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Ambone - Riassunto Dictionaire D'Archeologie Chrétienne, Riti e Ambone…

- - - - Ciò che è in dubbio che i lettori avevano un meuble (mobilio), chiamato pupille, pulpitum, per collocare il libro
- - - - Il diacono procede insieme al suddiacono e riceve il Vangelo, e lo alza davanti ai suoi occhi, accompagnato poi dagli accoliti con candele accese, sale sui gradini dell'altare, per entrare lì in mezzo ai membri del clero
        
        Poi salendo al centro dell'altare pone il Vangelo e scendendo si china al ultimo gradino, il libro sarà in cima a se stesso come portante, dopo di questo va nel luogo nel quale verrà cantato il vangelo, sia quel luogo o il piano del coro
- - - - Il pontefice lascia la cattedra e il diacono si china verso di lui e pronuncia delle parole, poi il vangelo viene letto in questo momento e tutti stanno in soggezione e riverenza, fatto ciò il diacono nell'ambone dice: Recitiamo il Kyle eleison (preghiera signore abbi pietà)
- - - - Il lettore in piedi tra il clero e il popolo sull'alto leggeva i libri dei sedici profeti, secondo il loro rango, liturgie greche un po' confuse attribuite ai vescovi; San Basilio, san Giovanni Crisostomo
- - - - Giunti all'ambone gli accoliti si separano per far passare tra i due suddiaconi il diacono con il Vangelo
        
        Poi i suddiaconi salgono da un lato dell'ambone e scendono dall'altro al piede del gradino della scala di discesa
        
        Il suddiacono che gli sta vicino pone il braccio sinistro, poggia il Vangelo, indica al diacono dove leggere o il diacono pone il Vangelo sul leggio e canta
        
        Il diacono dopo aver cantato, scende dall'ambone, il suddiacono che sta di fronte a lui riceve il Vangelo, tenendolo davanti a terra lo fa baciare dal vescovo e dal sacerdote
- - - - E' oggi diviso in due parti una parte eretta nella Chiesa di San Giorgio l'altra nella Chiesa di San Panteleleimon
    - - I greci raccontano che dall'alto di quell'ambone, che chiamano "Il pulpito di San Paolo", egli annunciò il vangelo agli abitanti di Salonicco, però lo stile di questo ambone non permette di prendere sul serio tale leggenda
    - - La circonferenza era di 4 m 15, la lunghezza uniforme non inferiore ai 1 m 70.
      - Il diametro era il luogo d'accesso ai gradini dell'ambone distribuiti in scalinate laterali, composte da sei gradini stretti ma sopraelevati
      - Anche il monumento doveva poggiare su un basamento
    - - Su tre livelli:
        
        1° piano inferiore; arcate e personaggi
        
        2° formata dai timpani compresa tra gli archivolti delle arcate
        
        3° fasce di fogliame intervallate tra coppe e uccelli
      - Il piano inferiore è ben conservato, visibili le scene; nella prima cercano Cristo, nella seconda lo adorano
        
        Le arcate sono a conchiglia, le colonne sono di stile di transizione, gli archivolti sono ornati da doppio cornicione
    - - La datazione sembra non essere posteriore di molti anni all'Arco di Costantino eretto a Roma e tra quello di Galerio
  - - - Luogo:
        
        Ravenna
      - Committente:
        
        Vescovo Agnello
      - Descrizione:
        
        L'iscrizione: "SERVVS XPI AGNELLVS. EPISC HVNC PYRGVM FECIT"
        
        La decorazione è costituita da una scacchiera, ciascuna delle quali contiene un animale, questi animali sono disposti per zone e sono rivolti verso il centro
        
        La disposizione degli animali, dal basso verso l'alto:
        
        1°area: Pesci.
        2° area: Anatre.
        3° area: Colombe.
        4° area: Cervi.
        5° area: Pavoni.
        6° area: Agnelli.
        
        Questo tipo di decorazione era molto in voga a Ravenna, forse vi si attribuiva un'intenzione simbolica;
        
        Gli animali sembrano disposti secondo il posto che occupano nella creazione
        
        Si sale così dallo stato liquido alle regioni dell'aria con una gradazione quasi impercettibile e abbastanza ben eseguita
      - Data:
        
        VI secolo
      - Fonti archeologiche:
        
        L'ambone è stato mutilato nel XVII; le scale sono scomparse così come il coronamento - dal Dictionaire D'archeologie Chretiénne
        
        L'ambone o Pyrgus (a torre), è stato restaurato da Rohault de Fleury che adotta le seguenti misure:
        
        altezza 3 mt
        
        altezza di grado 2 mt
        
        lunghezza 650 mt
        
        diametro del pyrgus 1mt 80
      - Altri stili simili:
        
