Il ruolo durante direzione Albertini e fascismo assunto da Andrea Marchiori, freddo e temuto, controllo si estendeva su ogni minimo aspetto (es, registrare in segreto fattorino l'orario di entrata e uscita giornalisti, dato differenza di impiegati ed operai no cartellino da timbrare).
La sala redazione= ambiente spazioso, con grande armadio a ridosso di parete, e in centro grande tavolo, essenza stessa del Corriere, realizzato pari pari a del Times. L'orologio sempre avanti qualche minuto. Al secondo piano, uffici delle firme più importanti (Barzini, Janni, Civinini, Simoni), le cui scrivanie pulsante che avvertiva il segretario di entrare ufficio per far andar via con un pretesto il visitatore.