privati a Versailles accessibili solo con il suo permesso
        
        I piccoli gabinetti erano i luoghi di svago dove il re disertava la corte. Luigi introduce il petit soupers cui potevano partecipare solo chi segnava in una speciale lista. Il cerimoniale tradizionale era inadatto a regolare i rapporti tra il sovrano e i nobili e i petit soupers si ricrearono i legami su basi più intime. Il re si sposta di frequente finendo nel 1750 a dormire solo 50 notti a Versailles, anche in sua assenza la corte e le spese sono consistenti
  - - - Il re non fu aiutato dalla moglie Maria Antonietta, denigrata dalla stampa, che pensò di essere in grado di avere un ruolo politico e un peso nelle scelte del marito finendo per compromettersi con le varie fazioni in lotta. Luigi ereditò l'insofferenza per il cerimoniale con Versailles che appariva una prigione, entrambi i sovrani cercarono di fuggire con numerosi viaggi a Parigi. Davanti al deficit finanziario Maria Antonietta accrebbe le spese
        
        Oltre ai sovrani tutta la corte si faceva più cupa e isolata dal resto del paese, la monarchia intanto veniva sempre più desacralizzata. La convocazione degli Stati Generali non fu che il segno della grave crisi dell'assolutismo, i monarchi erano tanto distanti dal paese che non si resero nemmeno conto delle conseguenze della presa della Bastiglia
- - - - La corte era governata da tre capiservizio: gran maestro di palazzo (siniscalco), ciambellano, gran scudiere. Il cerimoniale non era sempre seguito, soprattutto nella levata del re. Enrico era teneva all'ospitalità e i nobili se ne approfittarono. Il re ridà lustro alla corte con balletti, esibizioni e banchetti. Enrico crea anche un Privy Council dopo essersi emancipato da Wolsey
        
        In questa fase autoritaria diventava necessaria una dimora fissa, individuata nel palazzo confiscato a Wolsey, Whitehall: sede della corona fino al 1698. Importanti erano: la Great Hall destinata ai banchetti, la Presence Chamber con il trono e la Privy Chamber. Grazie all'azione di Cromwell di associazione di elementi religiosi alla persona del re , Enrico accrebbe la fiducia nei propri diritti. La nobiltà arriva ad accusarlo di una politca antinobiliare rivendicando un posto nell'amministrazione del regno
        
        Il Privy Council era il mezzo di difesa del ruolo della nobiltà. La collera di Enrico era l'arma per controllare i cortigiani turbolenti, periodicamente epurati. In vista della morte del re si formarono varie fazioni a sostegno di altrettanti candidati al trono (tra cui Edoardo ed Elisabetta)
  - - - Di fronte ai problemi derivanti dal suo essere donna, la regina decise di indossare la maschera pubblica della dea vergine, cercando di guadagnarsi una mistica. Cercava l'associazione con Maria Vergine e voleva impersonare la dama cavalleresca. Tale scelta era incompatibile con il matrimonio. Continua la linea dell'ospitalità. La corte assume un carattere statico, favorito da: servizio a vita dei cortigiani (nuove assunzioni solo a posto vacante), uffici lasciati vacanti, accorpamento di uffici in una sola persona
        
        Molto presenti a corte anche le donne che componevano in esclusiva la Privy Chamber. Elisabetta controllava attentamente la vita delle sue dame cercando di evitare che finissero in mani di arrivisti. La regina cercava di includere l'aristocrazia nella politica e di favorirla, consapevole dell'importanza del suo sostegno nei momenti di crisi. Elisabetta compie numerosi viaggi nel paese al fine di consolidare la sua immagine, e per motivi pratici, il clima caotico di questi viaggi poneva la sovrana al centro
        
