PROPRIETA' FISICHE DELLE SOLUZIONI

click to edit

soluzioni ideali

click to edit

click to edit

click to edit

click to edit

soluzioni solide

click to edit

click to edit

click to edit

il caso più comune è quello

solubilità

"simile scioglie simile"

soluzioni

il solvente:

le soluzioni

e il soluto:

differenza con

una soluzione

è una miscela omogenea

(la sua composizione

e le sue proprietà

sono uniformi

in ogni parte

del campione)

di 2 o più sostanze

formate da ioni

o molecole

con i colloidi

che differiscono

in quanto

le particelle

sono più grandi

delle molecole normali

ma non ancora

visibili al microscopio

(10-200 Angstrom)

possono esistere

in ognuna

dei 3 stati

stati della materia:

liquido,

solido

gas,

è il componente

presente

in quantità maggiori

o che determina

lo stato

della materia

in cui la soluzione

esiste

è un componente

presente

in quantità minori

di assoluzioni liquide

(soluzioni di gas,

solidi,

o liquidi sciolti

in un liquido)

si possono però avere:

soluzioni liquide:

soluzioni solide:

soluzioni gassose:

in genere

i gas possono

mescolarsi

in tutte le proporzioni

per dare

soluzioni gassose

sono le più comuni

e sono ottenute

nella maggior parte

dei casi

sciogliendo

un gas

o un solido

in un liquido

e sono comuni

anche

le soluzioni

liquido-liquido

(possono non essere

miscibili

in tutte le proporzioni)

sono principalmente

leghe di

2 o più metalli,

le leghe di mercurio

(unico metallo liquido)

con altri metalli

sono chiamate

amalgama

e possono essere

sia liquide

che solide

lo zaffiro invece,

la varietà

3 tipi di interazioni

il rubino

è una soluzione

solida

di ossido di cromo

in corindone (Al2O3)

detta "sangue di piccione"

è una delle

gemme colorate

più preziose,

(meno pregiato),

deve la sua

colorazione blu

al ferro

e al titanio

che hanno

sostituito

alcuni atomi

di alluminio

nei processi di soluzione:

interazione

interazione

interazione

solvente-solvente

soluto-soluto,

vediamo,

solvente--> molecole divise

soluto--> molecole divise

è il delta H1

è delta H 2

poi molecole che

si incontrano,

ed ottengo

ho delta H3

quindi delta H solvente=

delta H1 + delta H2 + delta H 3

il solvente

la formazione

hanno delta H soluzione =0

della soluzione

è sempre spontanea:

delta G sol <(min) 0

composti ionici

molecole non-polari,

molecole polari

2 sostanze

con forze intermolecolari

simili sono

probabilmente

solubili

l'una nell'altra

sono solubili

in solventi non-polari

es) CCl4 in C6H6

(tetracloruro di carbonio in benzene)

sono solubili

in solventi polari

es) C2H5OH in H2O

(etanolo in acqua)

sono più solubili

in solventi polari

es)NaCl in H2O o NH3(l)

(cloruro di sodio in acqua o ammoniaca)

che sono:

la solubilità

di una sostanza

in un'altra

può essere spiegata

sulla base di 2 fattori,

1) una naturale tendenza al disordine

2) forze intermolecolari

(fattore entropico).

è praticamente

l'unico fattore

ad agire

nel caso dei gas (ideali)

che sono miscelabili

in tutte le proporzioni

di attrazione tra

le molecole delle

2 sostanze (fattore energetico)

chiamando A

le molecole di

una sostanza

e B quelle dell'altra,

se la media delle attrazioni

A-A e B-B

è superiore

all'atrazine A-B

le 2 sostanze

non tendono a mescolarsi

la solubilità di

un solto

in un solvente

dipende da

un bilancio

fra questi 2 fattori

soluzioni molecolari

soluzioni ioniche:

click to edit

click to edit

ad esempio

la concentrazione

in generale

solo una quantità

finita di un solido

si scioglie

in un dato volume

di solvente dando luogo

ad una soluzione satura,

cioè una soluzione

in equilibrio

con un eventuale

solido in eccesso

del soluto

nella soluzione satura

è detta solubilità

la solubilità di

NaCl in H2O(cloruro di sodio in H2O)

è di 36g per 100ml

di H2O a 20°C

in questi casi

il soluto

(solido o liquido)

