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FORMAZIONE DELLA LINGUA ITALIANA - MARAZZINI, XIII TOSCANA centro…

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        DI LUSSO
        forestierismi evitabili perché la lingua accogliente ha già termini equivalenti ma risultano per questioni culturali più attraenti (pesticida per insetticida, baby-sitter per bambinaia)
        
        DI NECESSITA'
        la parola nuova arriva con l'oggetto nuovo (patata, caffè, canoa)
        
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        LO STUDIO DEI PRESTITI CONSENTE DI COMPRENDERE LA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE
        IL PRESTITO RESISTE SE HA VALIDE RAGIONI SOCIO-CULTURALI
- - - - Medioevo (non ci si riferisce alla fase di formazione dell'italiano, ma alla successiva introduzione di prestiti di matrice colta)
    - - Umanesimo (termini di tipo scientifico)
    - - Dal X sec (lingue d'oc e d'oil) Il più alto numero di parole. Morfemi grammaticali.termini legati a moda, cucina, attività ludiche, burocrazia, diplomazia
    - - Dal '500. Sopratutto termini esotici (Spagna e Portogallo erano grandi potenze di conquista)
    - - Dal '900, in aumento
    - - In una antica fase di formazione dell'italiano (lingue germaniche, causa di trasformazione del latino
    - - Dal Medioevo. Marineria.commercio, medicina
    - - Rapporto indiretto, attraverso il latino, per influenza della liturgia cristiana
- - - - Bembo: ideale letterario aristocratico (non riconosce i diritti della parlata popolare)
    - - Manzoni: adotta la lingua vera e viva di Firenze (si stacca dalla tradizione arcaizzante)
      - Salviati (fine 500): favorevole alla lingua popolare, ma è più puramente popolare quella degli scrittori del '300 che dello stesso popolo
      - ITALIANO POPOLARE
        ricerche quasi tutte sui testi scritti (diari, autobiografie)
        
        parlata degli incolti di aspirazione unitaria
        
        italiano imperfetto di chi ha per madrilingua il dialetto
        
        GIA' DALL'UMANESIMO IL POPOLO NON E' NECESSARIAMENTE ANALFABETA ED ESTRANEO ALL'ITALIANO
    - - DANTE PETRARCA BOCCACCIO
        sono MODELLO DELLA TRADIZIONE LETTERARIA
        
        PRIMA GRAMMATICA ITALIANA
        1433-54
        Leon Battista Alberti
        Grammatichetta vaticana
        Le prime regole furono ricavate da greci e latini
        
        DAL '700 LO STUDIO DELLA GRAMMATICA ITALIANA ENTRA NELLE SCUOLE
        
        DIZIONARI
        I primi vocabolari: opere lessicografiche: spoglio dei vocaboli usati nella tradizione letteraria
    - - Fino al Rinascimento è in latino. Dante scrive in volgare il Convivio (opera filosofica).
        Dal '500 La SCIENZA TECNICA richiede il volgare. Galileo scrive e fa lezione in volgare. Niccolò Fontana (il Tartaglia) traduce dal latino Euclide.
        Incontro fra Linguaggio letterario e scientifico (antecedente nella poesia didascalica)
- - - - ACCADEMIA DELLA CRUSCA
        (FIRENZE, 1612) vocabolario ampio che divenne imprescindibile
        
        TOMMASEO
        MANZONI
      - NEL '400 IL VOLGARE SOSTITUISCE IL LATINO IN ALCUNE CANCELLERIE NON TOSCANE (MILANO, MANTOVA, URBINO)
        
        '400
        NASCITA DELLA KOINE' lingua comune
      - VENEZIA, POI NAPOLI:
        SEDE DELLA STAMPA
        
        LA STAMPA REGOLARIZZA E TRASFORMA LA LINGUA PARLATA
        
        GIORNALI, RADIO, CINEMA, TELEVISIONE
        
        ROMA, 1469,
        Fioretti di San Francesco,
        primo libro in volgare stampato