        Quando era diventato certo che Elisabetta non si sarebbe sposata, gli attributi della monarchia dovevano essere ridefiniti: i suoi ritratti erano carichi di allegorie ed erano diffusi per il regno, ritorna un clima pre riforma di associazione tra corona e Dio. Dagli anni '80 del 500 la corte si trasforma nel culto della regina, circondata da giovani aristocratici che cercavano il favore diventandone gli amanti. Elisabetta non riusciva più a controllare le tensioni e le lotte interne, e questa situazione accresceva l'ostilità per il dominio femminile
  - - - La persona del re diventa sempre più inaccessibile e privatizzata aumentando la distanza tra corte e paese. Giacomo non amava mostrarsi in pubblico e non voleva avere contatti con il popolo, proseguiva tuttavia la linea di magnificenza della corte ampliando Whitehall. Nonostante la politica con compromesso tra le due nazionalità, il re fu in difficoltà nel gestire l'allargamento della sua sfera di intervento e l'aumento dei monopoli e delle licenze. A causa di ciò si appoggiava ai favoriti: Carr, Villiers . Quest'ultimo tenne le redini del paese per un decennio controllando il patronage e vendendo cariche
  - - - Carlo riporta dignità alla corte dopo il padre, caccia i parassiti, impedisce il libero accesso agli appartamenti reali. Scandisce rigidamente la giornata ritualizzando il pranzo, nonostante tutto la corte rimaneva sovrappopolata. Il re diventa un mecenate curando la cultura di corte che diventava più raffinata ma anche più distante dal paese. Le visite alle città vengono ridotte e le cerimonie pubbliche diventano appannaggio di pochi
        
        Il periodo rivoluzionario, con la reggenza di Cromwell, rappresenta un periodo di decadenza per la corte
  - - - Giacomo II
        
        Accentua la tendenza a un ritorno dell'assolutismo suscitando la reazione del parlamento. In esilio dopo la gloriosa rivoluzione, viene ospitato prima in Francia e poi dal papa. Anche qui viene creato un consiglio regio con un personale vario, creando un governo parallelo a quello di Londra
  - - - Anna Stuart
        
        Il governo non è più prerogativa esclusiva della corona ma viene condivisa dal Parlamento che sempre di più guidava le scelte politiche del paese
- - - - Filippo voleva avere sotto controllo tutti gli affari di stato portando a un forte aumento delle pratiche e delle carte, si creano i segretari come funzionari fondamentali. A corte nascono due partiti, quello di Ruy Gomez: sostenitore della nobiltà di servizio, e quello del duca d'Alba: capo della grande nobiltà. Obiettivo era la difesa del cattolicesimo, e dell'indipendenza da Roma. Dagli anni '80 la salute del sovrano peggiora, il cerimoniale si fa più rigido e severo, a corte predomina la routine. Il re si isola sempre di più indebolendo la figura del sovrano
  - - - Carlo V
        
        Legato al modello borgognone, data la vastità dei domini adottò una corte composita suscitando il malcontento dell'élite castigliana: rivolta dei comuneros iniziando il processo di castiglianizzazione. Vennero rafforzate la cappella e il pranzo. Il modello borgognone permetteva di esaltare il monarca e controllare i nobili
  - - - Al re piaceva viaggiare e Lerma organizza i viaggi in modo da far manifestare il sovrano ai sudditi. Il valido aveva favorito una nuova corte che puntava al lusso e all'ostentazione. Contrario a Lerma si formò uno schieramento formato dalle donne della casa asburgica, ramo d'Austria. Lerma fece spostare la capitale a Valladolid che dopo breve tornò a Madrid, inoltre promosse un piano di egemonia spagnola che fallito portò nel 1607 alla bancarotta
  - - - Si accentuano la pietà e l'inaccessibilità del sovrano tanto che al suo studio potevano accedere solo nunzi papali, cardinali e viceré. Viene costruito il Buen Ritiro simbolo delle glorie del nuovo regime, FIlippo e Olivares diventano grandi mecenati favorendo un programma iconoclastico. Olivares mise nei posti chiave parenti e fedeli che gli conservarono il potere anche dopo la caduta. La distanza tra sovrano e sudditi si accentuò ulteriormente
        
        Il successore Carlo II fu ulteriormente prigioniero del cerimoniale e il suo regno segnò un periodo di lotte tra nobili per i posti di governo. L'avversione per un nuovo valido era sostenuta da Maria Anna di Neuburg, seconda moglie di Carlo. Il re cercò di impegnarsi negli affari di stato rimanendo però debole, accentuò la pietà dei sovrani spagnoli
  - - - Il successore Luigi I, morto prematuramente, raccolse intorno a sé un nucleo di cortigiani ostili alle riforme di Filippo V. Con il ritorno del primo Borbone. Con Ferdinando VI e Carlo III vennero soppresse le case di Borgogna e di Castiglia, Carlo unificò le case della regina e del re ponendo fine all'articolazione delle case reali