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16. QUANDO LA MEMORIA VIENE MENO - Coggle Diagram
16. QUANDO LA MEMORIA VIENE MENO
Il punto di vista della psicologia
VALUTAZIONE:
la domanda, che cosa pensa del problema e ciò che spera di ottenere (paziente o cargiver)
storia medica
test standardizzati
INDIVIDUARE IL TRATTAMENTO PIU' APPROPRIATO
PROPORLO
VALUTARE IL RISULTATO
LA MALATTIA DI ALZHEIMER
perdita di memoria che compromette la capacità lavorativa
difficoltà nelle attività quotidiane
problemi di linguaggio
disorientamento nel tempo e nello spazio
diminuzione della capacità di giudizio
difficoltà nel pensiero astratto
riporre le cose nel posto sbagliato
cambiamenti di umore o di comportamento
cambiamenti di personalità
mancanza di iniziativa
quali deficit di memoria in modo specifico?
DEFICIT di MEMORIA EPISODICA, sia in rievocazione che in riconoscimento - effetto recency rimane preservato, ma non nelle forme più gravi della malattia
DEFICIT DI MEMORIA SEMANTICA
normale effetto di PRIMING per compiti automatici, ma non complessi - deficit con COMPLETAMENTO RADICI
deficit di ml, soprattutto BINDING
TRATTAMENTI
INTERVENTI FARMACOLOGICI
INTERVENTI NON FARMACOLOGICI
TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI
danno cerebrale per effetto di un'improvvisa accelerazione o decelerazione
coma, se grave anche per molto a lungo - casi di stato vegetativo permanente
dopo un trauma cranio-encefalico, è comune la PTA, l'amnesia post-traumatica, che può causare disturbi dell'attenzione e della capacità di apprendimento (esistono scale per monitorare il processo di recupero)
la durata della PTA varia e fornisce un'indicazione approssimativa del livello di recupero
dopo la PTA il paziente può manifestare amnesia retrograda che può ridursi col tempo
i traumi cranici aumentano il rischio di sviluppare demenza, con un'associazione del 63% per chi ha riportato un TCE nei propri 20anni
DEFICIT DI MEMORIA EPISODICA
SINDROME AMNESICA PURA: è caratterizzata da un grave deficit di memoria episodica, mentre altre funzioni cognitive come la ml, la memoria semantica, la memoria implicita e l'intelligenza rimangono intatte
AMNESIA ANTEROGRADA: difficoltà di codifica, immagazzinamento o recupero di informazioni da usare nel futuro
AMNESIA RETROGRADA: incapacità di accedere ai ricordi di eventi passati
la valutazione dell'amnesia retrograda presenta un problema perchè l'esaminatore non ha controllo sull'apprendimento del materiale da rievocare, che potrebbe essere avvenuto molti anni prima
sono stati sviluppati diversi metodi per valutare l'amnesia retrograda tra cui la valutazione della memoria autobiografica attraverso l'Autobiographical Memory Interview (AMI), che è risultata sensibile e attendibile
è importante distinguere tra l'amnesia retrograda derivante da un danno neurologico e l'amnesia psicogena, che è uno stato temporaneo associato a stress emozionale
ruolo cruciale dell'ippocampo e delle regioni adiacenti nel consolidamento mnestico
SPIEGAZIONE NEUROBIOLOGICA: consolidamento e interferenza
la compromissione dell'ippocampo e delle aree adiacenti interferisce con il processo di consolidamento
i pazienti amnesici sono particolarmente suscettibili a tutto ciò che possa ostacolare il processo di consolidamento, in particolare durante le sue prime fasi
RIABILITAZIONE
AUSILI ESTERNI
etichette e cartelli indicatori
organizzazione di una routine costante e la ripetizione di attività quotidiane nello stesso ordine
dispositivi elettronici come i telefoni
la valutazione e il monitoraggio del sistema di ausili esterni sono essenziali per garantirne l'efficacia, e lo psicologo può aiutare i pazienti a stabilire ciò che è importante per loro e a programmare il sistema di conseguenza
AUSILI INTERNI
aiuto nell'acquisire nuove abitudini o strategie
valutazione e trattamento personalizzati
approccio dell'apprendimento senza errori: punti di forza, ottimizza l'uso della memoria implicita e riduce al minimo una delle principali fonti di difficoltà e frustrazione nei pazienti con problemi di memoria