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Compito Impianti 24/05/2023 - Coggle Diagram
Compito Impianti 24/05/2023
I radiatori sono corpi scaldanti (ad elementi, a piastra, a tubi o a lamelle) che cedono calore per convezione naturale ed irraggiamento.
RADIATORE IN ACCIAIO
Sono realizzati mediante saldatura di lamiere stampate o di tubi. Possono essere
a piastra, a colonne, a tubi o a lamelle.
ASPETTI
Aspetti positivi dei radiatori in acciaio:
costo contenuto. Nei tipi a piastra e a colonne sono i radiatori più economici;
limitato peso. A parità di resa termica pesano circa il 65ˆ70% in meno dei radiatori in ghisa;
facile inserimento ambientale. La vasta gamma di tipi e di forme geometriche
disponibili consente soluzioni estetiche facilmente integrabili nell’ambiente;
bassa inerzia termica nei tipi a piastra
Aspetti negativi:
elevata inerzia termica nei tipi a colonne e a tubi (cioè nei tipi che contengono molta acqua). Tale caratteristica può rendere meno efficienti i sistemi di regolazione della temperatura ambiente;
non sono componibili nei tipi a piastra, a lamelle e a colonne con elementi
saldati;
possibili fenomeni di corrosione. Senza adeguati rivestimenti superficiali questi
radiatori sono facilmente esposti a corrosione esterna.
RADIATORE IN ALLUMINIO
Sono costituiti da elementi realizzati per estrusione o pressofusione e assemblati con nipples.
ASPETTI
Aspetti positivi dei radiatori in alluminio:
costo relativamente contenuto. Costano sensibilmente meno dei radiatori in ghisa;
ALTRI ASPETTI
leggerezza. A parità di resa termica pesano circa il 70 ÷ 75% in meno dei radiatori in ghisa;
sono sempre componibili;
limitata inerzia termica.
ASPETTI NEGATIVI
NEGATIVI
Aspetti negativi:
possibili fenomeni di corrosione interna. La presenza di alcali forti nell’acqua
favorisce fenomeni di corrosione dell’alluminio. Per questo è opportuno evitare
addolcimenti troppo spinti ed eventualmente ricorrere ad inibitori chimici.
RADIATORE IN GHISA
Sono costituiti da elementi realizzati per fusione e assemblati con nipples,
Al tradizionale modello a colonne si è aggiunto, negli anni Settanta, il modello a
piastre che presenta anteriormente un’ampia superficie radiante e posteriormente
una sezione atta a limitare lo scambio termico passivo con le pareti.
GLI ASPETTI
Aspetti positivi dei radiatori in ghisa:
non temono fenomeni corrosivi;
dilatandosi non causano rumori;
sono sempre componibili.
CRITERI DI INSTALLAZIONE
E’ consigliabile installare i radiatori sotto finestra o lungo le pareti esterne perché
in tal modo:
si possono contrastare meglio le correnti d’aria fredda che si formano in corrispondenza di tali superfici;
si migliorano le condizioni di benessere fisiologico limitando l’irraggiamento
del corpo umano verso le zone fredde;
si evita o si riduce, nell’intorno del corpo scaldante, l’eventuale formazione di
condensa superficiale interna.
I
VENTILCONVETTORI
CLASSIFICAZIONE
I ventilconvettori possono essere classificati secondo i seguenti criteri:
in base al luogo di messa in opera:
• a pavimento,
• a parete,
• a controsoffitto,
• a soffitto;
secondo il tipo di protezione;
col mobiletto;
in base alla posizione del ventilatore;
• sulla mandata (il ventilatore invia aria alla batteria),
in relazione alle caratteristiche del flusso d’aria:
• sull’aspirazione (il ventilatore aspira aria dalla batteria);
• a percorso libero,
• a percorso canalizzato;
INSTALLAZIONE
INSTALLAZIONE DEI VENTILCONVETTORI
E’ consigliabile installare i ventilconvettori sotto finestra o lungo le pareti esterne
perché in tal modo:
si possono contrastare meglio le correnti d’aria fredda che si formano in corrispondenza di tali superfici;
si evita o si riduce, nell’intorno del corpo scaldante, l’eventuale formazione di
condensa superficiale interna.
SCELTA
SCELTA DEI VENTILCONVETTORI
Una corretta scelta di questi corpi scaldanti, richiede l’esame dei seguenti fattori:
potenza termica e portata d’aria dei ventilconvettori,
temperatura di uscita dell’aria,
livello sonoro.
POTENZA TERMICA
POTENZA TERMICA E PORTATA D’ARIA DEI VENTILCONVETTORI
In locali medio-grandi è consigliabile suddividere la potenza termica richiesta
su più ventilconvettori. Potenze termiche troppo concentrate possono, infatti, determinare temperature interne non uniformi.
Per garantire una buona distribuzione del calore è bene, inoltre, che la portata d’aria
dei ventilconvettori non sia inferiore a 3,5 volte il volume del locale da riscaldare.
TEMPERATURA D'ARIA D'USCITA DEL VENTILCONVETTORE
TEMPERATURA DELL’ARIA IN USCITA DAI VENTILCONVETTORI IN FASE DI RISCALDAMENTO
E’ conveniente che, in fase di riscaldamento, la temperatura dell’aria in uscita
dai ventilconvettori sia compresa tra 35 e 50°C.
Tali valori consentono di raggiungere un buon compromesso fra due esigenze diverse:
• evitare che le correnti d’aria, generate dai ventilconvettori stessi, possano
provocare sensazioni di freddo,
• impedire il formarsi di una forte stratificazione dell’aria
LIVELLO SONORO AMMISSIBILE
LIVELLO SONORO AMMISSIBILE
Il rumore prodotto dai ventilconvettori - di norma riportato sulle relative specifiche tecniche - non deve superare il livello sonoro ammissibile nell’ambiente.
Tale valore dipende essenzialmente dalla destinazione d’uso dei locali e può essere stabilito in base ai valori consigliati dalla letteratura tecnica.
Nella tabella 1 della voce AEROTERMI sono riportati i livelli sonori normalmente accettabili in ambienti ad uso civile e industriale.
Misure atte a determinare la rumorosità in opera dei ventilconvettori possono essere
condotte secondo le prescrizioni della norma:
UNI 8199 - misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli
impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione.
MANUTENZIONE
MANUTENZIONE DEI VENTILCONVETTORI
Una corretta manutenzione dei ventilconvettori richiede le seguenti operazioni e verifiche:
pulire i filtri, mediamente ogni mese, con un aspirapolvere o utilizzando detersivi
neutri;
sostituire i filtri almeno una volta all’anno;
pulire le batterie con spazzola morbida o con getti d’aria compressa. La frequenza
di queste operazioni dipende dal grado di pulizia dell’ambiente e dall’efficienza
dei filtri;
pulire la bacinella di raccolta condensa, ad ogni inizio della stagione estiva, rimuovendo eventuali occlusioni nella zona di drenaggio