L'autrice ha dovuto decidere come gestire la propria presenza online e quanto mostrare di sé. Ha optato per un profilo che riconducesse direttamente alla sua identità offline, un'identità chiara e facilmente riconoscibile dalle ragazze intervistate. Ciò ha incluso la presentazione del suo volto come foto del profilo, l'indicazione dell'età e del riferimento all'università per cui era condotta la ricerca. In questo modo, le ragazze erano consapevoli fin dall'inizio del carattere 'professionale' e non personale del profilo. Nel contesto della ricerca, la costruzione del rapporto con i soggetti è una questione cruciale. Questo è particolarmente vero quando la ricerca si svolge sui social network, che presentano specifici problemi legati alla distinzione tra la sfera pubblica e quella privata. Questi problemi riguardano sia i soggetti che partecipano alla ricerca sia il ricercatore. L'uso del social network nella ricerca qualitativa solleva questioni etiche e metodologiche importanti riguardo alla dimensione pubblico/privato. Inoltre, l'autrice ha dovuto affrontare il problema di come gestire la propria presenza online e quanto di sé stessa mostrare. Questo perché, se da un lato, nella ricerca etnografica tradizionale, il ricercatore può essere percepito come estraneo al gruppo che sta osservando a causa di certe sue caratteristiche (come l'età, il genere, l'orientamento sessuale, il colore della pelle, ecc.), dall'altro lato, nell'osservazione online, alcune di queste caratteristiche potrebbero essere nascoste.