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ETA' GIOLITTIANA(1900-1914), Crisi economica internazionale 1907,…
ETA' GIOLITTIANA(1900-1914)
vittorio emanuele 3 al trono
padre ucciso da anarchico
umberto primo
maggiormente liberale
affidò governo a sinistra liberale
Giovanni Giolitti
Italia fece grandi progressi
progetto
fondare sindacati
prima venivano repressi gli scioperi
per avere una guida
maggiore ordine
neutralità dello stato
mediatore
solo tutela dell'ordine pubblico
scioperi no riguardano problemi politici ma economici
sostenitori e nemici
pro al progetto
industriali
partito socialista
ispirato a karl marx
contro al progetto
agrari
ossia i grandi proprietari terrieri
non vogliono perdere privilegi
sfruttare mezzadri
socialisti estremisti
rivoluzione o delitto
clericali
no divorzio
Principali eventi
Sciopero nazionale del 1904
dopo diversi contadini assasinati
venne organizzato il primo sciopero nazionale
negozi, fabbriche, ristoranti chiusi
governo impressionato
dura 5 giorni
capi sciopero chiedono solo no uso armi nei conflitti di lavoro
governo vince stato perde
Conquista Libia
Italiani volevano una colonia
Banche
profitto
militari
prestigio
socialisti
disoccupazione
nazionalisti
dimostrare supremazia
guerra vs turchi e popolo locale
grandi atrocita
stermini di massa dei civili
vincono
grandi investimenti senza ritorno adeguato
più perdite che profitto
riforme Giolitti
permisero sviluppo industriale e creazione società di massa
banche a sostegno imprese
prestano denaro
nuove linee ferroviarie
protezionismo
triangolo industriale
FIAT
Sud arretrato
voto di scambio
accordo con latifondisti
lavoro femminile
max 12 ore
lavoro minorile
minimo 12 anni
maternità
mese di congedo senza perdere il posto di lavoro
assicurazione infortuni
reddito da cassa nazionale per infortuni
legge domenica
giorno di festa
legge istruzione
diminuzione tasso analfalbetismo
suffragio universale maschile
no censo
sopra 30 anni
Crisi economica internazionale 1907
salari bassi
aumentano lotte salariari
industriali e agrari si difendono
nacque confindustria
Ferrata
Patto Gentiloni 1913
dopo approvazione suffraggio universale
paura non ricevere voti socialisti
firmo patto con i cattolici
loro voti in cambio entrano in politica