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:flag-it:NOZIONI PRELIMINARI domande, variante diatopica (legata ai vari…
:flag-it:NOZIONI PRELIMINARI domande
COMPETENZA LINGUISTICA
la conoscenza inconscia posseduta dal parlante nativo delle regole che governano la sua lingua
essa rappresenta la padronanza di quell’insieme di regole che governano i sistemi fonologico, morfologico e sintattico
ogni madrelingua conosce le regole grammaticali della propria lingua è in grado di creare un numero infinito di combinazioni e di frasi senza alcuno sforzo e di riconoscere frasi agrammaticali
META SEMANTICA : combinazione delle frasi (aggettivi seguono i nomi..) comprende elementi di costruzioni italiani, Inconsciamente sappiamo che certe combinazioni di parole rendono le frasi possibili in italiano ma altre combinazioni di parole non sono possibili, idem per i suoni
Italiano 30 fonemi anche se abbiamo 20 lettere
LIVELLO MORFOLOGICO
parlante madrelingua conosce il lessico ,sa attivare i meccanismi di formazione delle parole complesse a partire da parole semplici, sa flettere i verbi
LIVELLO FONOLOGICO
il parlante madrelingua riconosce i suoni appartenenti alla propria lingua
Riconosce combinazioni di suoni non possibili
LIVELLO SINTATTICO
madrelingua sa produrre e comprendere un numero infinito di frasi sempre nuove e sa riconoscere la grammaticalità delle frasi
PARLANTE NATIVO
definizione comporta delle difficoltà in italiano principalmente perché la nostra lingua è cambiata poco nel corso degli anni e si è stabilizzata solo recentemente (dagli anni 70)
è da poco diventata un idioma parlato correntemente in tutto lo stato con delle regole documentate
c’è molta incertezza tra i parlanti riguardo l’uso dei perfetti semplice e composto, mentre alcuni verbi sono stati coniugati con un’alternanza tra le desinenze -a e -o fino al tardo 1800, mentre oggi la desinenza -a è usata solo per la forma imperativa
FENOMENI DELL'ORALITA CHE LA SCRITTURA NON RIESCE A TENERE CONTO
sono suoni o parole più deboli che tendono a fondersi con quelle più forti, a seconda della cadenza italiana
“Legamento, sintesi”: l'accomodamento delle articolazioni fonetiche all'interno della parola anche fra parola e parola. sandhi sono i tipi fatto che “accomoda” l'articolazione latina -ct- in -tt- o la serie -mp- che si impone al posto di un anteriore -np-
SANDHI
: articolazione approssimativa della vocale finale davanti alla vocale iniziale di una parola successiva
La s Intervocalica per i meridionali è sibilante e non sorda [s] [z]
fricativa della
c
o della
g
del
raddoppiamento sintattico
avviene di solito tra una parola con accento sull’ultima sillaba e una parola monosillaba, o bisillaba che segue (può essere segnalato nella scrittura, dapprima, soprattutto)
sinalefe
:La pronuncia monosillabica di due vocali o dittonghi appartenenti a due parole diverse venute a contatto nel verso: nell'endecasillabo dantesco E quind i u scimm o a riveder le stelle, la pronuncia unitaria delle vocali i-u.
SINALEFE
: articolando la consonante finale di una parola in modo diverso a seconda della conosonante che segue nella catena fonica
CI
ATTUALIZZANTE, C(I) HO
ce
nella variante fonetica
PERSISTERE NELL'ITALIANO CONTEMPORNAEO SCRITTO E ORALE DELLA VARIETA LETTERARIA
“Egli” continua ad essere usato nello scritto, mentre lo si evita nel parlato
Gli/loro dativale
Forma di cortesia: “Lei” usato di più nel parlato; “ella”: poco usato; “voi”: forma di rispetto usata soprattutto nella cinematografia
pronome allocutivo plurale di cortesia
Codesto: usato nello scritto (nell’italiano burocratico); indica un oggetto lontano da chi parla
Ci/ vi
Preposizioni articolate univerbate
come
ausiliare
di un verbo servile che regge un verbo intransitivo si puo usare tanto
ESSERE
quanto
AVERE
una ricerca basata sul LIP (de mauro 2007, 1993) ha affermato che
avere
è l'ausialiare piu usato anche quando ci dovrebbe essere
essere
tendenza in atto già 700 alla semplificazione
avere
è diventato + comune (obbliga a mettere i pronomi deboli sempre in fondo)
uso dell'ausiliare
avere
con un verbo riflessivo
le grammatiche prevedono che la selezione dell'ausiliare essere o avere dipende dal verbo all'infinito ma questa norma non è confermata dall'uso
apocope vocalica facoltativa
incertezza della norma grammaticale in italiano
NORMA E SISTEMA
NORMA
: è una serie di regole determinate dal controllo sociale reciproco
attualizzazione del sistema realizzata nel corso della storia.
