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origini dei diritti nella filosofia moderna e la genesi concettuale…
origini dei diritti nella filosofia moderna e la genesi concettuale dell'equità
king's Bench (potere giudiziario inglese)
giudica basandosi su diritto naturale
prima era il re a giudicare fonte suprema diritto
-> conflitto tra:
->potere assoluto del sovrano
-> potere legislativo come garante diritti naturali
posizione assolutistica rappresentata da filosofia Hobbes
filosofia liberal-costituzionalistica da Locke
Coke anteporrà a potere assoluto del sovrano il diritto di fare leggi, non solo di interpretarle
Cumberland "latino con traduzione"
benevolenza universale= bene comune
=tutto ciò che desideriamo col cuore
c'è volontà divina= legge morale
giusnaturalismo prende piede 600 grazie a testi di:
Spinoza
natura= dio= realtà assoluta e non ha limiti alla sua potenza
diritto oggettivo= legge natura fisica
diritto soggettivo= forza che è razionalità e libertà
Von Pufendorf
ha metodo razionalistico
decisione= comando che genera obbligo di obbedire
diritti perfetti= dotati di sanzione affidati a legge positiva
diritti imperfetti= affidati alla coscienza di ciascuno, concetto astratto
-> si avvicina a giustizia universale
Von Leibniz
paradigmi razionalisti del 700 presiedono all'idea moderna dei diritti umani
sostiene idea codificazione fondata su leggi naturali e non su diritto romano
diritto= porta luce dove si annidano tenebre
giustizia è fare il bene
concetto giustizia basato su 3 livelli:
Pie vivere= supremo grado giustizia
ius strictum= rispettare prossimo
aequitas= dare a ciascuno il suo
concetto diritti umani
legge generale
diretta alla comunità
legge astratta
non può essere emanata per risolvere singolo caso concreto ma in astratto
Kant
pratica diritti umani nuoce al concetto filosofico
Hoffe
morale giuridica europea
persona=fulcro titolarità diritti umani
gode di diritti certi nella società civile