è costituito

da molecole

tenute assieme

da forze intermolecolari deboli,

nel caso di liquidi

essi sono solubili

se sono tenuti

assieme da

forze intermolecolari

simili

(il simile scioglie

il simile)

alcol metilico (metanolo),

CH3OH in H2O

in questo caso

il soluto è il solido ionico

tenuto assiema da,

forti legami ionici

e può sciogliersi

solo in solventi

polari

i fattori che determinano

la dissoluzione

di un solido ionico

in un solvente polare sono 2,

e sono:

l'energia reticolare:

l'energia di attrazione ione-dipolo

del solido

(somma delle

energie di attrazione

fra anioni

e cationi):

più grande è

e minore è la tendenza

del solido a sciogliersi

fra gli ioni

e i dipoli elettrici

costituiti

dalle molecole

di solvente

opportunatamente orientati:

più è grande

e maggiore è la tendenza

del solido

a sciogliersi

ad es:

NaCl(s)--> Na+(aq) + Cl- (aq)

cloruro di sodio (solido) --> sodio (liquido) + cloro 8liquido)

tale fenomeno

è detto idratazione

e l'energia elettrostatica

di interazione

di uno ione

con le molecole di H2O

è detta

energia di idratazione

e la solubilità

di un solido ionico

in H2O dipende

da un bilancio fra

energia reticolare

di idratazione

l'energia reticolare

in genarle

maggiore è l'energia reticolare

la situazione

di un composto ionico

e minore è

la sua solubilità

e viceversa,

dipende sia

dalle cariche degli ioni

che dalla loro distanza:

maggiore è

la carica dello

ione

e maggiore è

l'energia reticolare,

maggiore è

la distanza

fra gli ioni

(più grandi

sono gli ioni)

e minore è

l'energia reticolare

è complicata

dal fatto che

l'energia di idratazione

è più grande

per ioni di

carica elevata

e dimensioni piccole

l'energia reticolare

prevale

per cui è possibile

quindi prevedere che:

solidi formati da ioni con

solidi formati

una sola carica,

specie se

di grandi dimensioni

(K, NH4+ (ammonio)),

sono in genere

solubili,

da ioni

con 2 o 3 cariche

specie se

di piccole dimensioni

(S2-, PO4 3- (fosfato)),

sono in generale

insolubili

solubilità dei gas

solubilità in funzione della pressione

solubilità in funzione della T°:

la solubilità di

un solido ionico

aumenta

con T se delta H soluzione >(mg) 0

(principio Le Chatelier)

il sistema tende

a reagire

ad una modifica

importante

dall'esterno

minimizzando

gli effetti

la pressione

è invece importante

ha poco effetto

sulla solubilità

di solidi

e di liquidi

per la solubilità

dei gas

la solubilità

la solubilità

di un gas

in un liquido

dipende dalla

pressione parziale

del gas secondo

la legge di Henry,

di un gas

è direttamente proporzionale

alla pressione parziale

del gas, P,

sopra la soluzione:

S= Kh x P

la solubilità (s)

è generalmente espressa

in grammi di soluto

per litro di soluzione

e Kh è una costante

legge di Henry

la solubilità

di un gas

è direttamente proporzionale

alla pressione

parziale del gas, P,

sopra la soluzione:

s= Kh x P

pressione e solubilità dei gas

interpretazione molecolare:

per tanto,

la solubilità

di un gas

in un liquido

è proporzionale

alla pressione

del gas

sulla soluzione

(legge di Henry)

c= kP

P= è la pressione

k= è la costante

c= è la concentrazione (M)

del gas disciolto

del gas

sulla soluzione

per ciascun gas

(mo/L x atm)

che dipende

solo dalla T°

un grafico della solubilità

in finzione

della pressione parziale

del gas

corrisponde

ad una retta

maggiore è la pressione

parziale del gas

e maggiore è

il numero di molecole

di gas che

urtano

la superficie

e passano in soluzione

legge di Henry (caso nei sub)

ad alte pressioni

e tornando in superficie

l'Azoto

e l'ossigeno

si sciolgono

nel sangue

troppo velocemente

si può soffrire

di embolia

solidi: solubilità e T°

concentrazione della soluzione

T° e solubilità

solubilità nel sangue

l'ossigeno

camere iperbariche,

ad alte pressioni

sangue artificiale

l'azoto e ossigeno

si sciolgono

nel sangue

viene consumano

ma l'azoto

rimane nel sangue,

gas,

la solubilità

solubilità e T:O2

normalmente diminuisce

con l'aumentare della T°

la solubilità aumenta

la solubilità diminuisce

con l'aumentare della T°

con la diminuzione della T°

in generale

la quantità

la concentrazione

di una soluzione

è una misura

della quantità

di soluto

presente in una

data quantità

di solvente

(o soluzione)

