4. Maoismo e diritto costituzionale: l'organizzazione dello stato
Continuità tra tradizione confuciana di governo burocratico e amministrazione pubblica in epoca maoista. Nei primi anni del potere comunista viene adottato un numero ristretto di leggi (leggi sul matrimonio, sulla riforma agraria, sui sindacati, sulla punizione dei crimini antirivoluzionari, e sulla corruzione).
Costituzione del 1954: principi classici di organizzazione costituzionale del sistema sovietico, del centralismo democratico, e dell'unità del potere statale. Sul piano dei rapporti economici, il testo del 1954 segnala la sua profonda diversità con il testo del 1936. Assemblea popolare nazionale, e tre livelli di governo locale. L'organizzazione dello stato disposta dalla costituzione del 54 ha rappresentato la struttura formale di funzionamento della repubblica popolare per almeno 50 anni. Fase centrale del maoismo: allontanamento dal modello organizzativo sovietico, nichilismo giuridico. Allontanamento dalla carta del 54. Perdita della concezione del diritto quale meccanismo complesso, ma prevedibile, nei suoi esiti, di regolazione della vita sociale. Rivoluzione culturale: negazione della separazione formale tra partito e stato. Spezzare i 4 vecchiumi, smantellare il sistema di corti stabilito nel 54. L'amministrazione della giustizia fu così affidata a comitati rivoluzionari. Disposizione del nuovo statuto del pcc, adottato nell'aprile del 69, che dice che gli organi del potere statale della dittatura del proletariato, ... , devono sottomettersi alla direzione del partito. Costituzione del 1975: ideologia maoista di continua rivoluzione per risolvere le contraddizioni quali il periodo di restaurazione del capitalismo, ecc. Scomparsa di Mao e Zhou Enlai, leader designato Hua Guofeng. Fine del maoismo, anni 80 Deng Xiaoping, 4 modernizzazioni.