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MODULO 1 - INTRODUZIONE AL CONCETTO DI SVILUPPO E PRIME TEORIE - Coggle…
MODULO 1 - INTRODUZIONE AL CONCETTO DI SVILUPPO E PRIME TEORIE
PARAGRAFO 1 - GLI ANNI 50 E 60 NASCITA DEL CONCETTO DI SVILUPPO E PRIME TEORIE:
20 GENNAIO 1949:
DISCORSO DI TRUMAN AL CONGRESSO
PIENA RICOSTRUZIONE SOCIO-ECONOMICA E CULTURALE
NUOVI EQUILIBRI CON NUOVE POTENZE
(STATI UNITI E URSS)
PERIODO COLONIALE VERSO IL TERMINE
DECOLONIZZAZIONE E APERTURE CULTURALI E COMMERCIALI AVEVANO EVIDENZIATO CHE LE STRUTTURE ECONOMICHE/SOCIALI DELLE EX COLONIE ERANO PALESEMENTI DIFFERENTI A QUELLE DEI PAESI OCCIDENTALI
OPINIONE PUBBLICA INTERNAZIONALE PRENDE COSCIENZA DELLE DIFFERENTI CONDIZIONI DI VITA E SITUAZIONI DI CRITICITA' DI QUESTI PAESI
VENGONO INSERITI NELLA CATEGORIA DEFINITA SOTTOSVILUPPO
LA NUOVA RELAZIONE CON I PAESI SOTTOSVILUPPATI PORTA AD UN APPROCCIO PIU' DEMOCRATICO ED EQUO
NECESSITA' DI RIDURRE I DIVARI E CREAZIONE DI UN CONTESTO ECONOMICO DI CRESCITA PER TUTTI I PAESI
IMPEGNO MORALE
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ELEMENTO DI CONTINUITA' NELLE RELAZIONI E' IL RUOLO DEI PAESI SVILUPPATI ALL'INTERNO DEL PROCESSO DI SVILUPPO DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI
UNICA POSSIBILE IDEA DI SVILUPPO
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DURANTE LA COLONIZZAZIONE NON ERA STATO TRATTATO IL TEMA DELLO SVILUPPO MA SOLO QUELLO DELL'ARRETRATEZZA CULTURALE
LA RETORICA DELLA COLONIZZAZIONE PREVEDEVA SOLO L'OBBLIGO MORALE DI PORTARE LA CIVILTA' (DI MODELLO OCCIDENTALE) AI PAESI COLONIZZATI
DIETRO A QUESTA NECESSITA' VI ERANO GLI INTERESSI ECONOMICI DI SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE E DEGLI SPAZI
NECESSITA DEI PAESI EUROPEI DI RICOSTRUIRE LE PROPRIE STRUTTURE ECONOMICHE INTERNE
PARAGRAFO 2 - LE PRIME TEORIE DELLO SVILUPPO: LA DOMINANZA DELL'APPROCCIO ECONOMICO POLITICO
ECONOMISTI SI INTERESSANO AL TEMA PONENDO DEGLI OBIETTIVI ECONOMICI E APPROCCI MACROECONOMICI
SOTTOSVILUPPO: ASSENZA DI RICCHEZZA E DI DISPONIBILITA' ECONOMICHE E MATERIALI
SVILUPPO: CRESCITA ECONOMICA
PER I PRIMI APPROCCI ERA POSSIBILE SOLO ATTRAVERSO UNA FASE DI INDUSTRIALIZZAZIONE E MISURATO CON VARIABILI MACROECONOMICHE
DISTRUZIONE CREATIVA DEI PROCESSI ECONOMICI, DELLE STRUTTURE SOCIALI E CARATTERISTICHE AMBIENTALI LOCALI
COME EVIDENZIA ESCOBAR GLI ELEMENTI CARDINE PROMOSSI DAI VARI ATTORI INTERNAZIONALI FURONO:
ACCUMULAZIONE DI CAPITALE
INDUSTRIALIZZAZIONE DELIBERATA
