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apparato locomotore in generale - Coggle Diagram
apparato locomotore in generale
le ossa
fino a 206
costituite principalmente da tessuto osseo
spugnoso; formato da sottili trabecole intrecciate dove il midollo osseo provvede all'emopoiesi
compatto: più denso e omogeneo
possono essere pai o impari
classificate in
lunghe (prevale la lunghezza)
due estremità o epifisi
prossimale e distale. sottile strato esterno di osso compatto che contiene osso spungoso
superfici articolari rivestite da cartilagine
corpo o diafisi
principalmente osso compatto, vi si trova il canale midollare che contiene i vasi nutritizi per l'osso, midollo non attivo e grasso
metafisi
carilagine tra diafisi ed epifisi, permette l'allungamento dell'osso sotto stimolazione di ormoni come il GH, termina a 18-20 anni
piatte (prevalgono 2 dimensioni su 3)
es. le tipiche ossa del cranio
superfici di osso compatto con intermedio spugnoso
ossa corte (le 3 dimensioni sono pressoché uguali)
di solito costituite da osso compatto che delimita un abbondante nucleo di spugnoso
es. ossa del carpo e del tarso
pneumatiche (nella loro architettura sono comprese cavità di vario volume che comunicano con l'esterno, contengono quindi aria)
es. le ossa della faccia (mascellare che contiene il seno mascellare che comunica con le cavità nasali)
superfici interne delle cavità scavate sono rivestite di mucosa
la superficie è rivestita dal periostio e da cartilagine articolare sulle superfici articolari
periostio: membrana connettivale molto vascolarizzata e innervata
strato superficiale fibroso
strato profondo ricco di cellule, con rete capillare fitta
provvede a nutrire, formare, accrescere e rinnovare l'osso
le articolazioni
dispositivi che congiungono 2 o più ossa, assicurandone stabilità e mobilità eventuale
vengono classificate in base a mobilità, architettura, rapporti con le ossa
articolazioni per continuità o sinartrosi (un tessuto si interpone tra i capi ossei rendendoli solidali e creando una continuità tra le due ossa)
un base al tessuto coinvolto si dividono in:
sindesmosi
connettivo fibroso
a partire dalle sindesmosi si realizzano le suture (es. tra le ossa del cranio)
sutura armonica
quando i margini di due ossa piatte sono lineari (es ossa nasali)
sutura dentata
margini frastagliati e ingranati fra loro (es sutura coronale)
sutura squamosa
margini a contatto tagliati a sbieco (es sutura tempoparietale)
sutura a tenone
margine incavato con un altro che si adatta a esso per incastro (es il vomere con la lamina perpendicolare dell'etmoide)
sincondrosi
cartilagineo
sinostosi
osseo
sinfisi
la struttra intermedia è una fibrocartilagine (sinfisi pubica)
gonfosi
incastro delle radici dei denti negli alveoli
articolazioni per contiguità o diartrosi
in rapporto alla forma delle superfici articolari delle ossa che vengono a contatto si distinguono in:
Enartrosi o sferartrosi
le superfici articolari corrispondono a un segmento di sfera cava da un lato e convessa dall'altro
dotate di ampio movimento e perciò dette anche pluriassiali (es art. coxofemorale)
condiloartrosi
le superfici hanno forma elissoide
movimenti più limitati (es art. temporomandibolare)
ginglimi
superfici a forma di cilindro, si muovono ruotando secondo il loro asse maggiore
ruotando secondo asse maggiore, mantenendosi paralleli (ginglimo laterale)
variando l'angolo (ginglimo angolare)
Articolazione a sella
è una condilartrosi modificata, le superfici sono una concava in una direzione e una convessa in un'altra, movimenti su 2 assi
es. articolazione carpometacarpica
artrodie
superfici pressoché piane con funzione di scivolamento
i segmenti ossei che entrano in contatto nelle diatrosi sono collegati da una sere di strutture connettivali dette apparato capsulolegamentoso
capsula
membrana connettivale estesa tra i capi ossei
un manicotto di tessuto connettivo denso, il quale s'inserisce circondando le superfici articolari ossee in connessione, rivestendo interamente l'articolazione.
strato esterno,che costituisce la capsula fibrosa. Collegato direttamente al periostio
intermedio,di natura adiposa, che funge da isolante termico e protegge le articolazioni da lesioni dovute alla temperatura esterna.
strato interno, che corrisponde alla membrana sinoviale, che concorre a delimitare la cavità articolare riempiendola di liquido sinoviale
liquido viscoso, leggermente basico (pH 7,5-8), contenente globuline, glucosio, elettroliti e cellule di sfaldamento
legamenti
nastri di connetivo denso, forma e consistenza variabile, tesi tra i capi ossei. Rinforzano l'articolazione e ne limitano la mobilità
intracapsulari, situati dentro il cavo articolare (es. il rotondo del femore)
extracapsulari, addossati alla membrana fibrosa, di cui sono un'inspessimento
a distanza, non hanno rapporti con la capsula
eventuali dischi e menischi
cuiscinetti di fibrocartilagine rivestiti dalla ialina
sono presenti nelle diartrosi laddove le superfici articolari non sono congruenti
se hanno forma di disco si chiamano dischi articolari e dividono la cavità articolare in due parti
se sono incompleti si chiamano menischi
si parla di labbro glenoideo quando sul contorno di una superficie articolare si trova un orletto di cartilagine fibrosa (es. cavità glenoidea della scapola)
I muscoli
parte attiva dell'apparato locomotore
formati da tessuto muscolare striato per la parte del ventre muscolare e da tessuto connettivo denso per la parte tendinea
i tendini connettono il muscolo alle ossa, possono presentarsi come cordoni e nastri o come lamine e membrane fibrose (aponeurosi)
si possono distinguere in base alla forma e all'organizzazione delle fibre
fusiformi (fasci paralleli), mono o plurigastrici
muscoli pennati e monopennati (fasci obliqui)
muscoli larghi (si inseriscono sullo scheletro tramite aponeurosi)
orbicolari
sfinteri (fibre ad anello)
si possono classificare in base al tipo di movimento che attuano
flessori ed estensori
adduttori e abduttori
pronatori e supinatori
rotatori
relativamente alla modalità di inserzione sul muscolo si definiscono agonisti quando collaborano allo stesso movimento e antagonisti quando si instaura un'azione di contrasto