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il declino del mecenatismo romano - Coggle Diagram

- - - - il piu importante di tutti i critici romani che comincio a far sentire delle idee nella metta del secolo fu giovan pietro berori,era nato intorno al 1615 e si diceva che fosse nipote del colezionista e srittore franceso angeloni,nella casa di angeloni bellori poteva vedre i disegni di anibale carraci per la galeria farnese,ma invece di praticare l'arte incomincio a srivere abastanza caualmente poi con sicurezza ,dedico gran parte del suo tempo allo studio del antico,ma oservo con profondo interese degli svilupi del l'arte contemparea.compilo il catalogo di alcune piu importanti collezione romane e nel 1664 tenne alla academia una conferenza sul idelare nel arte,a quel tempo stava lavorando alla stesura delle vite di alcuni importanto attori e la publico nel 1672 da alora fu una figura di spicco negli ambienti artisti piu influenti
      - berori infatti a diferenza degli altri aveva un idea di base precia e coerente espressa con coerenza,e queta ultima caraterostica lo rende importante anche perche le sue idde vengono da vari fonti,infatti ruppe la tradizione della storia del arte stabilta da vasari e continuata nel 600,non mirava alla completteza ne alla scelta degli artisti e ne al resoconto della loro vita e senza esitazione subordinava le chiachere di bottega e anche le informazini biografiche a un esame critico,il suo criterio di gudizio si basava sul conceto di ideale gia ipotizato da monsognr aguci,che nel rinascimento l'arte degenera nel manierismo insensato del quale viene liberta dai carraci,questi erano tornati allla natura studiando i clasici in particolare rafaello
      - e ostile verso caravagio ma una ostilita tinta di rispetto perche era un uomo inteligente e sensibile alle qualita,per fortuna cerano gli eroi come domenichino dalla quale aveva preso lezioni e poi nicolas poussin suo grande amico.dello scultore agardi c'e la biografia mentre bernini e liquidato con pochi cenni,scrise senza mai riuscire a publicare una vita di andrea sachi e ignoro completamente pietro da cotona ,ma tra tutti gli artisti il suo preferito e carlo maratta alievo di sachi che aiuto ad otenere i suoi primi lavorie fece tutto di cio che era posibile per promuovere la fama,belori andava da maratta con il suo alievo giuseppe chiari per avere consigli iconografici
      - maratta retaura gli afreschi del vaticno e della farnesina e nella descrizione delle immagini da rafaello d'urbino di belori,qui attaca coloro che si rifiutavano di condividere tale culto,e una strana esperienza mettero a confronto le parole di bellori che riprese dai suoi seguaci e si inrigidirono in dogma per un secolo,a oggi ai nostri ochi il barocco anaquato ha scarsi raporti con il clasicismo di rafaello tuttavia il paragone con la greande maniera barocca di pietro da cotona,la tendenza verso una magiore semplicita e rispetto delle regole e evidente,in realta l'acoglienza delgi afreschi di gauli nella chesa del gesu sono dovuti alla influenza di belori.
        
        l'afermarsi di una critca articolata ebbe un altra conseguenza,in precedenza c'era la senzazione ampamente difussa che l'arte non fosse piu quella di prima,cio in parte di un riconoscimento di un fatto indubio,ma in parte rifleteva la cresente atenzione per i critici,e il suo influso crebe col pasare degli anni,nel 1671 fu nominato segretario della cademia di san luca e poco dopo diventa biblotecario di cristina di svezia
        
        che venne a roma nel 1655 al eta di 28 anni dopo la conversione al catolicesimo e dopo molto viaggi in francia e svezia rimase a roma fino alla motre avenuta nel 1689,ecentrica nel suo abigliamento e compotamento fece disorentarie la civilta romana ma questo non le impedi di avere potere sulla politica romana,sull'arte e sulla letteratura,a palazzo riano mise in mostra la sua collezioe di dipinti formata da tanti maetri.ma questo e segno che a roma i maestri non posedevano piu la vitale creativita necesaria per trere proffitto da quei capolavori come la generazione precedente
        