PIANIFICAZIONE DELLO SVILUPPO
AIUTI INTERNAZIONALI
APPROCCI MODELLISTICI ALLO SVILUPPO
RUOLO CENTRALE FU SVOLTO DA TEORIE E MODELLI MACRO ECONOMICI
IDEA DI UN MODELLO UNIVERSALE DI SVILUPPO
PENSIERO KEYNSIANO STAVA DIVENTANDO IL PENSIERO DOMINANTE IN AMBITO MACRO ECONOMICO
LA NATURA MODELLISTICA DI QUESTI APPROCCI E' PROBABILMENTE UNO DEI PRINCIPALI LIMITI ALLA REALIZZAZIONE DEI LORO OBIETTIVI
SCARSA ATTENZIONE E CONSIDERAZIONE DEGLI ELEMENTI TERRITORIALI
MODELLI IMMAGINATI SU SPAZI ISOTROPI ED ISOMORFI, PRIVI DI ELEMENTI (FISICI, CULTURALI, SOCIALI)
NON SI E' TENUTA IN CONSIDERAZIONE LA PERCEZIONE DEGLI INTERVENTI DA PARTE DELLA POPOLAZIONE LOCALE
L'EFFICACIA E LA POSSIBILITA' DI UN INTERVENTO CON BENEFICI NECESSITA LA CONOSCENZA APPROFONDITA DI PECULIARITA' LOCALI E DELLE COMPONENTI TERRITORIALI
SCARSO INTERESSE PER VARIABILI SPAZIALI E TERRITORIALI
DIVARI TERRITORIALI E SQUILIBRI REGIONALI NON RIUSCIVANO AD ESSERE SPIEGATI ATTRAVERSO TEORIE MARGINALISTICHE
MODELLO DI HARROD (1939)-DOMAR (1949)
AL CENTRO DELL'ANALISI E' IL RISPARMIO
ΔY/Y = s/v=gg
ΔY= VARAZIONE DEL REDDITO Y= REDDITO s= PROPENSIONE MARGINALE AL RISPARMIO v= RAPPORTO CAPITALE/PRODOTTO (UTILIZZO DELLA CAPACITA' PRODUTTIVA) gg= SAGGIO DI CRESCITA GARANTITO
NUMEROSE CRITICHE
ANALISI DI UN SOLO SETTORE DELL'ECONOMIA
CONSIDERAZIONE DEL REDDITO COME UN AGGREGATO UNICO
VALENZA PRINCIPALMENTE NORMATIVA
NON SEMPRE RIESCE AD INDIDUARE ELEMENTI CORRETTIVI E/O POSSIBILI INTERVENTI DI CRESCITA
MODELLO DI LEWIS (1954)
DISOCCUPAZIONE NASCOSTA
GLI OCCUPANTI IN AGRICOLTURA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO HANNO PRODUTTIVITA' MARGINALE PRESSOCHE' NULLA
UNA RIDUZIONE DELLA MANODOPERA IN AGRICOLTURA
TRANSITO NEL SETTORE INDUSTRIALE
IL SISTEMA ECONOMICO PORTEREBBE ENTRAMBI I MERCATI ALL'EQUILIBRIO, AUMENTANDO LA PRODUTTIVITA' E L'EFFICENZA DELL'INTERA PRODUZIONE NAZIONALE
MODELLO DI ROSTOW E L'APPROCCIO STADIALE ALLO SVILUPPO
5 STADI PER LA CRESCITA
1 STADIO - SOCIETA' TRADIZIONALE
SCARSO LIVELLO DI PRODUTTIVITA' ECONOMICA E UTILIZZO DI TECNOLOGIE
ASSENZA DI ACCUMULAZIONE E MERCATO
AGRICOLTURA PER AUTO-SOSTENTAMENTO
2 STADIO - SOCIETA' PRE-DECOLLO
CONSAPEVOLEZZA DELLE POSSIBILITA' DI CRESCITA
ABBANDONO DELLA SOCIETA' TRADIZIONALE
APERTURA AL COMMERCIO
SUPERAMENTO DELL'AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA
SVILUPPO DI EQUILIBRI STATO/NAZIONALI
3 STADIO - DECOLLO
COMPLETATO IL PROCESSO DI SVILUPPO
AVVIO DEL PROCESSO DI ACCUMULAZIONE
CRESCITA DEL P.I.L.
