Le nomine decise inizio anni Sessanta ai ver ci stampa quo diana (parte, oltre all’«Osservatore Romano», «L’Avvenire d’Italia», «L’Eco di Bergamo», «L’Italia», «Il Ci adino», «L’Ordine» e «Il Quo diano», poi soppresso 1964) confermarono l’esistenza nuovo clima. Sul fronte sinistre, dopo i nega vi contraccolpi segui alla diffusione rapporto Chruščëv, sopra u o «l’Unità» dis nta per sforzo di adeguamento al nuovo clima.
Dal marzo 1962, dopo l’affidamento direzione a Mario Alicata, un nuovo piano di rilancio posto l’obiettivo trasformazione del quo diano in vero organo «d’informazione».