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IL TEMPO
ALTRI FILOSOFI
ZENONE
IL TEMPO E' UN'ENTITA'
per Zenone il tempo è un entità che ricorre molto spesso nei suoi celebri paradossi, soprattutto in quello di Achille e la tartaruga: Zenone voleva sostenere come il tempo fosse un entità inferiore rispetto alla logica.
Infatti sosteneva che anche se Achille fosse stato molto più veloce della tartaruga non l'avrebbe mai potuta raggiungere se essa fosse partita da un punto differente rispetto ad Achille, in ogni qualsiasi caso, perchè mentre Achille percorre la sua strada la tartaruga si sposta e pur se si avvicina a essa, non vi potrà mai giungere.
ARISTOTELE
Per Aristotele, invece, è la misura del movimento secondo il "prima" e il "poi", per cui lo spazio è strettamente necessario per definire il tempo. Solo Dio è motore immobile, eterno e immateriale.
Aristotele, pertanto, usa il tempo come l'elemento che definisce ciò che è divino e ciò che è materiale : il tempo passa per le entità materiali, ma non per quelle divine poichè sono soggette all'unicità dell'incorruttibilità.
PLATONE
Anche per Platone il tempo rappresentò un importante argomento da trattare. Contrariamente a Zenone, egli si avvicinò alla concezione di Parmenide del tempo, come entità "ex tempum" : famosa è la definizione che ne diede; il tempo è "l'immagine mobile dell'eternità".
HENRI BERGSON
TEMPO DELLA SCIENZA
-il tempo cronologicamente ordinato, che possiamo calcolare e misurare attraverso le cifre esprimendo passato, presente e futuro. È una successione misurabile di istanti tutti uguali, raffigurabile su una linea retta come un insieme infinto di punti. È il tempo degli orologi.
Per Bergson l'idea di tempo 'scientifico', omogeneo e reversibile, quantitativo e calcolabile, che si limita a riprodurre l'idea dello spazio geometrico, deve essere rifiutata poiché totalmente inadeguata in quanto ciò che viene misurato non è l'intervallo di tempo in sé, ma solo una porzione di spazio.
Questo porta al fatto che "se tutti i movimenti dell'universo si producessero due o tre volte più rapidamente non ci sarebbe nulla da modificare nelle nostre formule, né nei numeri che vi facciamo entrare".
Secondo Bergson, il nostro modo usuale di concepire il tempo come una successione di istanti della stessa durata, basato sul movimento delle lancette dell’orologio, è il frutto di un’operazione dell’intelletto, che “spazializza” il tempo, ossia lo concepisce come un corpo fisico e lo divide in segmenti uguali
TEMPO DELLA COSCIENZA
-si tratta del nostro tempo interiore, ovvero una dimensione temporale personale, senza orologio. È come un gomitolo che si srotola e arrotola dove il passato confluisce nel presente grazie alla memoria (=coscienza).
Attraverso la memoria riportiamo alla superficie vissuti del nostro passato che ci servono per la vita presente: ciò che è custodito nel nostro spirito, la vita dello spirito, diventa azione sul mondo.
Questa durata interiore è l’autentica temporalità, mentre il tempo della scienza è una costruzione intellettuale.
EINSTEIN
L'illusorietà del concetto di tempo che si comprime e si dilata a seconda del sistema di riferimento
LA TEORIA DELLA RELATIVITA'
-La relatività spiega che, a seconda del sistema di riferimento, due eventi possono essere simultanei o no
ES: due luci che si accendono su un treno e che per un osservatore esterno sono simultanee, mentre vengono prima l’una e poi l’altra per un passeggero che si allontana da uno dei punti dove è emessa la luce e si avvicina all’altro.
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