PAESE INSERITO NEI PROCESSI DI SCAMBIO INTERNAZIONALE
MALNUTRIZIONE E FENOMENI EPIDEMICI ED ENDEMICI LIMITATI
AGRICOLTURA OCCUPA UNA PERCENTUALE SCARSA E PRINCIPALMENTE L'INDUSTRIA
4 STADIO - MATURITA'
ELEMENTI CHE HANNO CONSENTITO IL PASSAGGIO DIVENTANO COMPLETAMENTE ASSORBITI E CARATTERIZZANTI
5 STADIO - PERIODO DEL CONSUMO DI MASSA
CRESCITA DEI CONSUMI DI BENI E SERVIZI
ESPLOSIONE DEL MODELLO FORDISTA DI PRODUZIONE
CRESCITA DEI SALARI E DELLA PRODUTTIVITA'
GLI STATI SI TROVANO A DIFFERENTI STADI DI SVILUPPO
ELEMENTO FORTEMENTE CARATTERIZZANTE E' LA MIGRAZIONE DEI LAVORATORI DAL SETTORE AGRICOLO A QUELLO INDUSTRIALE
L'APPROCCIO STADIALE RAPPRESENTA LA PRINCIPALE, SE NON L'UNICA POSSIBILITA' DI SVILUPPO DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO ATTRAVERSO UNA LOGICA EMULATIVA
IL DECOLLO E' POSSIBILE SOLO SE
SI ABBANDONANO I METODI PRODUTTIVI TRADIZIONALI
SI ORIENTANO GLI INVESTIMENTI A FAVORE DELLA MODERNIZZAZIONE DELL'AGRICOLTURA E DEL SETTORE INDUSTRIALE
LA STRUTTURA INDUSTRIALE DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI E LE POTENZIALI STRATEGIE INDUSTRIALI
TEORIA DELLA CONVERGENZA
L'ESPERIENZA ACCUMULATA DAI PAESI SVILUPPATI AVREBBE PERMESSO AI PAESI NON SVILUPPATI DI ANTICIPARE ALCUNE FASI E QUINDI COMPIERE L'INTERO PROCESSO IN TEMPI MINORI.
TEORIA DELLA CAUSAZIONE CIRCOLARE CUMULATIVA DI MYRDAL (1959)
I PROCESSI DI ACCRESCIMENTO INDUSTRIALE SI SAREBBERO POTUTI SVILUPPARE ATTRAVERSO UN PROCESSO DI ARRICCHIMENTO CICLICO
CHE AVREBBE GENERATO UN AUTO-SOSTENTAMENTO ED UN AUTO-ACCRESCIMENTO DEL POTERE ATTRATTIVO DI UN TERRITORIO
LA PRESENZA DI UNA BASE INDUSTRIALE ALL'INTERNO DI UN TERRITORIO LO RENDE PIU' ATTRATTIVO PER LE NUOVE IMPRESE
EVIDENZIA COME L'ATTRAZIONE POSSA ESSERSI ORIGINATA IN DETERMINATI TERRITORI A SEGUITO DI UN
"ACCIDENTE STORICO"
L'APPROCCIO ENFATIZZA E ALLO STESSO TEMPO ANNULLA LA CENTRALITA' DEI LUOGHI
IL LUOGO
DIVENTA ATTORE FONDAMENTALE PERCHE' POTREBBE ESSERE UN ELEMENTO ESSENZIALE PER LO SVILUPPO
VIENE ANNULLATO QUALORA SI IPOTIZZI CHE QUALSIASI EVENTO DI SVILUPPO POTREBBE, IN OGNI CASO, DARE AVVIO AUN UN PROCESSO DI CIRCOLAZIONE CUMULATIVA
PER DARE AVVIO ALLO SVILUPPO E' QUINDI NECESSARIO E SUFFICIENTE DARE AVVIO AL PROCESSO ATTRAVERSO UN
FATTORE INIZIALE DI AGGLOMERAZIONE
FATTORE CHE DETERMINI IL DECOLLO, LA SPINTA INIZIALE (PREVISTO SIA DA QUESTA TEORIA CHE DAL MODELLO DI ROSTOW)
TEORIA DEL BIG PUSH DI RODAN (1943)
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LA SPINTA ALLA CRESCITA POTEVA ESSERE INDIVIDUATA ANCHE DALLA PRESENZA DI ELEMENTI INDUSTRIALI CHE POTESSERO AVERE UN RUOLO CATALIZZATORE E VOLANO DI RISORSE
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ASPETTO COMMERCIALE: SOSTITUZIONE DELLE IMPORTAZIONI E VIA AUTARCHICA ALLO SVILUPPO
