Tutto questo spiega anche perché i dialetti non sono costruiti sulla spontaneità dei parlanti acitrezzani usati nel film. Il regista dice che i personaggi di Acitrezza partecipano alla costruzione dei dialoghi, ma non fa cenno al legame che questi hanno con Malavoglia di Verga. Si cerca una semplicità del discorso, ma attraverso un lavoro enorme di progressive depurazioni, trasfigurazioni, non si ricerca un tono spontaneo, ma un ritmo epico e sentenzioso del discorso. Notiamo che il discorso dei pescatori è sempre scandito da ripetizioni, un modulo molto frequente in Verga. Notiamo dei momenti in cui si ha una forte teatralizzazione della parola, come quando la madre abbraccia i figli ripetendo più volte, in maniera teatrale, la parola “figlio”, come a recitare una poesia. Molto spesso, inoltre, i discorsi dei pescatori ricorrono ai proverbi, cosa che proviene sempre dai Malavoglia di Verga; proverbi situati alla fine delle sequenze, come elementi di chiusura di queste.