di soluto

o solvente,

possono essere espressi

in numero d moli,

massa

o volume

per cui vi sono

diversi modi

di esprimere

la concentrazione

di una soluzione:

percentuale in massa (peso),

molalità,

molarità,

frazione molare

molalità

esempio,

frazione molare

percentuale in massa di soluto

molarità

preparazione in laboratorio,

ad es,

è il numero

le unità

di moli

di soluto

presenti in un litro

di soluzione:

molarità= moli di soluto/ litri di soluzione

sono moli / litro

ma sono generalmente

indicate con M

una soluzione

ottenuta sciogliendo

0,20 moli di NaCl (cloruro di sodio) in H2O

sino ad un volume

di 2,0 l ha molarità:

0,20 moli / 2,0 litri= 0,10 mol/ l = 0,10 M

di una soluzione 0,01 M

di K2MnO4 (manganato di potassio),

0,0025 mol (0,395 g )

in 250 ml di H2O

(0,0025 moli/ 0,250 l =0,01 mol/ l= 0,01 M)

(250 ml = 0,250 l)

tale soluzione

ed esempio

è definita come:

% massa di soluto= (massa di soluto/ massa della soluzione) x 100

per una soluzione

ottenuta

mescolando

3,5g di NaCl (cloruro di sodio),

e 96,45 g di H2O

si ha:

% massa NaCl (cloruro di sodio)= 3,5g/ (3,5g + 96,5g) x 100= 3,5%

contiene 3,5 g

di NaCl (cloruro di sodio)per 100g di soluzione

le unità sono

ad es,

è il numero

di moli di sulouo

per chilo di solvente:

molalità= moli di soluto/ Kg di solvente

mol/ Kg,

ma sono generalmente

indicate con m

una soluzione

ottenuta

sciogliendo 0,20 moli

di NaCl (cloruro sodio)

in 2000g di H2O

ha molalità:

0,20 moli/ 2,0Kg= 0,10 mol /Kg= 0,10m

calcolare la molalità

di una soluzione

ottenuta

sciogliendo 5,67g

di glucosio (C6H12O6)

in 25g di H2O

n glucosio= 5,67g / 180,2 g/ mol= 0,0315 mol glucosio

molalità= 0,0315 mol/ 25,2 x 10 alla -3 Kg= 1,25 m

(n= g/M

g= massa in grammi

della sostanza(in g)

M= massa molare

(12,01 x 6 + 1,008 x 12 + 6 x 16= 180,2))

ad esempio

per una soluzione

fra 2 comportamenti

A e B

la frazione molare

di A è definita:

Xa= moli di A/ moli totali soluzione= moli di A / moli di A + moli di B

in una soluzione ottenuta

sciogliendo 0,0315 moli di glucosio

in 25,2 g di acqua

la frazione

molare del glucosi

n H2O= 25,2g/ 18,0 g/mol= 1,40 mol H2O

X glucosio= 0,0315 / 0,0315+1,40= 0,022

X H2O + X glucosio= 1

X H2O= 1,40/ 0,0315 + 1,40= 0,978

frazione molare--> molalità

molalità--> frazione molare

molalità-> % massa

conversione fra unità di concentrazione

quando è implicata

la quantità

conviene

far riferimento

ad una certa quantità

di solvente o soluzione,

e determinare

le quantità

di soluto

e di solvente

corrispondenti

e riutilizzarle per il calcolo

della nuova concentrazione

di riferimento

per le concentrazioni

da convertire sono:

click to edit

click to edit

molarità

frazione molare

molalità

% in peso

1 litro di soluzione,

1 mole di soluzione,

1 Kg di solvente

100g di soluzione

la molarità

è necessario

conoscere

la densità

della soluzione

(mette in relazione

massa e volume)

calcolare le frazioni

tale soluzione

una soluzione

e si ha:

di glucosio è 0,120 m (molalità = moli/kg)

molari

di glucosio e H2O

contiene 0,120 moli

di glucosio

per 1 Kg di solventi (H20)

moli H2O= 1000g /18 g/mol=55,6 mol

X glucosio= 0,120/ (0,120 + 55,6)= 0,00215

moli glucosio= 0,120

X H2O= 55,6 /( 0,120 + 55,6)= 0,998

tale soluzione

calcolare la %

si ha quindi:

in massa

di una soluzione

di glucosio 0,120m

contiene

0,120 moli di glucosio

per 1Kg di solvente (H2O)