IL COMMERCIO INTERNAZIONALE, SECONDO GLI APPROCCI DEGLI ANNI '50 E '60 TROVA COME PRINCIPALE RISPOSTA NELLA
SOSTITUZIONE DELLE IMPORTAZIONI
CHIAMATA ANCHE
APPROCCIO AUTARCHICO DELLO SVILUPPO
SECONDO QUESTO APPROCCIO LE IMPRESE NAZIONALI EMERGENTI DOVEVANO ESSERE INCENTIVATE E PROTETTE
PROMOSSO DALLA
TEORIA DI LIST SULLA PROTEZIONE DELL'INDUSTRIA NASCENTE (INIZI '800)
PERCORSO DI CRESCITA POTEVA ESSERE INFLUENZATO DAL DIVERSO APPROCCIO AI COMMERCI INTERNAZIONALI
NECESSITA DI
RIDURRE LE IMPORTAZIONI
QUANDO L'INDUSTRIA LOCALE SAREBBE STATA STABILE SI SAREBBE POTUTA APRIRE AL MERCATO INTERNAZIONALE
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SVILUPPARE PRIMA A LIVELLO NAZIONALE AGRICOLTURA/INDUSTRIA E SERVIZI
ELEMENTI DI CRITICITA' DELLA TEORIA
NECESSITA' DI ACQUISTO SU MERCATI ESTERI DI TECNOLOGIE E PRODOTTI INTERMEDI A MEDIO/ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO
COMPORTA L'IMPIEGO DI MONETA ESTERA
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DIPENDENZA TECNOLOGICA DA PARTE DEI PAESI ESTERI A CAUSA DELL'ASSENZA DI UNA POLITICA DI SCOLARIZZAZIONE E SVILUPPO DI CAPITALE UMANO
RENDE NECESSARIO AL RICORSO AL MERCATO INTERNAZIONALE PER
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RIDUZIONE DELL'EFFICIENZA SU SETTORI INADATTI AL CONTESTO LOCALE
L'ASSENZA DI QUESTI FATTORI RENDE NECESSARI I CONTINUI SOSTEGNI DA PARTE DEL GOVERNO ALLE IMPRESE E ALLE FAMIGLIE
PRESENZA DI DIFFERENZIALI TROPPO ELEVATI TRA INDUSTRIA MANIFATTURIERA E SETTORI A MAGGIORE TECNOLOGIA
QUESTO APPROCCIO RISENTE DELLE DISPONIBILITA' DI RISORSE E DELLE DIMENSIONI DEL PAESE
POICHE' E' NECESSARIA L'INDIPENDENZA DAI MERCATI ESTERI PER ACQUISTO DI MATERIE PRIME E TECNOLOGIE INTERMEDIE
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L'APPLICAZIONE DELLA TEORIA A PAESI CON POPOLAZIONE RIDOTTA NON PUO' DARE VITA A ECONOMIE DI SCALA ED A GENERARE LA RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE
TEORIA DEL CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTA' DI NURSKE (1953)
LA POVERTA' SAREBBE IL RISULTATO DI UNA COSTELLAZIONE CIRCOLARE DI FORZE CHE TENDONO AD AGIRE E REAGIRE LE UNE SULLE ALTRE IN MODO TALE DA MANTENERE UN PAESE POVERO NELLA POVERTA'
SOTTOSVILUPPO NASCE DA UNA CARENZA STRUTTURALE DI CAPITALE
CHE A SUA VOLTA HA ORIGINE DA MANCANZA DI RISPARMIO
LA POPOLAZIONE IMPIEGA TUTTO IL PROPRIO DENARO PER SODDISFARE I BISOGNI PRIMARI NON RISPARMIANDO
UN EVENTUALE AIUTO ESTERNO POTREBBE ESSERE INADEGUATO
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PARAGRAFO 3 - GLI APPROCCI CRITICI ALLO SVILUPPO
LA SCUOLA DEL CEPAL E LA TEORIA DELLA DIPENDENZA
LA SCUOLA DELLA DEPENDENCIA
