Per periodo preunitario i governi subalpini> viva la vigilanza sui giornali> anche sovvenzionare, attraverso ministero dell’Interno, stampa «amica»=vita difficile a quella anti -ministeriale. Lo stesso Cavour, dopo moti di Genova 1848 rilevato che la stampa liberale era sogg al rischio diventare «fallace», «traviata da illusioni» e «spinta a pericolose esagerazioni».
Ben meno ricco >panorama giornalistico altri regni della Penisola. In Lombardia e nel Veneto, mentre sopravvivere i fogli culturali e letterari, il ritorno degli austriaci coincise con periodo difficile>presenza monotono foglio ufficiale del governo, il quotidiano «Gazzetta di Milano». In Toscana, oltre organi ufficiali, sopravvissero giornali umoristici e letterari. A Napoli il ripristino degli antichi rigori censura e restaurazione vecchia legislazione da parte di Ferdinando II= ritorno in auge del quotidiano ufficiale= “Giornale del Regno delle Due Sicilie”, e nascita di giornale dal significativo nome, “L’Ordine”, fondato 1850 commissario di polizia Gaetano Paccheneda.