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2.SISTEMI DIANGOSTICI - Coggle Diagram
2.SISTEMI DIANGOSTICI
MODELLI DESCRITTIVO-CLASSIFICATORI
secondo questi, i disturbi sono chiaramente IDENTIFICABILI come entità SEPARATE e INDIPENDENTI
sono COSTRUTTI SU BASE CLINICA, quindi categorie di pazienti con gli stessi pattern di sintomi hanno la stessa eziologia e hanno bisogno dello stesso trattamento
utilizzano un processo di attribuzione alle categorie di tipo DICOTOMICO
Pazienti che presentano uno stesso pattern di sintomi afferiscono alla medesima categoria diagnostica, ovvero una sintesi delle caratteristiche dell'individuo dal punto di vista psicopatologico
i due principali sistemi sono
ICD (International Classification of Diseases), elaborato dall'OMS
dall'ICD-6 all' ICD-11
non specifico per i disturbi mentali (contiene anche altre patologie)
DMS, elaborato dall'APA (American Pshychiatric Association)
specifico per i disturbi mentali
questo manuale presenta
VANTAGGI
fornisce una nomenclatura comune e agevola la comunicazione
classi definite sulla base di un consenso tra esperti e su dati empirici
struttura le informazioni in modo più organizzato (facilitando la ricerca)
sintetizza le informazioni che riguardano un paziente
stabilisce il campo di pertinenza dei professionisti della salute
SVANTAGGI
perdita di informazioni (approccio nomotetico vs idiografico)
rischio dello stigma
troppe categorie diagnostiche
sistema di classificazione categoriale
DSM-III, IIIR, IV, IV-TR
era diviso in 5 assi:
asse I: disturbi clinici (ansia, depressione, ecc)
asse II: disturbi dello sviluppo (ritardo mentale) e disturbi della personalità (sono 10)
asse III: condizioni mediche generali, ovvero condizioni che il clinico doveva annotare se potenzialmente associate ad un distorbo mentale
asse IV: problemi psicosociali e ambientali
asse V: scala della valutazione globale del funzionamento dell'individuo
questa versione è stata significativamente modificata nel DSM-5, dove i primi tre assi sono stati raggruppati in "diagnosi psichiatriche e mediche"
perchè questi cambiamenti?
l'ottica con cui era nato il DSM-5, era quella di superare il processo di categorizzazione e attribuzione dicotomico, tentando di potenziare il modello dimensionale della psicopatologia, valutando lungo un continuum la gravità di una determinata condizione o tratto di personalità
esperimento riuscito "a metà": l'impostazione è rimasta categoriale e dicotomica, ma sono state introdotte scale dimensionali che consentono di valutare la gravità
è un sistema di classificazione che ha 3 caratteristiche principali
NOGRAFICO-DESCRITTIVO: descrizione del quadro sintomatologico osservato/riferito
ATERORICO: non si basa su nessun tipo di approccio/modello teorico
STATISTICO: il sintomo acquista valore in base al dato frequenziale: gli indici di correlazione giocano un ruolo importante nel definire ciò che è sintomo e ciò che non lo è, e i raggruppamenti tra sintomi in funzione della frequenza con cui si presentano in determinati quadri psicopatologici
secondo il DSM-5 il disturbo mentale è:
una sindrome (insieme di pattern coerente di sintomi che vengono raggruppati e si presentano insieme in un quadro definito) caratterizzata da sintomi di rilevanza clinica nella sfera cognitiva, nella regolazione emozionale o nel ocmportamento di un soggetto
conseguenza di una disfunzione nei processi psicologici, biologici ed evolutivi sottostanti il funzionamento mentale
associato a un significativo stato di disagio (distress soggettivo) o disabilità in aree chiave del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti
non basta che ci sia un sintomo per avere un quadro di rilevanza clinica, ovvero un disturbo, ma sono necessari più sintomi che abbiano un impatto di disadattamento in specifiche aree
inziale concorrenza perchè il DSM tentava di uniformarsi all'ICD
MODELLI INTERPRETATIVO-ESPLICATIVI
queste classificazioni definiscono il comportamento umano normale o patologico in base ALL'APPLICAZIONE DI UNA SPECIFICA TEORIA DEL COMPORTAMENTO che viene poi applicata in una particolare tecnica terapeutica
l'attenzione ai sintomi o comportamenti sintomatici è necessaria ma non sufficiente
è importante "leggere dietro" il materiale osservativo per avere una spiegazione eziologica