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unità 10 (6), Il maremoto è un movimento ondoso anomalo, che in mare…
unità 10 (6)
molti metodi, denominati scale, per classificare gli eventi sismici: le principali che vengono oggi utilizzate sono la scala Richter e la scala Mercalli modificata.
La scala Richter prende il nome dal suo ideatore, Charles Richter (1900- 1985), un sismologo americano, che la ideò nel 1935
Questa scala si basa sulla grandezza, cioè la misura dell’energia rilasciata durante un terremoto nel punto in cui si è generato (ipocentro)
Il valore di magnitudo 0 è stato assegnato a un terremoto che produce un sismogramma con onde di ampiezza di 0,001 mm
Non esiste un valore massimo per questa scala, anche se non si è mai registrato un terremoto con magnitudo superiore a 9,5
Passando da una magnitudo 1 a una magnitudo 2, l’ampiezza delle onde è 10 volte superiore mentre l’energia rilasciata è 31,6 volte maggiore.
La scala Mercalli è stata proposta nel 1902 alla comunità scientifica da Giuseppe Mercalli (1850-1914), vulcanologo e sismologo italiano,
e rivista lo stesso anno da Adolfo Cancani (1856-1904) un fisico, che portò i gradi da 10 a 12. I
n seguito August Heinrich Sieberg (1875-1945), un geofisico tedesco, la riscrisse completamente: la scala oggi è conosciuta come scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS).
A differenza della scala Richter, la scala MCS misura l’intensità di un terremoto attraverso gli effetti che provoca alle costruzioni umane.
La scala Richter misura l’energia rilasciata dal sisma, la scala Mercalli valuta i danni provocati
Un evento sismico, ma anche vulcanico, ha effetti diversi in base a dove si verifica. Dobbiamo quindi distinguere la pericolosità di un evento e il suo rischio:
-
il rischio invece prende in esame i danni che un evento può provocare alla popolazione e alle costruzioni umane.
Il rischio sarà tanto più elevato quanto più è popolata la zona in cui si verifica l’evento. In un deserto, quindi, il rischio sarà basso, indipendentemente dalla pericolosità
A differenza della scala Richter, la scala MCS misura l’intensità di un terremoto attraverso gli effetti che provoca alle costruzioni umane.
Proprio per questo, due terremoti con uguale magnitudo possono avere due intensità diverse, quindi essere classificati con gradi diversi nella scala MCS.
Non ha senso quindi cercare di trovare corrispondenze fra le due scale. In base alla scala MCS un terremoto può avere diverse intensità in base alla distanza dall’epicentro;
ciò non può avvenire per la scala Richter, che misura invece l’effettiva energia prodotta dal sisma.
Il maremoto è un movimento ondoso anomalo, che in mare aperto non viene percepito, ma in prossimità delle coste concentra la sua forza e le onde possono arrivare a superare vari metri di altezza e spingersi per centinaia di metri nell’entroterra.
Questo fenomeno, conosciuto anche con il termine giapponese tsunami (onda di porto), può essere devastante per le coste e mettere in pericolo molte vite umane.