        Palazzo Rasponi
        
        Basilica Ss Giovanni e Paolo
        
        Basilica San Giovanni Evangelista
    - - Luogo:
        
        Ravenna
      - Fonti archeologiche:
        
        Tratto di colonna antica, rovesciata e scavata - dal Dictionaire D'archeologie Chretiénne
      - Data:
        
        Lo stile dei rimaneggiamenti ci riporta al VI secolo
      - Materiale:
        
        Marmo bianco antico venato
      - Descrizione:
        
        Risulta così in modo tale che la filettatura e la prima asta siano diventate cornice e coronamento dell'ambone
        
        E' stata dotata di un ornamento secondo i gusti dei suoi esecutori; l'asta e il piccolo toro è stato scolpito in una serie di ovali, il filetto e l'ogee in specchi di acqua
        
        L'estremità arrotondata delle scalanature verticali dava l'idea di archivolti, lo scultore taglio le reti verticali trasformando le colonnine con capitelli e basi; le basi delle due colonnine anteriori scendono meno delle altre
        
        Disegnò anche archivolti scavando nelle foglie nei piccoli timpani
        
        Due gradini liberi di cui esistono ancora due gradini di arrivo, lasciando la colonna nel suo originario isolamento
    - - Ambone di Sant'Apollinare Nuovo - VI secolo
      - L'ambone di Santo Spirito - VI secolo
  - - - Luogo:
        
        Murano
      - Descrizione:
        
        Ha una vasca circolare affiancata da due ali dritte, sostenuta da due colonne
        
        La decorazione è costituita da tre croci, questo tipo antico si riferisce probabilmente alla crocifissione
      - Materiale:
        
        Marmo bianco
  - - - Luogo:
        
        Nepi
      - Data:
        
        IX secolo, disegno della ricostruzione XI-XII secolo ipotetica del Mazzanti
      - Descrizione:
        
        I resti di scultura sparsi per la chiesa sono costituiti da cerchietti, pezzi di parapetto o fregio, facce di lesene la cui decorazione è costituita da un comune intreccio ottenuto dall'incontro di tre bastoncini di giunchi, cartigli o una serie di archi contenenti croci o rosette
        
        I riquadri dell'ambone rappresentano scacchiere formate da quadrati mistilinei, contenenti fiori: alcuni di essi sono interamente convertiti da meandri a volute giustapposte, oppure croci inscritte o in grandi ruote o in dischi
        
        Uno dei frammenti del parapetto incastonato nella porta centrale della chiesa reca questa iscrizione:
        
        TEMP DOMN GREG QVARTI
        Temporibus Domini Gregorii quarti
        
        Questo ci fissa tra gli anni 827 e 844
        Si troverà nella dissertazione di M. F. Mazzanti e nelle tavole ad essa allegate la giustificazione delle sue congetture
  - - - Luogo:
        
        Svizzera
      - Storia:
        
        Il giovane re di Borgogna Sigismondo, da poco convertito dall'arianesimo, dotò la Chiesa di Agaune di diversi feudi e incaricò l'abate Hymmenodus di istituire la Laus perennis
        
        Questo personaggio, morto pochi mesi dopo, fu sostituito dall'abate Ambroise che, trovando insufficiente la basilica eretta a metà del IV secolo da Teodoro, ne fece costruire una più grande
      - Descrizione:
        
        È l'ambone di questa seconda basilica, costituito da una vasca in marmo bianco scolpito in epoca merovingia, ritrovata e trattata solo pochi anni fa con il rispetto cui è intitolato questo monumento
        
        Tutto lascia credere che vi siano saliti uomini illustri, forse Saint Avit
        
        La decorazione per la parte che ci rimane, ha come motivo principale un ceppo di vite con le sue foglie ei suoi frutti, le bordure tutte diverse tra loro; nella direzione verticale abbiamo trecce, imitazione di vimini, e due palme; alla base, in un primo registro, sei palmi; in un secondo registro, arcate intrecciate
      - Materiale:
        
        Marmo bianco
      - Data:
        
        E. Le Blant sostenne fosse del VI secolo "e questo non è contraddetto da alcun dettaglio dell'ornamentazione
      - Descrizione perimetrale:
        
        Il monumento è in marmo giurassico, si tratta di una vasca non scavata che misura 1m 21 di altezza e 0m 94 di larghezza 2
- - - - I vecchi tramezzi jubés non avevano la stessa situazione che avevano le cattedre di oggi, come avevano immaginato gli studiosi.
        
        C'erano sette diverse situazioni di tramezzi, per non parlare di quelle chiamate Gloria.
        Molti studiosi si preoccupano di individuare il luogo designato solea o soleas "il luogo che incontriamo per primo quando usciamo dal coro per andare nella navata.