RADICALIZZAZIONE DELLA TEORIA DEL DESAROLLO
ENFASI SU COME SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO NON SIANO DUE DIFFERENTI FASI MA FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
LO SVILUPPO NON ESISTEREBBE SENZA SOTTOSVILUPPO
SI FOCALIZZA SULL'ASPETTO MATERIALE E DELLE RISORSE
I BENEFICI E LE CONDIZIONI DI VITA DEI PAESI SVILUPPATI NON SI SAREBBERO POTUTI RAGGIUNGERE SENZA LO SFRUTTAMENTO E DEPRIVAZIONE DELLE RISORSE DEI PVS
IL PERIODO COLONIALE E' CAUSA DEL SOTTOSVILUPPO E BASE DELLO SVILUPPO
LE RELAZIONI DI FORZA SE SOVVERTITE PORTEREBBERO SOLO A ORIGINE DI DIFFERENTI SPAZIALITA', MODIFICANDO I RAPPORTI DI CENTRALITA'-PERIFERICITA'
LO SVILUPPO SI SAREBBE POTUTO RAGGIUNGERE SOLO ATTRAVERSO UNA ROTTURA NETTA DELLE RELAZIONI CON I PAESI SVILUPPATI
FRANK FORMULA
LO SVILUPPO DEL SOTTOSVILUPPO
LO SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO POSSONO ESSERE PENSATI IN UN MODO NUOVO
TRASFORMAZIONE DELLA PERIFERIA IN FUNZIONE DELLA SUA ISCRIZIONE ALL'INTERNO DEL SISTEMA CAPITALISTICO MONDIALE
CONTRIBUISCE A CREARE UNA CONNESSIONE CAUSALE TRA I LIVELLI DI SVILUPPO
SI SVILUPPANO IDEE DI CENTRO E PERIFERIA CHE COSTITUIRONO SUCCESSIVAMENTE UNA CHIAVE DI LETTURA SPAZIALE DELLE RELAZIONI TRA I DIFFERENTI PAESI
IL CENTRO ERA COSTITUITO DAI TERRITORI PARTICOLARMENTE SVILUPPATI
NON SONO SEPARATI MA COLLEGATI DA UN CONTINUO FLUSSO DI RISORSE, INNOVAZIONE E CAPITALI
LA PERIFERIA RAPPRESENTA I TERRITORI INTORNO AL CENTRO DELLO SVILUPPO
NONOSTANTE UNA DIFFERENTE PROSPETTIVA, L'IDEA DI SVILUPPO E' ANALOGA AGLI APPROCCI DOMINANTI (BASATI SU INDUSTRIALIZZAZIONE E MODERNIZZAZIONE)
IL TEMA PRINCIPALE E' L'INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO
NON E' CONTEMPLATA UNA PROPRIA VIA DI SVILUPPO
MOSTRO' DELLE CRITICITA' CON LA CRESCITA DI ALCUNE REALTA' SOTTOSVILUPPATE DEL SUD-EST ASIATICO, CON LA CRISI DEL PETROLIO E CON LA CRISI INTERNAZIONALE DEGLI ANNI '70
ACCANTO ALL'IDEA DOMINANTE DI SVILUPPO SI SVILUPPARONO DIFFERENTI ANALISI
TALI ANALISI FURONO CONDOTTE DAI MEMBRI DEL CEPAL (COMMISIONE ECONOMICA PER L'AMERICA LATINA)
POSERO L'ACCENTO SULLA CRITICITA' DELLO SCAMBIO TRA CENTRO E LA PERIFERIA ECONOMICA DOVUTA DALLA SPECIALIZZAZIONE DEI PAESI PERIFERICI NELLA PRODUZIONE DI BENI PRIMARI
DA CIO' DERIVA IL CONCETTO DI DIPENDENZA E LA RESPONSABILITA' DEI PAESI SVILUPPATI NEL SOTTOSVILUPPO DEGLI ALTRI
CARATTERISTICHE COMUNI DELLA COLONIZZAZIONE FURONO
L'APPROPRIAZIONE DELLE RISORSE DA PARTE DELLA MADREPATRIA E LA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA COATTA
ABBASSAMENTO DELLA DISPONIBILITA' PER UTILIZZO LOCALE
PAESI COLONIZZATI PLASMATI SECONDO LA VOLONTA' DI OCCIDENTALIZZAZIONE DEI COSTUMI E DEI MODELLI PRODUTTIVI AD USO E CONSUMO DEI PAESI COLONIZZANTI
