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lo sceicco bianco --> Fellini 1952 - Coggle Diagram
lo sceicco bianco --> Fellini 1952
Fellini si forma nel mondo di grafico, vignette, influenza le sue esperienze cinematografiche
Attraverso caricatura si infrangono canoni del verosimile della riproduzione mimetica, snaturalizzazione della verità, la caricatura aggiunge aspetto del giudizio perchè elabora dei cliché e mostra lo stravolgimento dei cliché
Immagine satirica caricaturare è sempre anche un’immagine affettiva per la materia che sta mettendo in scena
Alberto Sordi al centro del film (era un attore ancora non molto apprezzato) (alla critica non piacerà neanche in questo film ma sicuramente questo film gli ha dato un’ulteriore spinta per la carriera di attore comico futura)
Fellini partecipa alla creazione del personaggio sordi
“Sceicco bianco” è un film sui sogni creati dal mondo dello spettacolo e le illusioni cui porta la lettura dei fotoromanzi che all’epoca avevano molto successo soprattutto tra il pubblico femminile, considerati dei film di carta
Antonioni scrive per primo il soggetto dello sceicco bianco e per vari motivi il film va nelle mani di Fellini
Bellissima film sul cinema e altri vengono fatti nello stesso periodo “la signora senza camelie” “viale senza speranza” e film inchiesta “siamo donne” in cui si raccontano i concorsi per entrare nel mondo del cinema
Spettacolo fondato su dissociazione continua tra essere e apparire, rituale che non riguarda solo il cinema ma l’uomo sociale quindi non solo riflessione su spettacolo ma anche sulla figura umano, la maschera non riguarda solo lo spettacolo ma anche la condizione umana concepita come spettacolo in cui si indossa maschere
Sceicco bianco è viaggio a Roma di piccola coppia borghese
Fellini guarda Roma e il mondo che gli gira attorno attraverso gli occhi dei protagonisti
La protagonista viene da miracolo a Milano e vene doppiata da famosa attrice di teatro
Ivan lanciato come attore da Fellini ma viene da carriera da drammaturgo
Alberto d’esordio lanciato da Fellini
Caratteristi dal cinema e dal varietà
Ma anche attori non professionisti, la prostituita, il portiere, il prete, l’assistente
Appare Giulietta Masina nella grande piazza notturna nel ruolo della prostituta (Cabiria) che in un film successivo “le notti di Cabiria”
In Fellini nelle piazze notturne si fanno gli incontri più strani, l’uomo mangia fuoco
Fellini guarda il mondo attraverso i suoi protagonisti
Wanda ha sempre lo sguardo emozionato imbambolata
Ivan sguardo perso nel vuoto sempre preda di un incubo
Ci mostra città sia favolosa sia grottesca
Visione della capitale all’inizio del film Roma monumentale Wanda vuole ricercare lo sceicco bianco
Ivan perfettamente inquadrato, organizza solo incontri familiari, turistici e istituzionali (cena di famiglia, visitare Roma, visita al Papa)
I protagonisti si muovono all’interno di una città sempre più fantasmatica, sembra stringere i protagonisti fino a distruggerli, città invivibile, tende trappole e fa entrare in un labirinto che non controlli
Ivan che va a cercare Wanda che si ritrova in mezzo alla marcia dei bersaglieri
Momento del suicidio con la statua dell’angelo che viene guardato e assiste alla parodia di un suicidio ridicolo, il film termina con la sagoma di una statua con braccio puntato verso i protagonisti che si avviano verso l’udienza papale quindi ultimi tocco ironico felliniano
Sguardo di Wanda vede solo illusioni e cerca solo illusioni
La sequenza al palazzo della redazione dei fumetti, attori con costumi di scena ma li vediamo parlare in romanesco volgare che fa contrasto con i loro costumi e lo sguardo incantato e carico di aspettative della protagonista, caricatura delle stelle dello spettacolo che scendono dalle scale con i loro vestiti sontuosi
Parte carnevalesca della rappresentazione degli attori, la partenza del carrozzone per Ostia e alla rappresentazione della troupe sul mare di Ostia
