Per formazione de Saussure era un indoeuropeista di scuola neogrammaticale , autore di un libro sulle vocali dell’indoeuropeo che ne fece e assicurò la sua fama di linguista, nonostante un’accoglienza contrastata da parte dei linguisti tedeschi. Nel corso di linguistica generale, nella prima parte intitolata Linguistica diacronica, i principi neogrammaticali non sono respinti ma esaminati e precisati, è criticato l’uso della parola “legge fonetica”, ma si sostiene che i cambiamenti fonetici sono assolutamente regolari.
Oggetto primario della linguistica secondo de Saussure, è il sistema comune a tutti i parlanti, al quale da il nome di langue, che è presupposto degli atti linguistici concreti che sono tutti materialmente diversi l’uno dall’altro (una parola o una frase non suonano mai due volte nello stesso modo e hanno significato in qualche misura diverso in ogni diverso contesto), all’insieme degli atti linguistici concreti a cui da il nome di parole.