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SDG 10 - Coggle Diagram

- - - - ma Besozzi indagò= conclusione che quella pubblicata sui quotidiani>finzione smascherando verità ufficiale ipotizzando esistenza versione alternativa che corrisponde a verità dei fatti secondo cui il bandito no ucciso dalle forze dell’ordine ma dal suo cugino guardaspalle, ma le forze dell’ordine se ne sono presi il merito, Besozzi titola questo pezzo ‘di sicuro c’è solo che è morto’.
- - - - È un giornale rappresenta modello al quale si ispirano altri settimanali adottando ricetta fotografica del giornalismo visivo per immagine che differenzia il settimanale dal quotidiano dell’epoca. ‘Panorama’ >riprendere questa ricetta vincente ispirandosi al panorama americano> articoli brevi sintetizzato in poche righe. Inizialmente come mensile e articoli sulla stampa straniera di cui pubblica traduzione. Espresso e panorama i quotidiani che in questi anni più successo e competeranno di più tra loro.
- - - - I settimanali metà anni 50 rivolgersi allo stesso publico televisivo> essendo stampa illustrata il pubblico televisivo riesce ad approcciarsi senza soffrire conseguenze di scoglio culturale a questo genere di contenuti illustrati che richiamano rivoluzione televisiva. Questo contribuisce allargare la distinzione tra quotidiani e settimanali: i primi> crisi mentre i secondi trarre benefici da televisione per la loro diffusione. Pubblico legge settimanali e non quotidiani. Mancata innovazione che no su stampa quotidiana si verifica su settimanali che diventano i veri giornali popolari, i veri prodotti giornalistici di massa rivolti a pubblico popolare e si muovono secondo logiche di tipo commerciale.
      - I quotidiani rimangono grigi mentre i settimanali con il colore. Questo no tendenzialmente sul fronte della stampa quotidiana salvo un eccezione rompe uniformità e conformismo quotidiani anni 50= viene definito il primo quotidiano italiano secondo dopoguerra nato 1956, il Giorno. Quotidiani milanesi, Milano come capitale di sperimentazione in campo giornalistico, anche secondo dopoguerra la rivoluzione editoriale riparte da Milano, il giorno nasce a Milano. =prodotto rivoluzionario e percepito/atteso/temuto come tale, il direttore> Missiroli. Giornalismo di notizie, commento e opinione.
      - Missiroli temeva nascita di questo giornale, potenziale competitor del corriere, avverte rischio di concorrenza su un terreno nuovo per il quale il corriere il primato. Rottura sul piano giornalistico perché il giorno= giornale diverso rispetto altri= formato non è più grande ma tabloid> ridotto. Anche impostazione grafica della prima pagina> veste rinnovata, rispolvera vecchio tentativo di pagina a vetrina in cui i vari pezzi soltanto anticipati o con il titolo o con poche righe, di pezzi la cui prosecuzione girano all’interno del giornale.
        
        Nella prima pagina di un quotidiano che si presenta a vetrina> gli articoli interessanti in anteprima. Titolazione a effetto sensazionalistica> es caratteri ingranditi e titolo per colpire l’occhio del lettore>impatto visivo, c’è più la visione di giornale che si rivolge a spettatore. I pezzi del giorno mediamente più brevi e concise, un numero di righe inferiore rispetto quotidiani dell’epoca. Si abolisce l’editoriale= l’articolo di fondo che sostituito da altro pezzo giornalistico= ‘situazione’, pezzo firmato dal direttore del quotidiano. Scomparsa terza pagina, l cultura ridimensionata e sostituita da altri contenuti che si collocano più in sintonia con spettatore dell’epoca> contenuti di carattere cronachistico/sportivo.
        
        Linguaggio semplificato/snello/immediato. Pubblicazione inserto quotidiano, il giorno pubblica inserto che correda e integra notizie pubblicate sul quotidiano= supplemento stampato in rotocalco= sfida che si avvale ricetta giornalistica dei settimanali di attualità e varietà, abbina inserto che è un settimanale ma esce tutti i giorni portando a lievitazione dei costi. Alle spalle di un giornale cosi ricco nell’offerta= nuovo> editore particolare, Cino del Duca, editore rientra in Italia facoltoso in grado di sostenere impresa di queste dimensioni. Il vero editore alle spalle e finanzia e utilizza il duca come figura in cui si nasconde> Enrico Mattei,> azienda petrolifera di stato che non può figurare palesemente come editore di giornale.
        
        Mattei dietro le quinte. Necessità di sostenere gli interessi economici di cui l’ENI si rende garante, ENI intrattiene rapporti economici e politici in questo periodo> paesi produttori di petrolio stranieri portando politica estera distaccata rispetto a instaurata dal governo italiano. ENI entra in contrasto con politica estera italiana ma anche con interessi delle compagnie petrolifere di provenienza americana, Mattei affiancare al proprio gruppo di stato un quotidiano che portavoce, il giorno perciò rispecchia sudditanza rispetto ai poteri forti politici ed economici che è la consuetudine italiana. Il giorno rispecchia interessi di gruppo economico forte che è statale e pubblica. Linea politica del giorno riflette politica industriale dell’ENI.
        
        Sono queste le coordinate politiche dell’eni e del giorno. Per Mattei e il giorno no politica estera senza politica energetica la quale garantire autonomia dell’Italia come soggetto internazionale> vocazione politica che si riflette nel quotidiano, linea di politica estera ma anche di politica interna, apertura a sinistra con coinvolgimento di partito socialista insieme a democrazia cristiana, sostiene l’apertura a sinistra maggioranza di governo. Il giorno guadagna per tutte queste cose l’opposizione della grande stampa italiana che conduce campagne che denunciano dipendenza occulta del giorno rispetto al suo editore.