Durante guerra scomparvero no zie «interne» su scontri parlamentari, gli scioperi e manifestazioni di intonazione neutralista, condizioni sanitarie nel paese, i disagi traspor nella distribuzione delle merci. Il tutto an cipazione di procedure e metodi che poi ampiamente ripresi, dopo la marcia su Roma, dai governi a guida fascista.
Solo dopo fine del confli o, caduta – il 19 giugno 1919 – governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando e la costituzione di quello guidato Francesco Saverio Nitti, abolite disposizioni per censura preventiva su stampa, salva la permanenza – per sei mesi – divieto di pubblicazione di no zie militari dalle zone ancora perdurava stato di guerra. La presenza stuolo di corrisponden di guerra disciplinate allinea ai voleri del generale Luigi Cadorna e il riecheggiare, sui cruen fron di ba aglia, di rosee corrispondenze finirono tempo per creare malumori sopra u o tra le truppe.