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LA GRAMMATICA DI UN'EDUCAZIONE POSSIBILEl - Coggle Diagram
LA GRAMMATICA DI UN'EDUCAZIONE POSSIBILE
l
EDUCATORE ERRANTE
"Sbagliando si impara"
Dai nostri errori si ottengono
spunti di crescita
Si sbaglia per caso ma nell'errore c'è un metodo
esso è frutto di un'intenzione o di una convinzione personale che ci induce in errore
il
FOCUS
è fare di questi errori terreno di apprendimento, crescita e riflessività
Il problema dell'apprendere dall'errore è un tema fondamentale per :
I sistemi
Le organizzazioni
MATTEW SYED: dimostra come in diversi sistemi si raggiungono gradi di efficacia in base alla capacità di valorizzazione dell'errore
Egli mette in luce come i sistemi possono migliorare qualora adottino metodologie di apprendimento dell'errore
Culture di Riferimento
che possono essere:
culture di popoli
culture professionali
culture di singole organizzazioni
"L'errore è un'informazione utile per l'insegnante in seguito per l'insegnato" CIT. Morin E.
Se non è l'allievo a non essere capace di studiare, è l'insegnate a non essere capace di studiare
tramite lo scambio di colpe si perde di vista che
Dall'errore possiamo e dobbiamo imparare
così da quel determinato contesto si può rendere l'errore più efficace un processo di apprendimento e una relazione educativa
bisogna anche interrogarsi sulle condizioni e sulle modalità che facilitano l'approccio
il tipo di errore racconta la cultura e lo stile di chi lo commette
in sintesi bisogna capire cosa racconta l'errore
tenendo in considerazione
Stati emotivi
aspetti scaturiti dall'errore
Contesto
Presupposti
EDUCATORE POLITICO
L’ “educatore politico” è la speranza, guarda al cambiamento, al protagonismo e alla
partecipazione.
Proprio per questo deve avere uno sguardo proiettato al futuro. È agente di cambiamento e vede un potenziale sviluppo nella persona, nei gruppi, nelle comunità e nei contesti sociali
Il grande paradosso sta nel fatto che l’educatore politico è proprio la speranza. Attraverso la
speranza c’è la possibilità di un destino che non è stato già scritto.
È connessa con alla meraviglia e noi dobbiamo educare allo stupore e alla meraviglia, senza i quali
la speranza scompare.
“la pedagogia non è mai neutra essa è sempre segnata da una presa di partito. Gli educatori che
non fanno politica in realtà fanno la politica della sottomissione del più forte” (G. Gilardi)
A tal proposito la politica è considerata nel processo educativo come spinta ideale e valoriale per
costruire cambiamento sociale, giustizia e migliori relazioni tra le persone.
D. Dolci distingue il potere dal dominio.*
Potere: si restituisce il significato della possibilità.
Dominio: come relazione unidirezionale che vuole uno dei due poli passivo.
Educazione “problematizzante”: invita all’esplorazione di sé del mondo e a cercare strumenti per
costruire una propria strada.
l’educatore non solo deve avere una propria visione del mondo immerso all’ interno della società
in cui vive, ma ma deve anche aiutare l’altro ad appropriarsi del mondo in cui vive, lasciargli vivere la propria vita e aiutarlo a disegnarla secondo delle scelte che matura da sé e attua.
P. Freire parla di educazione “depositaria”, nel quale si indica all’altro la via dove inserire il proprio
destino sociale
EDUCATORE APPROSSIMATIVO
il termine approssimativo richiede un'approccio euristico, che parte dall'esperienza per tornare all'esperienza, rimoderando le proprie strategie imparando dagli errori
uscendo dal porto sicuro della co-azione a ripetizione per andare controcorrente
Co-azione a Ripetizione=
Standardizzare ciò che nella relazione umana è unico
La disponibilità dell'approssimazione presuppone 3 qualità
Attitudine alla riflessività: solo attraverso l'esperienza è possibile attuare la rifliessività
importante per ciò sono le
aree di sosta
, per ricalibrare il nostro intervento e riflettere su fatti e sentimenti provocati dall'azione educativa
Nel lavoro educativo, questi spazi vengono sottratti dall'operatività
Accettare gli errori e farne frutto di crescita
Coraggio Di essere '' Vulnerabile'': Non avendo un ruolo che ci protegge in modo infallibile
Educatore Creativo
significa:
costruire nuovi sguardi
assecondare lo stupore e la creatività che permette di riconoscere l'altro e sollecitare in lui la creatività
La creatività
è un potenziale che si può sviluppare in ognuno di noi, superando ostacolo sociali e cultural
L’educazione attraverso la creatività e lo stupore favoriscono la meraviglia dell’incontro con se e il mondo come un qualcosa di non previsto
la
La relazione educativa insieme al processo creativo costituiscono un legame indiscendibile, poiché entrambi ci permettono di guardare la realtà con nuovi occhi e di vederla trasformabile.
Il giudizio, la competitività, l’ansia da prestazione, fissare aspetti/risultati in maniera rigida ostacolano il processo creativo, il quale richiede la possibilità di sbagliare
Fondamentale è il gioco attraverso cui si simula, si inventa, si crea e ci si crea
L’educatore dovrà essere quindi un animatore creativo capace di:
Unire prosa e poesia, scienza ed arte, passione e relazionalità dentro la dimensione del noi, dove la felicità è un qualcosa che si costruisce, qualcosa di cui abbiamo diritto
fare delle crisi delle opportunità
Accompagnare con sguardi fiduciosi e differenti l'altro
Sollecitare la ricerca della bellezza
Vedere la risorsa di giocare con il paradosso
EDUCATORE ARTIGIANO
L'educatore è anche arte per 2 ragioni:
Sia l'arte che l'educazione hanno a che fare con un qualcosa di unico ed irripetibile, come la persone che l'educatore incontra
Bensayang ci ricorda di come, ad oggi, c'è il bisogno di reificare mediante una definizione, un disagio o un comportamento strano
Appena concluso questo processo, l'altro smette di essere una persona unica e irripetibile, diventando un "caso" a cui applicare una terapia
L'educatore, come l'artista, si muove in una dimensione soggettiva e di espressione di se. Infatti per quanto si possano inserire prassi e regole, gli atteggiamenti dell' educatore saranno legati a chi è lui e alle ragioni profonde per le quali egli svolge questo mestiere
La sua sfida è:
è nominare, ovvero aiutare la persona a dare un nome alle cose che accadono e alle sue emozioni
Riconoscere l'umanità e darle un valore
Vedere la storia della persona prima della sua diagnosi significa:
Costruire un paradigma educativo che restituisce alla persona il potere di essere regista e narratore della sua storia
L'educatore non deve appoggiarsi a protocollo standardizzati ed avviare una professione artigianale
Questa "Professionalità Artigianale" si fa forte della sua capacità di gestire la vulnerabilità e l'incertezza della relazione