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Costituzione Italiana: Principii fondamentali - Coggle Diagram
Costituzione Italiana: Principii fondamentali
La costituzione è un testo normativo, ed è il più importante dell'ordinamento giuridico italiano, da essa derivano diritti, doveri, obblighi, divieti e regole per il loro esercizio
CONTESTO STORICO
Approvata
: dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947
Promulgata
: Dal Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947
Entrata in vigore
: Il 1 gennaio 1948
Art.1
L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
In questo articolo si parla di principio lavorista e democratico, dopo il referendum del 1946 gli italiani hanno scelto una forma democratica di stato fondata sul lavoro. La repubblica sostituisce la monarchia e si basa sulla partecipazione dei cittadini collocando al centro della vita politica a tutti coloro che esercitano un'attività lavorativa
Principio lavorista inteso in senso ampio: Prende in considerazione chiunque partecipi ad un'attività produttiva per la società (volontari, studenti, ecc..)
Art.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Viene qui affermato il principio personalista che colloca la persona umana nella sua dimensione individuale e sociale al centro dell'ordinamento giuridico
Nella parte finale dell'articolo viene affermato il Principio Solidarista, che prescrive al cittadino il dovere di operare a vantaggio della società
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
in questo articolo viene sancito il Principio di Uguaglianza, La pari Dignità di tutti i cittadini che non devono essere discriminati per: Sesso, Religione, Opinioni politiche, ecc...
Il principio di Uguaglianza viene messo in pratica nella dimensione dell'uguaglianza formale che significa che tutti i cittadini devono osservare la legge e del principio di uguaglianza sostanziale che significa che la repubblica deve creare le informazioni necessarie per lo sviluppo della propria personalità e realizzare le proprie ambizioni
Uguaglianza sostanziale: La repubblica rimuove gli ostacoli che creano determinazioni di svantaggio per alcune persone
Uguaglianza formale: Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
In questo articolo, come nel 1, il principio lavorista è inteso in modo ampio come il diritto/dovere del cittadino di lavorare e come l'impegno concreto della repubblica nel favorire le condizioni di accesso all'impiego. Per lavoro si intende ogni attività con cui i cittadini partecipano allo sviluppo della vita democratica della repubblica
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Questo articolo sancisce il principio del pluralismo territoriale, dell'autonomia locale e dell' indivisibilità dello Stato.
Lo stato italiano è indivisibile e la costituzione esclude qualunque possibilità di scissione (divisione). La Costituzione riconosce l'autonomia dei territori che possono esercitare il proprio potere a livello locale attraverso i propri organi e nel rispetto della costituzione e delle leggi dello Stato
Gli enti locali riconosciuti sono: regioni, comuni e province
Art. 6
la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche
La repubblica Italiana si impegna a tutelare le minoranze linguistiche e tale impegno deve ricadere sulla comunità
Art. 7
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
Questo articolo prevede che lo Stato italiano sia Laico e indipendente, ma che riconosca l'indipendenza e la sovranità della chiesa cattolica, il fenomeno religioso viene considerato estraneo all'ordinamento dello stato che lascia alla chiesa il potere di esprimere la propria sovranità.
La chiesa cattolica non è più considerata come religione di stato.
Art.8
In questo articolo si sancisce nuovamente il principio pattizio in forza del quale i rapporti tra stato e singole confessioni sono regolati mediante accordi tra le due parti.
Lo stato riconosce la libertà di religione, pari dignità a tutte le confessioni e si pone in maniera neutrale rispetto ad esse
Art.9
La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecniche.
Art.10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica allo straniero è regolata alla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana , ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalle legge.
Non è ammessa l'estrazione dello straniero per reati politici.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità della legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. In Italia la legge che regola la condizione dello straniero non può essere meno favorevole di quanto previsto dalle norme internazionali
La repubblica italiana garantisce a tutti i cittadini stranieri, ai quali sono stati negati i diritti e le libertà democratiche nei loro paesi, di poter esercitare tali diritti nel territorio Italiano, grazie al
diritto d'asilo
.
Lo stato italiano rifiuta l'estradizione del cittadino straniero che sia ricercato per reati politici commessi in opposizione a regimi antidemocratici.
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, consente alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia: L'Italia accetta la riduzione dell'esercizio del proprio potere da parte degli accordi internazionali per garantire la pace e la giustizia.