(massa glucosio= C6H12O6= 16x12,01+12x 1,008+6x16=180,2

% massa glucosio=

massa glucosio: 0,120 mol x 180,2 g/ mol= 21,6 g

21,6/ (1000+ 21,6) x 100= 2,11%

si ha quindi:

1 mole di

calcolare la molalità

di una soluzione

acquosa

di glucosio

la cui frazione molare

è 0,150

tale soluzione

contiene 0,150 moli

di glucosio

e (1-0,150)= 0,859 moli

di H2O

massa H2O=

molalità glucosio=

0,850 mol x 18g/mol= 15,3 g

0,150 mol/ 15,3 x 10 alla -3 Kg= 9,8m

molalità-->molarità

frazione molare--> % massa

si ha quindo:

calcolare la %

1 mole di

in massa

di una soluzione

acquosa

di glucosio

la cui frazione molare

è 0,150

tale soluzione

contiene 0,150 moli

di glucosio

e (1-0,150)= 0,850 moli

di H2O

massa H2O= 0,850 mol x 18 g/mol= 15,3 g

% massa glucosio=27,0g/ (27,0g + 15,3g) x 100= 63,8%

massa glucosio= 0,150 molx 180,2 mol=27,g

per 1 Kg di solvente

la massa totale

calcolare la molarità

vi sono 0,273 moli

di una soluzione

0,273 m di KCl in H2O,

avente densità

1,011 x 10 alla 3 g/L

di KCl

e qunidi:

massa KCl= 0,273 mol x 74,6 g/mol= 20,4g

di soluzione è:

massa tot= massa HCl + massa H2O=

1000 g + 20,4 g mol= 1020 g= 1,02 x 10 alla 3 g

nell'espressione

per il calcolo

della molarità

c'è però

il volume in litri

della soluzione,

calcolabile tramite

la densità:

d= massa/volume

volume= massa / d= 1,02 x 10 alla 3 g/ 1,011 x 10 alla 3 g/L=1,009 L

molarità= 0,273 mol / 1,009 L= 0,271 L

(molarità (M)= moli soluto / litri soluzione)

(si noti che per

soluzioni diluite

molarità è circa uguale

alla molalità)

molarità--> molalità

la massa di Pb(NO3)2 è:

la massa di

(molarità (M)= moli soluto / litri soluzione)

per 1 litro

calcolare la molalità

di una soluzione

0,907 M di

Pb(NO3)2 in H2O,

avente densità 1,252 g/ml

di soluzione

vi sono 0,907 moli

di Pb(NO3)2

un litro di soluzione è:

massa soluzione= volume x d= 1000 x 10 alla 3 ml x 1252 g/ml= 1252g

massa Pb(NO3)2= 0,907 mol x 331,2 g/mol=300g

(massa Pb(NO3)2= 207,2 + (14,01+16x3) x 2=331,22)

la massa di H2O è:

massa H2O= 1252g -300= 952 g

la molalità è quindi:

(molalità= moli soluto/ kg solvente)

molalità=0,907 mol/ 0,952 Kg= 0,953 m

legge di Raoult per liquidi volatili

soluzioni di Toluene e Benzene

soluzione di 2 liquidi volatili

soluzioni ideali

soluzioni diluite

addizione di solvente

(molarità=M= moli soluto/ litri di soluto)

