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STILI EDUCATIVI, Mappa elaborata da: - Coggle Diagram
STILI EDUCATIVI
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L'educatore errante
Secondo l’educatore errante si sbaglia per caso ma nell'errore si trova in realtà un senso: non è semplicemente frutto di una disattenzione, ma di un'intenzione o di una convinzione personale implicita che ci induce all’errore
L'errore viene messo al centro di un percorso di riflessione che ci permette di estrarre quante più informazioni e innovazioni per il futuro
L’errore deve essere riconosciuto, osservato, non deve essere trasformato in colpa, anzi bisogna cercare di capire cosa ci racconta quell'errore:
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quali altri errori simili abbiamo commesso in passato e quali aspetti positivi ne sono comunque scaturiti malgrado l'errore
Il punto dunque non è non commettere errori, ma fare di questi delle occasioni di apprendimento, crescita e riflessività.
L'educatore politico
L'educatore politico guarda al cambiamento, al protagonismo e alla partecipazione, per questo deve avere uno sguardo ben piantato nel futuro
Parte fondamentale degli strumenti dell'educatore politico, accanto alla maieutica e allo spirito di giustizia, è la speranza
Secondo l’educatore politico l'educazione ha alla base una logica politica, un'idea di società e di democrazia
La relazione educativa proprio in quanto relazione asimmetrica è anche una relazione di potere, nel senso di una relazione tra due parti che non hanno un ugual potere
Il modo in cui si costruiscono insieme le regole o le si impongono, li rapporto che si propone con i bisogni, i diritti, i desideri, con la comunità e con i cambiamenti sono tutte terre di mezzo dove la politica e l'educazione non solo si incontrano ma diventano un corpo unico e complesso
L'educatore creativo
L'educatore creativo è colui che sa costruire nuovi sguardi, vedere la realtà da più punti di vista
La creatività è sinonimo di una mente sempre al lavoro, sempre a far domande e scoprire problemi
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La creatività attraverso il gioco, si inventa, si crea e ci crea
è qualcuno che sa sollecitare la ricerca della bellezza, il gusto per l'esplorazione estetica del mondo e coniugare prosa e poesia
L'educatore creativo si trasforma in animatore creativo, colui capace di accompagnare l'altro e vedere la risorsa e le possibilità
L'educatore artigiano
Risponde al problema dell'uso spropositato o eccessivo di norme, protocolli e tecniche pensate non per la persona ma per il tipo o la diagnosi
L'arte e l'educazione sono uniche e irripetibili, così come lo è la persona
Spesso invece di lavorare con la persona si tende a reificare, trasformandola in un "caso"
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Dato che l'educazione è un arte, nonostante l'uso di protocolli il suo lato soggettivo resta intatto
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