Altra soggettiva di Wanda, in mezzo al bosco vicino la spiaggia si sente un canto e si vede lo sceicco bianco in altalena truccatissimo, caricatura di Rodolfo Valentino, l’idolo che appare come nel cielo, quasi sacro, non spazio degli umani ma delle stelle
Dopo l’incanto di Wanda viene messo in crisi con il richiamo di un operatore in romanesco che richiama lo sceicco
Wanda non è solo colei che vede e costruisce illusioni ma è anche colei che parla e con canoni che vengono dal fotoromanzo, in mare sulla barca anche Alberto Sordi si sforza di parlare con la retorica del fotoromanzo veleno inganni ecc della moglie, linguaggio immaginario che non si parla nella realtà
Telefonato prima del suicidio sogno trasformato in baratro fatale mette in caricatura tutto il linguaggio fotoromanzesco
Wanda imprigionata nelle sue visioni e risponde a tutti gli stereotipi del fotoromanzo, il carattere visionario del suo sguardo è sempre sottolineato attraverso elementi ridicolo,
Tuti i personaggi nel film sono delle maschere
Il background formativo di Fellini gusto di ritrattista costruisce le sue maschere che attraverseranno in maniera diversa tutto il suo cinema
Wanda è il sentimentalismo ingenuo
Ivan è la maschera del superuomo provinciale antiquato, costantemente preso in giro
Sceicco bianco è la maschera astuta costruita dall’esterno e lascia intravedere il personaggio di Sordi il quale diviso in due: tra natura popolare volgare (le origini del personaggio di sordi nel film) e quella artificiale romantica raffinata della retorica del fotoromanzo
Il personaggio di Sordi costruisce due modi di essere la sua maschera, mentre le maschere di Ivan e di Wanda sono maschere di cui i personaggi sono vittime al contrario dello sceicco
Sulla spiaggia macchina carnevalesca del fotoromanzo (le pose, gli scatti, il direttore con il megafono) messa in scena assomiglia a quella del cinema
Elemento del vento inquietante (tornerà nei film successivi)
Messa in scena della favola e caduta continua
Luoghi sono scenografati e deformati dalla fantasia che si esplica anche da un modo di concepire l’inquadratura sempre attento ai dettagli e ai movimento dei personaggi
Pittura degli ambienti
Scena del commissariato rumore assillante della macchina da schivere
Depositati ovunque mucchi di carte
Rappresentazione quasi kafkiana del commissariato
Stile
Si muove sempre sulla rottura degli equilibri comici e grotteschi che vengono messi in scena
Stile altalena barocca che Fellini fa con i suoi personaggi
Il carrello avanti veloce che da senso di ineluttabilità negli incontri tra Ivan e famiglia (caratterizzata in modo grottesco)
Film denso di primi piani e attraverso questi Fellini vuole esprime re adesione affettiva ai personaggi che però viene subito messa in crisi dalla caratterizzazione maschera
I toni del grottesco continui si mescolano a toni di dramma esistenzialista che se non raggiungono mai caratteri drammatici tutto passa attraverso il divertimento caricaturale
Finale sembra che la coppia rientri nell’ordine, famiglia tradizionale è salva ma se guardiamo bene il lieto fine è solo illusorio, parodia del lieto fine perché nel momento in cui si rientra nella famiglia si rientra dentro nuove maschere, mascherata dell’ordine e dell’istituzione
Modo della messa in scena la famiglia corre come se facessero una marcetta tutto prende un aria di funerale
La musica e il suono
Ninno Rota (compositore colonna sonora) collaboratore fisso di Fellini
Sottolinea i doppi registi: la partecipazione affettiva e e la continua derisione delle maschere
In sintonia con lo stile del film
Tutto il sonoro si muove nella direzione di Fellini
Le campane, i gatti che stridono (nella piazza), attenersi i rumori alterano in modo fantastico le atmosfere
Il realismo di Fellini è realismo caricaturale
Caricatura come forma di degradazione dei corpi e dei ruoli ma anche come forma di giudizio del regista