M1V1=M2V2

le moli di soluto

sono costanti

mescolamento di 2 soluzioni

M1V1+ M2V2=Mf Vf= Mf (V1 + V2)

le soluzioni ideali

regola la variazione

le soluzioni che seguono

legge Francois Roult (1830-1901)

della pressione

di vapore

di un solvente

all'aggiunta

di un soluto

in soluzione

la legge di Roult

si chiamano

soluzioni ideali

hanno

delta H soluzione= 0

image

Benzene e Toluene

sono composti volatili

con una struttura

simile

e quindi forze

intermolecolari simili

e una loro soluzione

si comporta idealmente

entrambi hanno

una soluzione A + soluzione B= soluzione A e B

consideriamo

ora 2 liquidi volatili,

una pressione

di vapore

Pa= Xa Pa*

Pb= Xb Pb*

se assumiamo

che la soluzione

sia ideale:

la pressione di vapore

la pressione totale

di ogni componente

può essere

calcolata mediante

la legge di Raoult

è la somma

delle 2 pressioni parziali

Pa= Xa Pa*

P tot= Pa + Pb= Xa Pa + Xb Pb

click to edit

image

image

Legge di Raoult

pressione di vapore di una soluzione

image

Pt= Xa Pa° + Xb Pb°

legge Raoult

Pt= Pa + Pb

Pb= Xb Pb°

Pa= Xa Pa°

in soluzioni ideali

le interazioni

tra le molecole

di solvente,

solvente / soluto

e soluto

sono di medesima intensità

aggiungendo del soluto

vi sono

ad una soluzione

di liquido volatile,

la pressione

di vapore del solvente

diminuisce

meno molecole

di solvente

sulla superficie

e il soluto impedisce

ad alcune molecole

di passare nella fase gassossa,

ma non ne impedisce

il ritorno

alla fase liquida

P tot= Xa Pa + Xb Pb

soluzioni non ideali

le interazioni

image

la maggior parte

delle soluzioni

non sono ideali

tra A e B

sono diverse da

quelle AA e BB

click to edit

abbassamento della tensione di vapore

proprietà colligative

le proprietà colligative

delle soluzioni

sono proprietà

che dipendono dalla

concentrazione delle molecole

di soluto

o ioni in soluzione,

ma non dalla

loro natura

la Legge di Raoult

consideriamo

alla fine

in particolare

dell'800

fu sperimentalmente osservato

che la tensione

di vapore

del solvente

veniva abbassata

dall'aggiunta

di un soluto non volatile

nel 1886 Raoult

osservò che

l'entità di questo

abbassamento

non dipendeva

dal tipo di soluto m

ma solo dalla

sua frazione

molare

la soluzione

di un solvente

volatile A

e un soluto

non elettrolita B

(volatile

o non volatile)

stabilisce che:

la tensione di vapore

parziale del solvente, Pa,

sopra la soluzione

è uguale alla

tensione di vapore

del solvente puro, Pa°

moltiplicata

per la frazione molare

del solvente

Pa= Xa Pa°

se il soluto

poichè Xa

è non volatile Pa

è la pressione

di vapore

totale della soluzione

è minore di 1

ha un abbassamento

della tensione

di vapore

rispetto

al solvente puro

innalzamento ebullioscopico ed abbassamento crioscopico

e questo abbassamento

sarà dato da:

delta P= Pa° -Pa

e in base

alla legge Raoult

delta P= Pa° - Pa

Xa= Pa° (1-Xa)=Pa°-Xb°

(1-Xa)= Xb

l'abbassamento

della tensione di vapore

dipende dalla

concentrazione

del soluto Xb

ma non dalla

sua natura

ed è quindi

una proprietà

colligativa

sale sula strada (NaCl o meglio CaCl2)

anti congelamento

un grafico

un diagramma

abbiamo visto che

l'aggiunta di un soluto

non volatile

abbassa la tensione

di vapore della soluzione

della tensione

di vapore

contro T°,

mostra che

occorre una °T maggiore,

affinché

la tensione di vapore

raggiunga

una atmosfera

e si abbia ebollizione

di fase completo,

mostra che

per una soluzione

si ha un innalzamento

del punto di ebollizione

e un abbassamento

del punto di fusione

rispetto al solvente

nel radiatore (Dietilen Glicole)

per sciogliere il ghiaccio

e il soluto,

rende più difficile

costruire il reticolo

cristallino solido,

e qunidi diminuisce

il punto di fusione

per soluzioni diluite

si può dimostrare che:

delta T crioscopica= T crioscopica (solvente) - T crioscopica (soluzione)= Kcr m

Keb,

delta T ebollizione = T ebollizione(soluzione) - T ebollizione(solvente)= Keb m

nota come

costante ebollizione

e Kcr

nota come

costante crioscopica,

sono costanti caratteristiche

dolo del solbìvente

ed esse hanno

unità° C/m (molalità)

osmosi

pressione osmotica ( pi greco)

pressione osmotica:

una cellula in una:

coinvolge

image

esso riveste

osmosi:

anche il fenomeno

dell'osmosi,

(pressione osmotica)

