Gli Idilli bucolici

Definiti merae rusticae

Dal grammatico Servio

"prettamente campestri"

Dieci componimenti, da I a XI (tranne il II)

TIRSI (I)

Personaggi:

anonimo capraio

pastore di nome Tirsi

Argomento: saga di Dafni

giovinetto morto per amore, dietro cui si cela forse un'antica divinità della vegetazione (sul tipo di Adone)

Virgilio ispirò la sua X ecloga

la SERENATA (III)

di carattere monodico

il pastore Titiro intona un 'a solo' a Amaryllis

i PASTORI (IV)

colloquio tra Batto e Coridone, due mandriani

privo della struttura ambea

IL CAPRAIO E IL PECORAIO (V) e i PASTORI POETI (VI)

struttura ambea

personaggi:

botta e risposta di due versi ciascuno

Comata

Lacone

Morsone, taglialegna che funge da giudice

presente solo nel V

amore tra Polifemo e la ninfa Galatea

parallelismo antitetico

uno descrive le avances della ninfa al Ciclope

l'altro intona il canto d'amore di Polifemo

con la tecnica della persona loquens

le TALISIE (VII)

ambientato a Cos durante le feste Talisie

protagonisti:

pastore Simichida

espone in prima persona le vicende (probabilmente lo stesso Teocrito)

capraio Licida

i due si incontrano nell'ora del meriggio, lungo una strada di campagna.
Licida fa un'enunciazione (canoni callimachei).
Seguono i boukoliasmoi strutturate in base alle corrispondenze antitetiche.


Al termine Licida dona il suo bastone da capraio, segno d'investitura poetica, all'avversario. L'idillio si conclude con una descrizione della festa

quello di Licida: propemptikon per Ageanatte in partenza per Mitilene

Simichida: canta gli infelici amori suoi e dell'amico Arato, esortandolo a non lasciarsi più tormentare dall'amore per i fanciulli

i MIETITORI (X)

ambientazione georgica

struttura ambea

personaggi:

Buceo

Milone

lamento d'amore

inno alla fatica del contadino con frecciate ironiche

all'amico, fiacco per la passione amorosa

al fattore che lesina cibo e bevande ai mietitori

il CICLOPE (XI)

indirizzato a Nicia (medico)

esortazione a servirsi della poesia come farmaco per il mal d'amore

utilizza come esempio il canto di Polifemo a Galatea

con effetti di involontaria comicità (si rammarica per non essere nato con le branchie da poter raggiungere la ninfa nelle profondità marine)

struttura dialogica, spesso con funzione agonale

pastori e mandriani gareggiano contrapponendo l'uno all'altro i propri canti bucolici

struttura ambea (botta e risposta)

ciascuno dei contendenti cerca di riprendere temi e motivi contenuti nel canto avversario