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GIOVANNI VERGA (1840-1922) - Coggle Diagram
GIOVANNI VERGA (1840-1922)
LA VITA
A Firenze e a Milano
1866-1875: Successo con i "romanzi mondani"
Conoscenza con Capuana e adesione alla
POETICA DEL VERISMO
Frequentazione di salotti intellettuali e ambienti della
Scapigliatura
Delusione per l'esito dei suoi lavori letterari
1872: Trasferimento a Milano
1869: Trasferimento a Firenze
Ritorno a Catania
Visione pessimistica della società
Vita appartata con la famiglia
1922:Morte a Catania
Foormazione presso Antonio Abate, patriota entusiasta e scrittore sgrammaticato
1840:Nascita a Catania
Esponente del VERISMO
Impersonalità dell'opera
Scrittore come studioso della società
Tecnica della regressione
OPERE
I Malavoglia (1881)
Tecnica della regressione, discorso indiretto libero, sintassi regionale ( narrazione mimetica)
Concetto “Fiumana del progresso”
Famiglia legata ai valori delle tradizioni e unita nelle avversità
Fiasco del romanzo dovuta alle novità stilistiche
Classe sociale più bassa : famiglia di pescatori
Primo romanzo del Ciclo dei Vinti
CICLO DEI VINTI (1861-1876)
La Duchessa di Leyra (1922)
L'Onorevole Scipioni
Mastro Don Gesualdo (1889)
L'uomo di lusso
I Malavoglia (1881)
Mastro Don Gesualdo (1889)
Scalata sociale e subordinazione degli affetti al primato della “roba”
Stile: narratore esterno impersonale, monologo interiore , discorso libero indiretto
Discreto successo e critica da parte del pubblico
Concetto di pessimismo sociale di Verga: impossibilità di migliorare la propria condizione di vita