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Giuseppe ungheretti - Coggle Diagram
Giuseppe ungheretti
La Prima guerra mondiale Fu una tragedia di dimensioni mai viste, Nulla fu più come prima,
Alcuni poeti volsero lo sguardo dentro se stessi e cominciarono a cercare nel proprio mondo interiore parole “nuove”, scarne ed essenziali;
cominciarono a scrivere poesie senza rispettare le regole tradizionali, senza ricercare armonia e bellezza, ma solo la verità.
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Ungaretti espresse questo grido di dolore nelle poesie della sua prima raccolta, Il porto sepolto, uscita nel 1917
e poi in Allegria di naufragi, pubblicata nel 1919.
Seguirono altre raccolte: Sentimento del tempo del 1933, Il dolore del 1947 e altre ancora,
La sua vita fu lunga (morì nel 1970) e tutta dedicata alla poesia, alla quale egli affidava una funzione altissima: «far ritrovare all’uomo le fonti della sua vita morale... salvare l’anima umana».
Che cos’è la poesia
i primi due componimenti ( il porto sepolto e commiato) si trovano uno all’inizio e l’altro alla fine del primo libro di Ungaretti, Il porto sepolto, una raccolta di versi scritti in guerra, nelle trincee.
Sono componimenti importanti perché ci fanno capire che cosa significava per Ungaretti scrivere poesie: cioè scavare in profondità, nell’abisso della coscienza, alla ricerca di una verità misteriosa.
Questa verità, però, resta segreta: il poeta può coglierne solo rapidi lampi, piccoli frammenti, le parole.