SI SONO SVILUPPATI DEI MODELLI DETERRITORIALIZZATI E PRIVI DI OGNI LEGAME STORICO E CULTURALE CON IL TERRITORIO
MOLTI PAESI NON HANNO VISSUTO UN PROCESSO DI INDUSTRIALIZZAZIONE ENDOGENO E DIFFUSO E HANNO VISTO PROIETTARE DEI MODELLI E TECNOLOGIE IMPORTATE DAI PAESI COLONIZZANTI
SI E' SVILUPPATA UNA PRODUZIONE (ESTRAZIONE DI MATERIE PRIME E PRODOTTI ALIMENTARI A LUNGA DEPERIBILITA') CHE SAREBBERO STATI MENO CONVENIENTI PRODURRE IN MADREPATRIA
DALLA FINE DEL PERIODO COLONIALE EMERSERO DIVERSE PROBLEMATICHE
MOLTO SPESSO LA DECOLONIZZAZIONE FU UN PROCESSO RAPIDO CHE NON DIEDE LUOGO A POSSIBILITA' DI ADATTAMENTO E TRANSIZIONE A NUOVE STRUTTURE SOCIALI E POLITICHE
CREAZIONE DI UN VUOTO DI POTERE
DIEDE VITA A LOTTE INTERNE E PROCESSI DI TRIBALIZZAZIONE PEGGIORANDO LE CONDIZIONI ECONOMICO/SOCIALI E DI SVILUPPO
FORMAZIONE DI ELITE' LOCALI IN CONTATTO ECONOMICO CON L'EX-COLONIE CREANDO SPEREQUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE
TESSUTO INDUSTRIALE ESCLUSIVAMENTE MONOCOLTURALE CON TECNICHE E TECNOLOGIE INDOTTE NON IN LORO POSSESSO
LE PRIME TEORIE SULLO SVILUPPO IN SUD AMERICA SI SVILUPPARONO PRIMA DEL DIBATTITO GLOBALE DELLO SVILUPPO
DIAMETRALMENTE OPPOSTE ALL'OTTICA KEYNESIANA
LE CAUSE DEL SOTTOSVILUPPO NASCONO DAL RAPPORTO COMMERCIALE CON GLI ALTRI PAESI
I PAESI IN VIA DI SVILUPPO (PVS) SONO FONTE DI MATERIE PRIME E UNO SBOCCO PER I MANUFATTI DEL NORD
TALE SITUAZIONE AGGRAVA LA STRUTTURA DUALISTICA DEI PVS COSTITUITI DA
UN NUCLEO TERRITORIALE, L'ENCLAVE
SONO INSERITE NELL'ECONOMIA MONDIALE
QUESTA COMPONENTE MODERNA CONVIVE CON UNA COMPONENTE TRADIZIONALE, DEBOLA E ARRETRATA
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UNA FASCIA RISTRETTA DI POPOLAZIONE, LE ELITES
IL MODELLO DELLA SELF-RELIANCE
RISALE ALLA
DICHIARAZIONE DI ARUSHA (1976)
NELLA QUALE L'ALLORA PRESIDENTE TANZANIANO INDICAVA I PASSI ATTRAVERSO I QUALI IL SUO PAESE SAREBBE DOVUTO USCIRE DALLO STATO DI SOTTOSVILUPPO
CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO DISPONIBILE E QUANTO MENO IN TANZANIA
LO SVILUPPO NON PUO' TRANSITARE UNICAMENTE PER VARIABILI MONETARIE CHE NON SONO PRESENTI
IL DENARO E' INADEGUATO PER COMBATTERE LA POVERTA' NEI PAESI SOTTOSVILUPPATI
SI ISOLA LA POSSIBILITA' DI FARE RIFERIMENTO ALLE RISORSE INTERNE
L'APPROCCIO AUTONOMISTA MA NON AUTARCHICO, E' ENFATIZZATO ANCHE CON IL RAPPORTO DI AIUTI ESTERNI CONSIDERATI BENVENUTI FIN TANTO CHE LA LORO DIPENDENZA NON ALIENI L'INDIPENDENZA DEL PAESE
NON CONSIDERARE I BISOGNI OLTRE I PRIMARI E IDEA DI SVILUPPO TRASVERSALE E DIFFUSO PER LA POPOLAZIONE
LA CONCENTRAZIONE DI RICCHEZZA E LA PRESENZA DI ELITE' DOMINANTI HA SPESSO INFLUENZATO I PERCORSI DI SVILUPPO