Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
1.CHE COSA E' LA MEMORIA? - Coggle Diagram
1.CHE COSA E' LA MEMORIA?
PERCHE' ABBIAMO BISOGNO DELLA MEMORIA?
Il caso di Clive
Bravissimo musicista che contrae un'infezione cerebrale che gli causa un'encefalite. Una volta riacquistata coscienza, mostrava un'amnesia profonda. Interpretava la sua condizione supponendo di avere appena ripreso coscienza, non riusciva a tenere in mente un'informazione per più di qualche secondo. Sapeva chi era ed era in grado di rievocare a grandi linee la sua vita passata, ma ne ricordava pochi dettagli. L'amnesia aveva reso Clive quasi del tutto inabile, era incatenato in un eterno presente. C'era una parte della sua memoria che sembrava essere risparmiata: quella concernente la musica
cosa ci dice il caso di Clive sulla memoria?
importanza della memoria
la memoria è connessa all'autonomia
la memoria è distinguibile dall'intelligenza
ci sono differenti funzioni di memoria
Il caso di Foer
Memorie eccezionali - "L'arte di ricordare tutto"
cosa ci dice il caso di Foer sulla memoria?
memoria e strategie
memoria e conoscenze
training di memoria
QUANTI TIPI DI MEMORIA CI SONO?
con l'accrescersi dell'influenza dell'approccio cognitivo, l'idea di un singolo sistema di memoria basato su associazioni stimolo-risposta fu lasciata cadere in favore dell'idea che fossero all'opera due, tre o forse più sistemi di memoria
negli anni sessanta il quadro generalmente accettato vedeva un informazione proveniente dall'ambiente, elaborata dapprima da una serie di sistemi di memoria sensoriale, che si possono immaginare come un'interfaccia fra la percezione e la memoria; da qui, l'informazione passa in un sistema temporaneo di memoria a breve termine, e poi viene registrata nella memoria a lungo termine
una versione rielaborata, particolarmente influente di questo modello fu proposta da Atkinson e Shrffrin nel 1968 e prese il nome di MODELLO DUALE
MEMORIA SENSORIALE
MEMORIA ICONICA
Neisser diede questo nome al sistema di memoria visiva a breve termine
Gli esperimenti di Sperling con le matrici, 1960: presentava per breve tempo una matrice di dodici lettere (3 righe di 4 lettere ciascuna) e poi chiedeva ai partecipanti di rievocare più lettere possibile. I partecipanti di solito erano in grado di ricordare 4-5 lettere correttamente
per sfuggire al problema dell'oblio al momento della rievocazione, una possibilità consiste nel presentare la stessa matrice ma chiedere di elencare le lettere di una sola delle righe senza dire in anticipo quale; questo richiede la codifica dell'intero insieme
per indicare la riga da rievocare, Sperling si serviva di un segnale acustico: un tono alto per la riga superiore, un tono medio per quella in mezzo, un tono basso per quella inferiore
elevata capacità ma rapido decadimento
successivamente è stato studiata la presentazione di un campo luminoso o scuro prima e dopo le lettere
è stato dimostrato sperimentalmente che quanto maggiore è la luminosità durante quell'intervallo di tempo, tanto peggiore è la prestazione; ciò significa che la luce, in qualche modo, interferisce con la traccia mnestica, crea il cosiddetto MASCHERAMENTO
MEMORIA ECOICA
magazzino di memoria sensoriale di breve durata del sistema uditivo
MEMORIA A BREVE TERMINE
La MBT è una funzione mnestica per il mantenimento di limitato materiale verbale e visuospaziale
ha capacità e durata limitate (pochi secondi, 7+-2 unità)
mantiene l'ordine di presentazione degli stimoli
la perdita dell'informazione avviene per decadimento
la strategia utilizzata è la reiterazione sub-vocalica
MEMORIA DI LAVORO
è un sistema mnestico adibito al temporaneo mantenimento e elaborazione di materiale verbale e visuospaziale.
in letteratura sono presenti numerosi modelli di ML, uno dei più conosciuti e usati come riferimento teorico è quello di Alan Baddeley
MEMORIA A LUNGO TERMINE
permette di conservare un numero elevato di conoscenze in modo permanente
informazioni mantenute tramite organizzazione
capacità ampia, forse illimitata
perdita di informazioni per interferenza
oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di accesso alla informazioni
all'interno della MLT esistono dei sistemi di memoria specializzati nella ritenzione di informazioni di natura differente
memoria procedurale, sapere come: conoscenze sul come svolgere attività e compiti vari
memoria fattuale, sapere cosa: insieme delle conoscenze individuali
memoria episodica, conoscenze di eventi o episodi: si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spaziotemporali che specificano dove e quando si è verificato un certo evento, è organizzata cronologicamente
memoria semantica, conoscenze di parole, concetti e le loro relazioni reciproche, simboli: si riferisce a conoscenze astratte e generali, le informazioni non sono specificate da coordinate spazio-temporali, organizzata in modo tassonomico e associativo
esiste un'altra distinzione nella MLT
memoria esplicita: fa riferimento alle situazioni che associamo all'uso della memoria
sapere di sapere
si ricorda qualcosa deliberatamente o si è consapevoli di ricordare
memoria implicita: l'apprendimento è avvenuto ma non si traduce in ricordi espliciti
sapere senza sapere
il comportamento è influenzato da eventi passati ma senza consapevolezza
TEORIE, MAPPE E MODELLI
negli scorsi anni 50, molti pensavano che le teorie psicologiche dovessero somigliare alle teorie fisiche
nella nostra concezione, la teoria è paragonabile a una mappa: le teorie sintetizzano ciò che sappiamo in una forma semplice e strutturata che ci aiuta a dare un senso alle nostre conoscenze. Una buona teoria ci aiuta a porre nuove domande, e queste, a loro volta, ci aiutano a scoprire nuovi aspetti di ciò che stiamo studiando. Im modo in cui è fatta una teoria dipende dalle domande cui vogliamo rispondere
nel caso delle teorie psicologiche, teorie differenti adottano livelli di spiegazione diversi e sono incentrate su aspetti disparati
COME POSSIAMO STUDIARE LA MEMORIA?
un po' di storia...
i tentativi di comprendere la memoria umana risalgono all'antica grecia:
SIMONIDE, 556 - 468 a.C., fu il primo a utilizzare la mnemotecnica dei loci
ARISTOTELE, 384-323 a.C., studiò la formazione delle associazioni, i meccanismi della memoria che sono alla base dell'apprendimento e della sua utilizzazione
GALTON, 1822-1911, interessato alle differenze individuali nelle facoltà mentali, primo a studiare sperimentalmente le immagini mentali
bisogna andare oltre l'introspezione, ma come?
HERMAN EBBINGHAUS, 1850-1909, studiò l'apprendimento di materiale privo di significato e descrisse i modi della dimenticanza
IVAN PETROVICH PAVLOV, 1849-1936, introdusse e sistematizzò lo studio del condizionamento
FREDERICK CHARLES BARTLETT, 1886-1969, mise in luce gli aspetti ricostruttivi e ingannevoli della memoria
EDWAED CHACE TOLMAN, 1886-1959, illustrò gli aspetti cognitivi implicati anche negli apprendimenti, apparentemente semplici, di comportamenti
LA MEMORIA FUORI DAL LABORATORIO
il contributo delle neuroscienze
tecniche di imagin
genetica comportamentale