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I VARI TIPI DI EDUCATORE, MATRICOLE DELLE PARTECIPANTI:
Cirillo…
I VARI TIPI DI EDUCATORE
L'EDUCATORE ERRANTE
La scuola. Nelle scuole molto spesso l'errore viene categorizzato come qualcosa da punire e nascondere, al contrario invece l'errore dovrebbe divenire un'informazione utile sia all'insegnate che all'insegnato.
Pedagogia che stimola: Bisogna conoscere l'errore, comprenderne le cause e l'origine, in modo da passare da una pedagogia che intimidisce ad una che invece stimola alla conoscenza.
Sbagliando si impara.
INEVITABILITA' : L'educatore deve considerare l'inevitabilità dell'errore nelle relazioni umane e nelle professioni educative. Bisogna però imparare a sfruttare gli errori come terreno di apprendimento e di crescita.
Studiare l'errore, per poter imparare dall'errore bisogna analizzarlo:
1- Riconoscere l'errore
2- Individuare chi lo ha commesso (obiettivi ed intenzioni).
3- In quale contesto (storie, cultura).
4- In che momento ( emozioni e stati d'animo)
5- Chi può averlo sollecitato.
6- Quali altri errori simili sono stati già commessi.
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L'EDUCATORE POLITICO
Speranza: l educatore deve avere uno sguardo fisso sul futuro e senza una buona dose di speranza il futuro si sfoca.
Empowerment: educatore agente di cambiamento che non vuol dire cambiare come dice lui, ma attraverso il potenziale di una persona o di un gruppo porta al loro potenziamento.
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Relazione asimmetrica: cioè relazione di potere dove due parti non hanno lo stesso potere. Il modo in cui gestiamo questo potere porta ad una scelta politica autoritaria o generativa.
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Politica ed educazione: hanno un punto in comune la costruzione di un progetto di vita futura individuale o collettiva. Il rapporto che di crea con la comunità e con i cambiamenti sono quelle connessioni dov’è politica ed educazione diventano un unica cosa.
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L'EDUCATORE CREATIVO
CREATIVITÀ
Ultimo ingrediente necessario per equipaggiare il nostro educatore. Essere un educatore creativo significa nello stesso tempo costruire nuovi sguardi, vedere la realtà da più punti di vista, assecondare lo stupore e la curiosità che gli permette di guardare l'altro oltre li suo personaggio e essere capaci di sollecitare e favorire l'emersione della creatività.
La creatività come la relazione educativa ci permette di perturbare le acque calme della vita quotidiana, e ci offre un nuovo sguardo alla realtà, consentendoci di trasformarla ai nostri occhi. La creatività ci dà l'opportunità di incontrare i nostri desideri e le nostre soggettività
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Potenziale: può fiorire in ognuno di noi, rendendoci capaci di superare ostacoli culturali e sociali legati ai modelli educativi che inaridiscono le capacità creative delle persone.
Stupore: può favorire la meraviglia di un incontro inedito con sé e con il mondo come qualcosa di non già decodificato e previsto.
Gioco: può essere simulato e inventato. Tutti abbiamo bisogno di sollecitare il gioco. Schiller diceva < L'uomo gioca unicamente quando è uomo nel senso pieno della parola ed è pienamente uomo quando gioca>
Animatore creativo: non trasmette un sapere o un comportamento preconfezionato, non è un ammaestratore, si tratta di un adulto che è capace di accompagnare l'altro e di fare delle crisi delle possibilità.
Bellezza: L'educatore creativo è colui che sa sollecitare la ricerca della bellezza, il gusto per l'esplorazione estetica del mondo.
L'EDUCATORE ARTIGIANO
Nominare: bisogna sottolineare l'importanza di i segnare alle persone a nominare le cose che gli accadono ma anche i sentimenti e le emozioni che provano. In modo da creare un paradigma educativo diverso capace di dare alla persona un maggior potere di essere regista e narratore della sua storia futura.
Patologizzazione del disagio sociale: viene criticata la patologizzazione del disagio sociale. Questa tendenza sposta le problematiche sociali e le carenze educative su criteri clinici anziché affrontarli come questioni sociali ed educative.
Arte: Consideriamo l'educazione un'arte perché si occupa di qualcosa di unico e irripetibile, L'educatore come l'artista si muove in una dimensione soggettiva ed espressiva di se
Professionalità artigianale : l'educatore deve avere una professionalità artigianale ovvero una consapevolezza di sé, dell'altro e del contesto in cui la relazione è immersa. L'educatore deve saper aderire plasticamente ai contesti e alle storie delle umanità v arie che incontra.
Rischio: C'è il rischio che gli educatori si concentrino troppo sulla specializzazione e sulla tecnica, perdendo di vista l'umanità e la comprensione emotiva. L'educazione non deve essere vista come una professione ma come un'arte che richiede la capacità di comprendere e connettersi con gli altri.
Comprensione emotiva: Si tratta di una qualità umana fondamentale per gli educatori. Il dominio della ragione e la routine indeboliscono la capacità di comprendere emotivamente gli altri.
La sfida dell'educazione: la vera sfida è la relazione tra gli individui, l'educazione richiede la capacità di connettersi emotivamente agli altri e di comprendere le loro esigenze e i loro bisogni. Un'eccessiva enfasi sulla tecnica può portare alla perdita di questa capacità
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MATRICOLE DELLE PARTECIPANTI:
- Cirillo Mariafrancesca 111012120
- Giovanna Aspreno 111011973
- Antonietta Grimaldi 111011880
- Angiolino Assunta 111011927
- Raffaela De Marinis 111011694