Certe forme possono sembrare sbagliate in certi periodi storici e poi possono essere accettate
recuperi dal passato
Uso statisticamente prevalente che i parlanti fanno della lingua nel momento storico che ci interessa, si basa sul giudizio linguistico dei parlanti, pudore linguistico
giudizio di accettabilità dipende dal canale orale o scritto
il parlato ha altre regole rispetto allo scritto
elementi la cui mancanza non mette a repentaglio l'esistenza del sistema
3 fasce
AGRAMMATIALITA'
utenente anche analfabeta riconosce come sbagliate, violazione dello statuto di quella lingua
ci sono delle cose che teoricamente sono possibili ma non vengono accettate dai parlanti (
buoi
)
possibilita di esecuzioni equipollenti
ampia tolleranza italiana delle pronunce regionali
ZONA DI INCERTEZZE,
grigia
in italiano + estesa rispetto alle altre lingue
a causa dalla tarda unificazione linguistica
fiorentino si impone solo dopo la 2 guerra mondiale
purismo
Contraddizione tra comportamento effettivo della popolazione e ciò che viene codificato dalle grammatiche
lotta ai dialetti e barbarismi
teoria della catastrofe
devo/ debbo, senza te/ di te
NORMA INTERIORIZZATA
stratificata non sulla base della propria esperienza di parlante ma sull'immagine di lingua che si è formata negli anni di scuola
alcune regole grammaticali non esistono nella realtà della lingua
NORMA SOMMERSA
:male-teacher::skin-tone-2:il singolo docente trasmette, indipendentemente dalla fondatezza o meno
Nelle grammatiche viene presentato un italiano che non esiste tendiamo a pensare che questa sia la norma giusta anche se non è usata nel parlato
corretto /scorretto
SISTEMA
: possibilità astratte garantite dai meccanismi formativi della lingua
grammaticale/ agrammaticale
:train: Coseriu
parole : l'uso effettivo
norma; l'usuale applicazione che si tende a fare del sistema in un determinato momento storico
sistema : struttura di base
GRAMMATICA
nell'accezione tradizionale : scienza del leggere e dello scrivere (grammatico: depositario del sapere)
nella linguistica contemporanea si intende l'insieme delle regole che ne governano i sistemi fonologico (tazza pazza),morfosintattico (*mario arriva i fiori) e lessicale alla cui interazione si deve il funzionamento della lingua intesa come codice semiotico deputato alla comunicazione interpersonale
ECLISSI PRONOMIALE
Pronomi deboli in italiani possono attaccarsi al verbo e formare un unica parola solo quando il verbo e in modo indefinito (
vedendomi, finitolo, aprirlo
).
n questi casi i verbi possono inserire il pronome in posizione enclicita nelle forme deboli
ci sono delle eccezioni di alcuni verbi in modo non indefinito che usano queste strutture ugualmente :
vendesi, affittasi, dicesi, trattasi
nel medioevo l'enclisi era obligatoria ad inizio frase Regola scomparsa nel italiano moderno ma presente in alcune forme cristallizzate
CODESTO
funzione deittica: collocare nello spazio qualcosa vicino a chi ascolta
Alcune regole che si sono evolute nel tempo hanno avuto una stabilizzazione recente
1 p. dell'i
mperfetto indicativo
fino ad un secolo e mezzo fa aveva l'uscita dal latino in -a, (io) AMAVA
pronome relativo
cui
in funzione di complemento oggetto
l
ui
e
lei
in forme di soggetto ,stiamo andando verso una cancellazione di
egli
che puo essere usato per riprendere qualcosa che si è già detto, funzione da ripresa debole, scomparsa di ella
lui è una forma marcata segnala il cambiamento del tema , egli puo essere sostituito con la forma zero 0
cosa
come pronome interrogativo, forma ellittica di
che cosa
questo
e
quello
al posto di
ciò
variante diatopica
(legata ai vari usi regionali ) distinzione tra passato prossimo e remoto
italiano non è una lingua che calcola la distanza temporale
passato remoto:
PFS evento del passato concluso
meridionali estremi fanno un uso maggiore del passato remoto anche in riferimento ad azioni recenti (x)
tempo della fiction, fiabe, come forma di registro alto
si usa + frequentemente con le 3 p.
deittico
esclude una lettura abituale dell'azione
vietato nel caso in cui ci sia un collegamento con il momento dell'enunciazione
passato prossimo
PFC
: indica azione terminata ma ancora rilevante al momento dell'enunciazione, compiutezza
utilizzato anche per eventi non passati
quando parliamo usiamo il passato prossimo perché utilizziamo più le prime persone e ci riferiamo a cose che riguardano noi in quel momento + articoli
maggiormente usato all 1 e 2 persona nel parlato
ammette una conclusione indeterminata, l'azione può quindi continuare nel futuro