        nel mecenatismo degli atisti contempareni,la regina cristina dimostro di non avere molta fantasia,profesava un culto verso bernini,amirava molto pier franceso mola e l'erede piu genuino della tradizione veneta il suo alievo antonio cherardi,quando essa si lascio guidare da belori le cose cambiarano dato che la incoragiava a favorire il suo protetto.in realta l'impato della regina sull'arte italiana e sui pittori fu trascurabile mentre fu molto piu incisivo quelo sul campo leterario che sfocio nella fondazione della academia d'arcadia nata sotto la sua morte
- - - - versatile musicista e compositore di opere,diede vita ad un teatro afidando le scenografie ad filipo juvara e aquisto vaire opere di molti artisti italiani,egli riusci per mezzo secolo a far rivivivere gli speldori barberini,ai suoi contemporanei appariva una figura ecezionale,ma oggi risulta una figura colta e rafinata,il suo magior protetto fu franceso trevisani giunto a roma da venezia atorno al 1682
      - per ottomboni dipinse tante scene religiose,storiche e di genere ed alcuni ritratti,molte delle sue opere sono notevoli,ma l'ambiente clasico di roma e l'influenza si maratta al quele trevisani subentro di fatto come pittore piu famoso di roma.infatti l'influenza della cerchia di ottomboni si stendeva su tutti queli che lavoravano per lui,per esempio sebastiano conca che arivo nel 1706,e anche gauli con il pasare degli anni perse la sua vivacita.soltnato filitto juvara il cuo stile risente dei 10 anni tra il 1704 e 1714 in cui asorbi il barocco academico di carlo fontana quando lavoro per otomboni
      - nei limiti in cui si puo mettere in rilievo un influso di petro ottomboni sulle arti,questo va cercato in una certa qual soave piacevolezza che scivola verso il roccoco grazie alle regole del calsicismo academico,era uno stle facile da trasmetere da alievo e maesto di corte in corte e aprezato dai principi,era privo del vigore del barocco autentico,del intricata fantasia del rococo francese del quele era contemporaneo,fu messo a bando con il sorgere del neo calsicismo,ma l'importanza di otomboni non e quela di mecenate che influi sugli artisti,ocore tenere conto dei falimenti di attirare altri artisti
        
        tra questi ci sono tutti quei artisti che guidano l'italia nel secolo.e sintomatico il caso di sebastno richi giunto a roma mentre ottomboni stava seguendo il potere,ed esendo veneziano,che stava lavornado per alcuni amici.piu di 30 anni dopo l'alievo di richi gaspare diziani prese subito al suo servizio dal cardianle che protegeva i citadini veneziani,per lui pero non fece altro che una magnifica scenografia
        
        un altro artista di formazione veneziana sebene vivese a bergamo,fra galgario,si rifutto di andare a roma quanto ottomboni lo invitto,da bologna giusep maria scerspi mando al cardinale uno dei suoi dipinti piu audaci "la confessione" dove un sogetto che non era stato piu dipinto dai tempi di poussin era tratto come pretesto per una scena di vita clericale vita con l'ochio un po ironico,
        
        ottomboni era disinvolto come casinano del pozzo,e ne rimase afascianto e gli ordino altri quadri,questi ebbero altretanto fama e senza dubio il frutto di piu sucesso della cariera di ottomboni ma scspi non si sposto da boligna.altri amatori d'arte oltre a ottomboni trovano sempre piu dificile se non imposibile attirare roma nuovi artisti,e il declino della citta cosmolita d'europa era molto grave
        
        con l'incerteza economica e il rigore di un gusto clasico che altrove era gia fuori moda,quando nel sendo decenio del 700 papa clemente xi fece decorare la chiesa del partono san clemente i migilori artisti che riusci a chiamere furono sebastino conca,pietro di pietri,giovani domenico piastrini e giacomo triga,nomi che non si possono pagonare con i piu grandi,anche se si producono ancora dei capolavori bosogna dare atenzione alle altre citta