Honoré Daumier è stato un pittore, scultore, litografo e caricaturista francese. È noto soprattutto per le sue vignette di satira politica realizzate con la tecnica litografica e per i suoi quadri.Tra il 1830 e il 1835, Daumier realizzò, per la pubblicazione su una rivista, circa 1.000 incisioni su legno e 4.000 litografie, oltre ad alcune decine di sculture, disegni e dipinti
Honorè Daumier, pittore, litografo e caricaturista, nasce a Marsiglia nel 1808, e differentemente dal collega Courbet che è sempre sulla scena, Daumier vive nell'ombra conducendo una vita piuttosto ritirata e di stenti.
Nel 1816 quando è ancora solo un ragazzino si trasferisce a Parigi con la sua famiglia. Per aiutare economicamente il padre, vetraio, restauratore e poeta, è costretto a lavorare molto presto prima come impiegato di un ufficio giudiziario e poi come assistente in una libreria.
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Un amico gli insegna la tecnica della litografia, tecnica incisoria molto economica inventata agli inizi del 1800 e Daumier inizia così a collaborare con la stampa, all'età di soli sedici anni.
Collabora con il giornale "Chiarivari" pubblicando vignette legate alla repressione della libertà di stampa.
Nel 1832 viene però arrestato a causa di una vignetta molto violenta su Luigi Filippo, "Gargantua".
Da queste vignette vengono realizzati piccoli busti in terracotta rappresentanti i politici, che però a causa della mancata cottura delle sculture, sono per lo più andati perduti.
Malgrado i sei mesi trascorsi in carcere, Daumier non smette la sua attività di vignettista satirico, fino al 1834 anno in cui si dedica a vignette su tematiche sociali.
La satira è divisa in serie: I Buoni Borghesi, Professori e Allievi, Le Divorziate, Gli Scapoli, I Tipi Parigini, La Gente della Giustizia.
Con queste nuove serie l'artista illustra persone comuni con delle storie da raccontare. La sua satira non è mai volgare. Gioca sul grottesco ma con misura poiché l'attenzione è focalizzata sul suo tempo, sull'uomo come essere sociale.
A causa dei molti debiti accumulati, nel 1842 gli furono pignorati i mobili di casa.
Il 16 aprile 1846 si sposa con la sarta Marie-Alexandrine Dassy dalla quale ha già avuto un figlio vissuto pochi mesi.