La seconda> articoli di varietà, romanzi a puntante, rubriche fisse.
La terza cronaca nazionale e milanese, fatti giudiziari, attività teatrale...
La quarta> avvisi economici e pubblicità.
I vari spazi, rubriche, argomenti> facilmente individuabili perché collocati nella stessa posizione e, l'aumentare pagine, è più impellente garantire l'ordine, adottando sottotitoli e sommari.
Il Corriere=fornire livelli diversi di approfondimento e interesse, vedendosi adatto a imprenditori del Nord così come casalinghe del Sud: educare ed informare> due imperativi di Albertini (secondo Gramsci ragione del successo giornale= intento di elevare cultura nazionale adottando veste borghese e popolare al contempo).
Rapidissimi cambiamenti: se 1901 il Corriere ancora Ottocentesco (pochi titoli a più colonne, rubriche fisse, romanzo d'appendice), 1902 spazio maggiore ai corrispondenti esteri (l'intento sprovincializzare il Paese) e agli argomenti leggeri, sport oltre all'approfondimento culturale, collocato stabilmente terza pagina seguendo l'esempio "Giornale d'Italia" di Bergamini.
Cambiamenti sostanziali anche alla composizione stessa delle pagine, uso appropriato di grassetto, corsivo, maiuscolo e minuscolo. Fondamentali in prima pagina> grandi titoli ad effetto, più piccoli e densi pagine successive.
Altra novità> pubblicazione di fotografia (castello di Windsor, in occasione viaggio dei sovrani inglesi), ma il quotidiano rimane restio a mettere foto in prima pagina=alto costo incisioni, resa per altro scadente, sia no concorrenza al giornale illustrato della domenica. Persino la Grande Guerra più raccontata che rappresentata.