è associato

all'abbassamento

della tensione

di vapore

una grande importanza

in relazione

a sistemi biologici

membrane semipermeabili,

cioè strati sottili

e con fori

abbastanza larghi

da far passare

le molecole

di solvente,

ma non di soluto,

specie di elevato

peso molecolare

flusso di molecole

di solvente,

dal solvente puro

alla soluzione

(in generale

dalla soluzione

meno concentrata

a quella più concentrata)

pressione che

occorre esercitare

sulla soluzione A,

per bloccare

l flusso osmotico

soluzione ipotonica,

soluzione ipertonica

soluzione isotonica,

se ha una soluzione

ha una pressione osmotica

uguale rispetto

a quella di

una soluzione

dalla quale

è separata

da una membrana semipermeabile

se una soluzione,

ha una pressione osmotica

inferiore rispetto

a quella di

una soluzione dalla quale

è separata da

una membrana semipermeabile

è una soluzione che

contiene

una quantità

di particelle disciolte

8come sodio e altri

elettroliti)

superiore rispetto

alla soluzione con cui viene confrontato

pi greco= MRT

R= costante del gas

T= T° in K

M= molalità soluzione,

image

la pressione osmotica,

è indicata con

pi greco,

ed un esempio è anche,

la pressione esercitata

dalla colonna

di solvente

la pressione osmotica

è una proprietà colligativa

ed è proporzionale

alla concentrazione molare

del soluto M: pi greco= MRT

R= cost. gas

T°= T° assoluta

si noti l'analogia

tra questa equazione

e quella per

i gas reali,

più evidente

se si tiene conto

che M=n/V,

e quindi:

P= (n/V) RT,

P= MRT

PV= nRT,

esempio:

calcolare la pressione osmotica

di una soluzione

0,02 M di glucosio a 25°C?

pi greco= MRT=0,02 mol/L x 0,0821 L x atm/(K mol) x 298K=0,5 atm

(°K= 25°C + 273= 298°k)

(R= cost gas= 0,821 ((atm x L)/(mol x K))

problema

la pressione in Atmosfera è:

qual'è la pressione

50 ml di soluzione acquosa

contengono 1,08g di

una proteina

e presentano

una pressione di 5,8s mmHg ( mm di mercurio)

a 298°K

molare di

tale proteina?

P= 85 mmHg/ 760 mmHg/atm= 7,70 x 10 alla -3

la concentrazione molare

della proteina:

pi greco= MRT

quindi M= pi greco/ RT=

7,7 x 10 alla -3/ ( 0,0821 (atm x L)/ L x mol) x 268K)=

3, 15 x 10 alla -4 mol/L

il numero di moli

della proteina è:

M= mol/V

qunidi moli= M x V=

3,15 x 10 alla -4 mol/ L x 50 x 10 alla -3 L=

1,58 x 10 alla -5 mol

la massa molare

della proteina è:

Mm= massa/ moli=

1,08g / 1,58 x 10 alla -5 mol=

6,84 x 10 alla 4 g/mol

concentrazione % in massa

percentuale in massa/volume

es) calcola conc. %

in massa/ volume,

di 3 x 10 alla 2ml

di soluzione che

contiene 15,0g di glucosio

m/V%= 15,0g glucosio/ 3 x 10 alla 2 ml soluzione x 100=

5,00% (m/V) di glucosio

formula:

concentrazione= quantità soluto/ quantità soluzione (o solvente)

(m/V)%=g soluto/ ml soluzione x 100

es) calcola g di NaCl

presenti in

5 x 10 alla 2 ml

di una soluzione al 10% (m/V)

10% (m/V)= ? g NaCl / 5 x 10 alla 2 ml di soluzionpe x 100=

?= 50,0 g di NaCl

percentuale in massa / massa

è quanti g di soluto

sono sciolti

in 100ml di soluzione

la più usata,

per miscele solidi,

le cui masse

si ottengono per pesata,

formula:

(m/m)%= g soluto/ g solvente x 100

es)

calcolare la concentrazione

percentuale (m/m)%

di ossigeno presente

in una miscela

gassosa

contenete 20,0g

di ossigeno

e 80,0g

di azoto

(m/m)%= 20g ossigeno/ 80 g azoto) x 100= 20% ossiggeno