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ITALIANO - Coggle Diagram
ITALIANO
ITALO SVEVO
Dopo aver pubblicato i primi due romanzi Una vita del 1892 e Senilitá del 1898 senza nessun successo di pubblico e di critica
abbandonò la letteratura dedicandosi all’industria di vernici navali della moglie Livia Veneziani tornando solo nel 1923 a pubblicare con la coscienza di Zeno il terzo libro diventato superando alcuni ostacoli un classico della letteratura italiana
il suo capolavoro sostenuto dall’amicizia di altri letterati come James Joice suo insegnante d’inglese a Trieste dove si era trasferito da alcuni anni e anche da Eugenio Montale che aveva riconosciuto le sue originali qualità di scrittore in alcuni articoli pubblicati in rivista
L’opera si compone di 8 capitoli in cui Zeno racconta la sua vita dall’infanzia alla maturità e li aveva scritti come una terapia consigliata dal dottor S. con cui Zeno aveva iniziato delle sedute di psicoanalisi che aveva però interrotto e il dottor S. per una ripicca personale decide di pubblicare quello scritto autobiografico parte fondamentale di quella terapia.
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UNGARETTI
VITA= vive la sua giovinezza ad Alessandria d’Egitto dove era nato in una famiglia emigrata dalla Toscana all’ epoca della costruzione del canale di Suez e dopo gli studi liceali si trasferì a Parigi entrando in contatto con artisti, pittori e poeti di livello internazionale (periodo Belle Époque) e allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola nell’esercito italiano (in fanteria) come volontario vivendo l’esperienza delle trincee che descriverà nelle sue poesie più famose pubblicate a partire dal 1916 e ristampate nel 1919.
La poesia di Ungaretti si riconosce per alcuni aspetti dei suoi versi ossia “per il verso breve e la parola isolata” che avevano il duplice scopo, di creare un ritmo sostenuto nella poesia e di dare più forza alle singole parole mettendole in evidenza nella pagina scritta anche nel loro aspetto fonico o sonoro a cui Ungaretti teneva molto.
Questo stile verrà poi seguito nella tendenza dell’Ermetismo che si svilupperà in Italia fino agli anni 50 del 900 con poeti come Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto fino a Mario Luzi, che proponevano dei testi spesso oscuri o difficili nei contenuti rivolti ad un gruppo ristretto di lettori preparati intellettualmente.
OPERE
nella poesia Veglia del 1915 in cui “l’attaccamento alla vita” oppure in San Martino Del Carso dove si paragona la distruzione di un paese colpito dalle bombe mentre nei Fiumi del 1916, Ungaretti ripensa a tutti i luoghi e ai fiumi della sua vita in un momento di tregua della guerra
Questo libro ( il porto sepolcro 1919) arricchito di nuove poesie sarà stampato con il titolo Allegria (figura retorica, ossimoro= coincidenza opposti) di Naufragi diventato poi solo L’ Allegria nell’ edizione definitiva del 1942: cambia il suo stile dal 1933 con Sentimento del tempo quando ritorna all’endecasillabo come farà anche dal 1947 nella raccolta Il Dolore.
EUGENIO MONTALE
Dal 1971 cambia del tutto la poesia di Montale quando pubblica la quarta raccolta “Satura” che deriva dal latino e indicava un piatto ricco di varie vivande diverse che sceglie un lessico più basso quotidiano e l’ironia criticando vari aspetti della società consumistica in cui anche la poesia aveva sempre meno spazio e meno importanza
TRE LIBRI DI MONTALE
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Nel primo libro di Montale del 1925 si trovava una poesia al “negativo” perché non proponeva un idea o una teoria da seguire
nel primo libro gli ambienti descritti sono quelli della città come Firenze dove si era trasferito lavorando nel Gabinetto( biblioteca) scientifico letterario Viesseux dal 1929 ospitando nella sua casa poeti perseguitati dal fascismo tra cui Umberto Saba
compaiono nelle sue poesie alcune figure femminili che rispecchiano delle scrittrici conosciute ed amate
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UMBERTO SABA: è l’iniziativa della linea anti novecentesca della poesia italiana perché aveva l’intenzione di seguire gli autori classici da Dante e Petrarca in poi
OPERE
scrivere ed utilizzare una lingua semplice ed usava spesso il sonetto nelle sue prime raccolte poetiche in cui la città di Trieste diventava un personaggio a tutti gli effetti descritta con particolari nella sua vita quotidiana spesso tra le persone più umili e nei suoi quartieri più popolari.
raccogliendo poi i suoi testi nella raccolta Il Canzoniere pubblicato in più edizioni tra il 1921 e il 1945
1948 scrive un’opera singolare intitolata Storia e Cronistoria del Canzoniere in cui si fa critico di se stesso spiegando i contenuti e il linguaggio della sua opera
Saba voleva esprimere il concetto che chiamava “della calda vita” ossia l’esistenza semplice ma diretta
la poesia di Umberto Saba fece nascere una tendenza chiamata la linea saviana che ricercava una lingua semplice all’apparenza ma profonda nei contenuti vicini alla vita quotidiana
VITA: Saba era nato a Trieste nel 1883 in una famiglia di origini ebraiche e morirà nella stessa città di Trieste nel 1957 usando quello pseudonimo di Umberto Saba al posto di Umberto Poli mentre Saba era il nome di una Balia che aveva avuto da bambino, mentre il padre abbandonò la famiglia lasciando un vuoto nella crescita di Umberto Saba pubblico i primi libri a partire dal 1908.
Nel 1938 con l’approvazione delle leggi razziali firmate da Mussolini e dal re che colpivano gli ebrei italiani e li emarginavano, anche Saba decide di fuggire da Trieste e dall’Italia andando a Parigi per alcuni anni rientrando poi in Italia e dal 1943 troverà rifugio a Firenze per circa un anno protetto dall’ amico e poeta Eugenio Montale trasferendosi poi nel 1945 a Roma già liberata dagli Americani ritornando in seguito a Trieste dove aprirà una libreria antiquaria che sarà il suo lavoro fino alla vecchiaia