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lo stalinismo in russia - Coggle Diagram
lo stalinismo in russia
Nel 1922 Stalin aveva ottenuto la carica di segretario generale,
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Per trasformare l’Urss in una grande potenza industriale, Stalin dettò le tappe di un’industrializzazione forzata, gestita direttamente dallo Stato:
appositi piani quinquennali stabilivano gli obiettivi economici da raggiungere nei diversi settori produttivi, la distribuzione delle risorse e i prezzi di tutti i prodotti.
Nel primo piano del 1928 Stalin impose come prioritario lo sviluppo dell’industria pesante (siderurgia,ferrovie e armamenti),
In pochi anni la produzione industriale conobbe una crescita straordinaria, ma gli operai, costretti a ritmi di lavoro massacranti e paghe misere.
le condizioni dei lavoratori peggioravano i e perché fu volutamente trascurata la produzione di beni di consumo come vestiti o elettrodomestici, considerati non indispensabili
Dato che milioni di persone si erano trasferite nelle città per lavorare nei grandi centri industriali, si poneva il problema di come sfamare questa enorme massa di persone.
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I kulaki, cioè i contadini proprietari sottrarsi i loro appezzamenti,
cercarono di opporsi alla collettivizzazione delle terre e alle requisiti statali: piuttosto che cederli allo Stato, molti distrussero i loro raccolti e macellarono il bestiame.
Stalin, infuriato avviò una tra le più cruente e sanguinose repressioni della storia moderna.
I kulaki furono arrestati in massa: quelli che non vennero fucilati furono inflitti nei campi di lavoro della gelida e inospitale Siberia, i gulag.
Stalin costruì un regime totalitario nel quale ogni aspetto della vita pubblica e privata coincideva completamente con il suo ideale di comunismo,
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