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il ciclo dell'impresa - Coggle Diagram
il ciclo dell'impresa
imputazione* > è imprenditore colui che dirige l'impresa e ne subisce direttamente il rischio (risponde dei debiti direttamente con tutto il patrimonio)
la qualità di imprenditore è acquistata dal soggetto il cui nome è stato speso nel concepimento dei singoli atti di impresa
non si pongono problemi qualora il soggetto agisca direttamente o lo fanno altri a suo nome(spendita di nome nel mandato)
problematica > dissociazione fra soggetto a cui è formalmente imputabile l'impresa e reale interessato > il nome speso è di un prestanome ma colui che fornisce i mezzi finanziari e che dirige è il dominus
il problema si pone quando l'azienda fallisce > i CR si potranno rifare solo sul patrimonio del prestanome, che di sovente è insolvente, e quindi sono loro a subire il rischio d'impresa
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la dottrina ha ritenuto che per l'attività d'impresa operassero principi diversi rispetto al mandato senza rappresentanza
consente di imputare anche al dominus i debiti contratti dal prestanome, e sottoporlo a liquidazione giudiziale
opera l'inscindibilità del rapporto potere-responsabilità > chi dirige l'impresa se ne assume il rischio e risponde alle obbl.
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teoria dell'imprenditore occulto > secondo cui il dominus non solo risponde sempre assieme al prestanome dei DEB, ma sarà sempre sottoposto a liquidazione giudiziaria
resp dei soci occulti > la liquidazione di estende anche ai soci la cui esistenza sia scoperta dopo l'apertura della procedura concorsuale
si afferma la responsabilità ed esposizione alla liquidazione giudiziaria di chiunque (occultamente o palesemente) domini un impresa a lui formalmente non imputabile
socio tiranno > di una S.p.a che la usa come propria e ne dispone a suo piacimento con disprezzo per le regole del diritto societario
azionista sovrano > che pur rispettando le regole del diritto societario domina di fatto l'impresa, in forza del possesso di un pacchetto azionario di controllo
tuttavia nella realtà perchè questa norma sia applicabile è necessario dimostrare che fra dominus e prestanome si sia creata una società (gli elementi mancano)
si tenta quindi un'altra strada > il dominus è imprenditore di una holding gestisce e coordina l'attività del prestanome
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l'impresa si sviluppa e si articola nel compimento di una serie di atti eterogenei, ma non è detto nulla sul momento che ne definisce l'inizio o la fine
inizio d'impresa > l'effettivo inizio fa acquisire la qualità di imprenditore indipendentemente dall'intenzione del soggetto e dal rispetto delle norme amministrative abilitanti
si diventa imprenditori solo con l'effettivo inizio (principio dell'effettività), la dottrina non reputa valga anche per le società > ma la divisione di trattamento non è condividisibile
se il compimento di atti tipici dell'impresa è preceduto da una fase preparatoria oggettivamente percepibile > un solo atto è sufficiente a segnarne l'inizio
non serve completare un ciclo operativo, una stabile organizzazione è indice sufficiente di professionalità
in mancanza di una fase operativa, sarà necessaria la ripetizione di atti omogenei e funzionalmente coordinati
è controverso se l'inizio dell'attività d'impresa si possa anticipare a prima del compimento del primo atto di gestione
l'organizzazione della produzione è un'attività tipica imprenditoriale e risulta quindi necessario tutelare il credito che ne sorge
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anche gli atti di organizzazione sono atti d'impresa e determinano l'acquisto della qualità d'imprenditore, quando manifestano uno stabile orientamento a un fine produttivo
ci devono essere una serie di atti collegati all'attività d'impresa, finchè questi possono avere uno scopo diverso dall'attività d'impresa allora questa non ha inizio
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